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L'eredità della Cirenaica: Un esempio di questa strategia si ebbe nel 96 a.C., quando il re di Cirenaica, Tolomeo Apione, non avendo eredi, decise di lasciare il suo regno in eredità al popolo romano. Questo gesto, motivato probabilmente dalla volontà di evitare che il suo regno cadesse nelle mani di rivali tolemaici, portò alla pacifica acquisizione romana di un territorio strategicamente importante.
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95 a.C.: La Lex Licinia Mucia istituì una commissione per verificare le richieste di cittadinanza romana ed espellere da Roma residenti italici e latini illegalmente inseriti nelle liste del censo.
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95 a.C.: Promulgazione della Lex Licinia Mucia, che istituiva una commissione per verificare le richieste di cittadinanza romana e per espellere da Roma i residenti italici e latini illegalmente inseriti nelle liste del censo.
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92 a.C.: Silla intervenne per ripristinare sul trono di Cappadocia un re gradito ai Romani.
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91 AC Approfittando della Guerra Sociale: Mitridate fece invadere nuovamente la Cappadocia da Tigrane (re d'Armenia e suo genero), che espulse il re Ariobarzane e spodestò il nuovo re della Bitinia Nicomede IV
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91 a.C.: Eletto tribuno della plebe.
Politica di "Reciproca Compensazione"
Provvedimenti Popolari:
Legge agraria (distribuzione di nuovi appezzamenti).Deduzione di nuove colonie.
Provvedimenti per i Senatori e i Cavalieri:
Restituì ai senatori i tribunali per le cause di concussione.Propose l'ammissione dei cavalieri in Senato (aumento da trecento a seicento membri).
Proposta per gli Alleati: Volle proporre la concessione della cittadinanza romana agli alleati italici. -
La Guerra Sociale si svolge quindi principalmente tra il 91 a.C. e l'89 a.C
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Viene approvata la Lex Iulia de civitate, che concede la cittadinanza romana agli alleati rimasti fedeli e alle comunità che depongono rapidamente le armi.
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91 a.C.: Marco Livio Druso viene eletto tribuno della plebe e tenta una politica di compromesso, proponendo anche la concessione della cittadinanza romana agli alleati italici. Le sue leggi vengono dichiarate nulle e Druso viene assassinato. Questo evento è il segnale per gli Italici di iniziare la rivolta armata.
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90 a.C.:
Scoppio delle ostilità: il segnale parte da Ascoli, con il massacro di un pretore romano e di tutti i Romani residenti in città.
Il console Publio Rutilio Lupo cade in battaglia; le operazioni militari sono continuate sotto la direzione di Caio Mario.
Viene approvata la Lex Iulia de civitate, che concede la cittadinanza romana agli alleati rimasti fedeli e alle comunità che depongono rapidamente le armi. -
La Lex Plautia Papiria estende la cittadinanza a quanti degli Italici si registrano presso il pretore di Roma entro sessanta giorni.
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La Lex Plautia Papiria estende la cittadinanza a quanti degli Italici si registrano presso il pretore di Roma entro sessanta giorni.
Cneo Pompeo Strabone (divenuto console) fa attribuire il diritto latino agli abitanti dei centri urbani a nord del Po.
Cneo Pompeo Strabone espugna Ascoli.
Lucio Cornelio Silla riconquista la maggior parte del Sannio e della Campania, spezzando le ultime resistenze dei ribelli. -
Un esercito pontico invase la Grecia centrale, ottenendo l'adesione della Beozia, Sparta e del Peloponneso. Una flotta fece vela verso l'Attica.
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Esuli: Riammettere i cittadini che erano stati esiliati in seguito alla Guerra Sociale. Debito: Impose un limite di 2.000 denari di debito per i senatori. misura radicale intesa a colpire l'aristocrazia (gli Optimates) indebitata ed espellere i membri più conservatori. Distribuzione dei Neo-Cittadini Italici: Propose l'iscrizione dei nuovi cittadini Italici in tutte e 35 le tribù romane,rafforzando la sua base di potere popolare.Trasferì il comando della guerra contro Mitridate da Silla a Mario.
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Appena Silla apprese della notizia, prese una decisione senza precedenti nella storia romana: marciò con il suo esercito su Roma. Fino a quel momento, l'esercito era considerato uno strumento dello Stato e la sua entrata armata nell'Urbe era un tabù inviolabile.
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Contesto: Scontro tra le legioni romane guidate da Lucio Cornelio Silla e l'esercito del re del Ponto, Mitridate VI Eupatore, guidato dal generale Archelao.
