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L’attentato
L'attentato di Sarajevo, il 28 giugno 1914, portò all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria e di sua moglie, Sophie, per mano di Gavrilo Princip, un nazionalista serbo. Questo evento scatenò una crisi diplomatica, con una dichiarazione di guerra dell'Austria-Ungheria contro la Serbia. Le alleanze europee trascinarono rapidamente altre potenze nel conflitto. Le rivalità nazionali e le tensioni storiche trasformarono il singolo episodio in una guerra globale devastante. -
Gli schieramenti
La Triplice Alleanza, composta da Germania, Austria-Ungheria e Italia, e la Triplice Intesa, formata da Francia, Regno Unito e Russia, rappresentavano due blocchi contrapposti in Europa. Prima della Prima Guerra Mondiale, le tensioni tra le due alleanze erano elevate, alimentate da rivalità imperialiste e nazionalistiche. All’inizio del conflitto, l'Italia dichiarò la sua neutralità. La situazione rimase instabile, favorendo l’uscita e l’ingresso di diverse potenze mondiali nel corso degli anni. -
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La Prima Guerra Mondiale
Dopo anni di tensioni, scatenata da una serie di eventi complessi e interconnessi, un attentato accende una scintilla che porterà alla guerra che coinvolgerà per la prima volta tutte le potenze mondiali, rendendola la prima guerra mondiale. -
Il Patto di Londra
Il Patto di Londra, firmato il 26 aprile 1915, fu un accordo segreto tra Italia, Regno Unito, Francia e Russia. L'Italia, inizialmente parte della Triplice Alleanza, cercava di ottenere territori in cambio del suo ingresso nella Prima Guerra Mondiale a fianco della Triplice Intesa. Il patto prometteva all'Italia aree come il Trentino, il Sud Tirolo e la Dalmazia. -
Neutralisti o interventisti
I neutralisti, favorevoli a mantenere la neutralità del paese, sostenevano che la guerra fosse un conflitto troppo grande per l’ancora impreparata Italia. Al contrario, gli interventisti, in minoranza ma più influenti, ritenevano necessario entrare in guerra a fianco della Triplice Intesa, per ottenere territori e affermare il prestigio nazionale. Questa divisione creò un acceso dibattito politico anche tra persone delle stesse fazioni che avevano motivi diversi di sostenere le proprie idee. -
1915-1916 gli anni delle stragi
Il 1915 e il 1916 furono gli anni più cruciali e devastanti della Prima Guerra Mondiale, caratterizzati da alcune delle battaglie più celebri e sanguinose.
Tra queste, la Battaglia di Somme e la Battaglia di Verdun furono emblematiche, con milioni di soldati coinvolti e un altissimo numero di perdite. Queste battaglie evidenziarono la brutalità del conflitto e l'uso di nuove tecnologie belliche (mitragliatrici, sottomarini…), lasciando un'eredità di sofferenza e distruzione in Europa. -
Nuove teconolgie
Durante la Prima Guerra Mondiale, furono introdotte innovative tecnologie belliche che cambiarono il modo di combattere. Tra queste, i carri armati, utilizzati per superare le trincee; l'aviazione, che consentì attacchi aerei e ricognizioni; i sottomarini, per colpire senza essere visti; e le mitragliatrici, che aumentarono notevolmente il potere di fuoco.
Queste innovazioni contribuirono a rendere il conflitto particolarmente letale e distruttivo, con l’unico scopo di annientare il nemico. -
Nuovi ingressi
Tra i nuovi ingressi nel conflitto, il più importante fu quello degli Stati Uniti il 6 aprile 1917.
La causa principale fu l'affondamento di navi mercantili americane da parte dei sottomarini tedeschi, gli U-boot.
Inoltre, gli Stati Uniti, da sempre fornitori d’armi dell’Intesa, temevano che con la vincita dello schieramento opposto, sarebbero andate perse tutte le risorse date all’alleata, spingendo gli USA a scendere anch’essi nel campo di battaglia, proteggendo così la propria economia. -
La sconfitta di Caporetto
Avvenuta nell'ottobre 1917, rappresenta una delle più gravi sconfitte per l'esercito italiano.
Le forze austro-tedesche sferrarono un'offensiva a sorpresa, sfruttando la debolezza delle linee italiane. L’attacco portò a una rapida ritirata italiana e a pesanti perdite di uomini e materiali. La battaglia segnò un punto di svolta nel conflitto, causando una profonda crisi morale e strategica per l'Italia, che si riorganizzò successivamente per affrontare le sfide future, grazie al generale Diaz. -
Il trattato di Brest-Litovsk
Con il trattato, la Russia pose fine alla sua partecipazione all’interno del conflitto. Questo accordo comportò significative perdite territoriali per la Russia, incluse Polonia, Finlandia, Paesi Baltici e parte dell'Ucraina. Permise ai bolscevichi di consolidare il loro potere interno, ma portò anche a conflitti civili e conseguenze durature per il paese. Inoltre, l’ armistizio russo coincide con la Rivoluzione d'ottobre, che portò al potere i bolscevichi, guidati da Lenin. -
La fine della Grande Guerra
Dopo anni di trincee e battaglie, l'entrata in guerra degli Stati Uniti nel 1917 e la sua potenza industriale bellica, hanno fornito risorse e truppe determinate, tanto da risultare vincenti per l’Intesa. La vittoria si è consolidata nel 1918 con offensive decisive, come la Battaglia di Amiens. Costretta dalla pressione militare e dall'instabilità interna, la Germania ha firmato l'armistizio dell'11 novembre 1918, ponendo fine al conflitto e segnando l'inizio di un nuovo ordine mondiale.