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300
Periodo paleocristiano (I-III secolo)
La Domus ecclesiae era la prima chiesa cristiana, una casa privata trasformata in luogo di culto. All’esterno sembrava una normale abitazione, ma l’interno era organizzato per le celebrazioni religiose. Aveva un atrio per i catecumeni, un peristilio per i fedeli e un triclinio, la sala da pranzo, dove si svolgeva la liturgia. Questo ambiente domestico esprimeva il senso di comunità e fratellanza cristiana. -
800
Periodo classico e bizantino (IV-VIII secolo)
La Basilica era la chiesa cristiana ispirata alla reggia imperiale. Dopo l’editto di Milano (313), fu usata per accogliere i fedeli. Aveva pianta rettangolare, navate divise da colonne, un atrio e un nartece. In fondo si trovavano l’abside e il seggio del vescovo. Era orientata a est e costruita fuori città. -
1200
Periodo romanico (XI- XII secolo)
La chiesa romanica, simile a una fortezza, era il centro della vita cittadina. Costruita in muratura, aveva tre livelli: cripta, navata e presbiterio. Era poco luminosa ma molto decorata, soprattutto nei portali e capitelli, con scene religiose e quotidiane. Usava l’arco a tutto sesto. -
1300
Periodo gotico (XIII secolo)
La cattedrale gotica, nata in Francia prima del 1150, era alta, luminosa e decorata. Le pareti, traforate da grandi vetrate colorate, lasciavano entrare molta luce, simbolo della presenza divina. Secondo l’abate Suger, luce e bellezza aiutavano ad avvicinarsi a Dio. All’interno, le navate erano divise da alti pilastri che sostenevano archi a sesto acuto. -
Periodo rinascimentale (XIV-XVI)
La chiesa rinascimentale rifletteva lo spirito di rinascita culturale e artistica, mettendo l’uomo al centro dell’architettura. I principi delle proporzioni geometriche, ispirate dal corpo umano, venivano applicati per creare edifici armoniosi. La pianta delle chiese era principalmente centrale (quadrata o circolare) e l’interno riprendeva gli ordini classici (dorico, ionico, corinzio), simboleggiando l’unione tra il divino e l’umano. -
Periodo barocco (XVII secolo)
La chiesa barocca utilizzava grandiosità e scenografie per coinvolgere emotivamente i fedeli, unendo lo spazio sacro e quello esterno. Con forme dinamiche, marmi colorati e effetti chiaroscurali, accentuava la luce divina, mentre le volte dipinte rappresentavano cieli infiniti, simboleggiando il divino. -
Periodo neoclassico (XVIII-XIX secolo)
Il tempio neoclassico riflette l’interesse per l’antichità, stimolato dalle scoperte di Ercolano e Pompei. La bellezza era vista come “nobile semplicità e tranquilla grandezza”, ispirata alla natura e alla ragione. Nonostante il razionalismo del XVIII secolo e le difficoltà economiche, la fede cristiana influenzava ancora la società. I templi sacri adottavano forme semplici e razionali, ispirandosi agli antichi templi greci, con una facciata a colonnato e un ampio spazio interno per l’assemblea. -
Periodo contemporaneo (dal XIX ad oggi)
Le chiese contemporanee, influenzate dal Concilio Vaticano II, presentano linee essenziali, focalizzandosi su elementi come l’altare. Si distinguono tre tendenze: strutture lontane dal classico, chiese simili a case, e edifici monumentali. L’atmosfera luminosa simboleggia la presenza divina, mentre forme come la tenda o la nave rappresentano la comunità dei fedeli in cammino.