Significato: Fu una grande vittoria di Silla, che, nonostante l'inferiorità numerica, riuscì a sconfiggere l'esercito pontico in Grecia, riconquistando la regione per Roma e segnando un punto di svolta nella guerra. -
Nell'80 a.C., il trono fu affidato a Tolomeo XII Aulete, la cui principale preoccupazione politica divenne quella di farsi riconoscere da Roma come "re amico e alleato del popolo romano", un'azione che gli costò enormi somme di denaro e che ottenne solo nel 59 a.C., grazie all'appoggio di Giulio Cesare.
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80 a.C.: Adozione delle riforme sillane. Entra in vigore l'assetto costituzionale di Silla che rafforza il Senato.
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78 a.C.: Morte di Lucio Cornelio Silla. La sua morte a Puteoli apre la strada al tentativo di smantellamento delle sue leggi.
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78 a.C.: Rivolta di Lepido. Il Console Marco Emilio Lepido tenta di rovesciare l'ordinamento sillano, ma viene sconfitto da Pompeo.
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77 a.C. – 72 a.C.: Guerra contro Sertorio in Spagna. Pompeo combatte per il Senato contro il Popularis Quinto Sertorio, acquisendo grande potere.
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73 a.C. – 71 a.C.: Rivolta di Spartaco. Schiavi e gladiatori si ribellano, mettendo in ginocchio l'Italia; la rivolta è schiacciata da Crasso e Pompeo.
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71 a.C.: Vittoria definitiva contro Spartaco. Crasso sconfigge Spartaco, mentre Pompeo annienta i fuggitivi, rivendicando parte del merito.
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70 a.C.: Restaurazione del Tribunato della Plebe. Pompeo e Crasso ripristinano i pieni poteri ai Tribuni, indebolendo il Senato.
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70 a.C.: Consolato di Pompeo e Crasso. Eletti in deroga, i due generali iniziano a smantellare le riforme sillane.
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70 a.C.: Processo contro Verre. Cicerone accusa il corrotto ex-governatore della Sicilia, ottenendo fama e dimostrando la corruzione senatoria.
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67 a.C.: Lex Gabinia. Pompeo ottiene poteri straordinari (Imperium maius) per tre anni per eliminare i pirati dal Mediterraneo.
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66 a.C.: Lex Manilia. Pompeo ottiene il comando assoluto della guerra contro Mitridate VI (Terza Guerra Mitridatica).
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63 a.C.: Consolato di Cicerone. Marco Tullio Cicerone è eletto Console (novus homo).
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63 a.C.: Cospirazione di Catilina. Cicerone scopre e sventa il tentativo di colpo di stato ordito da Lucio Sergio Catilina.
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62 a.C.: Ritorno di Pompeo dall'Oriente. Pompeo sbarca a Brindisi e con una mossa inaspettata scioglie il suo esercito, affidandosi al Senato.
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Nel 62 a.C., al suo ritorno dall'Oriente, Pompeo sbarcò a Brindisi con grandi aspettative, forte delle sue vittorie e del bottino accumulato. Tuttavia, il Senato, temendo il suo potere e la sua popolarità, lo trattò con diffidenza, ritardando la ratifica delle sue decisioni in Oriente e la concessione di terre ai suoi veterani.
Questa ostilità spinse Pompeo a cercare nuovi alleati. -
Nel 60 a.C., Pompeo strinse un accordo segreto e privato con due figure chiave del momento:
Marco Licinio Crasso: Ricco e influente, aveva un'ampia rete di contatti a Roma.
Giulio Cesare: Giovane e ambizioso, era un emergente politico della fazione popularis.
Questo accordo, noto come "primo triumvirato", non fu una carica pubblica o un'istituzione ufficiale, ma un patto di sostegno reciproco. L'obiettivo principale era quello di bypassare l'opposizione del Senato. -
L'accordo del primo triumvirato portò all'elezione di Caio Giulio Cesare a console per l'anno 59 a.C. Il suo consolato fu caratterizzato da una serie di leggi significative che favorirono i suoi alleati e consolidarono la sua base di potere.
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Leggi Agrarie: Cesare fece approvare due leggi agrarie. Queste disposizioni prevedevano la distribuzione delle terre pubbliche rimaste in Italia, per soddisfare le richieste dei veterani di Pompeo, adempiendo così alla promessa fatta nell'ambito del triumvirato.
Lex Iulia de repetundis: Questa legge mirava a contrastare i casi di corruzione ed estorsione nelle province. Sebbene si basasse sulla legislazione sillana esistente, ne ampliava la portata e la severità, rafforzando la sua immagine -
Gli Elvezi: Una tribù celtica che stava migrando verso occidente, mettendo in pericolo le terre degli Edui (alleati di Roma) e i confini della Gallia Narbonese. Cesare agì con rapidità, sconfiggendo gli Elvezi in una battaglia decisiva a Bibracte, la capitale degli Edui, e costringendoli a tornare indietro.
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u un momento cruciale per la politica romana, caratterizzato da una serie di riforme radicali volute da Cesare, Crasso e Pompeo per neutralizzare i loro avversari. Ex patrizio che si era fatto adottare da una famiglia plebea per poter accedere al tribunato, Clodio si servì del suo potere per attuare un programma legislativo che rafforzò la sua posizione e quella dei triumviri.
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Tolomeo XII fu cacciato dall'Egitto da una rivolta e si rifugiò a Roma, chiedendo aiuto per essere reinsediato. Dopo anni di tentativi e intrighi, nel 55 a.C., Aulo Gabinio, un governatore fedele a Pompeo, lo riportò sul trono di Alessandria con la forza militare
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Roma trovò un pretesto per annettere Cipro, confiscando il tesoro del re e privando il fratello di Tolomeo XII del suo regno. L'isola divenne una provincia romana, rafforzando ulteriormente il controllo di Roma sul Mediterraneo orientale.
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La campagna belgica: Tra il 58 e il 57 a.C., Cesare condusse una serie di campagne che portarono alla sottomissione dei Belgi. Sfruttando le divisioni interne, s'impadronì delle loro piazzeforti e ridusse gradualmente alla resa le tribù, tra cui i bellicosi Nervii.
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Gli Svevi di Ariovisto: Una tribù germanica guidata da Ariovisto si era stabilita in Alsazia, mettendo in grave difficoltà i Sequani. Dopo aver intimato invano al capo germanico di ritirarsi oltre il Reno, Cesare lo affrontò in battaglia nei pressi di Mulhouse, sconfiggendolo e obbligandolo a ritirarsi definitivamente.
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Prolungamento del comando di Cesare: Il proconsolato di Cesare in Gallia fu esteso per altri cinque anni, e il numero delle legioni a sua disposizione fu portato a dieci.
Consolato di Pompeo e Crasso: I due si sarebbero impegnati a far eleggere Pompeo e Crasso consoli per l'anno 55 a.C..
Assegnazione di province: Al termine del loro consolato, avrebbero ricevuto rispettivamente la provincia di Spagna e di Siria. -
Le spedizioni in Britannia: Cesare condusse due spedizioni in Britannia tra il 55 e il 54 a.C., sottomettendo diverse tribù costiere.
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Nel 55 a.C., Cesare annientò le tribù germaniche degli Usipeti e dei Tencteri sul fronte del Reno.
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Dopo anni di tentativi e intrighi, nel 55 a.C., Aulo Gabinio, un governatore fedele a Pompeo, lo riportò sul trono di Alessandria con la forza militare. Questo episodio dimostra chiaramente come, anche senza una conquista diretta, le vicende interne dei regni ellenistici fossero ormai completamente dipendenti dalle decisioni e dagli interessi dei generali e dei politici romani.
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La fanteria pesante romana si rivelò inefficace e vulnerabile nel terreno aperto. La battaglia si risolse in una carneficina. Crasso fu ucciso (la leggenda narra che i Parti gli versarono oro fuso in bocca in riferimento alla sua avarizia), suo figlio Publio perì, e sette aquile legionarie (simbolo dell'onore romano) furono catturate.
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La crisi maggiore si verificò nel 52 a.C., quando il re degli Arverni, Vercingetorige, guidò una vasta insurrezione nella Gallia centro-occidentale.
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La fine di Vercingetorige: Dopo aver fallito l'incursione a Gergovia, Cesare assediò Vercingetorige nella fortezza di Alesia. Dopo un lungo assedio, la roccaforte capitolò. Vercingetorige fu catturato, inviato a Roma e decapitato anni dopo.
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Organizzazione della Gallia: Dal 51 a.C., Cesare iniziò a dare un primo ordinamento alla nuova provincia romana, la Gallia Comata, senza attendere istruzioni dal Senato.
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Cesare attraversò l'Italia e, in un'avanzata fulminea, costrinse Pompeo e gran parte del Senato a fuggire a Brindisi per imbarcarsi verso l'Oriente. Cesare non riuscì a fermarli e, dopo essersi fatto eleggere dittatore per soli 11 giorni, si diresse in Spagna per sconfiggere le forze pompeiane a Ilerda.
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48 a.C.: Cesare fu eletto console e attraversò l'Adriatico, sbarcando in Grecia. Lo scontro decisivo avvenne a Farsalo nell'agosto del 48 a.C., dove l'esercito di Cesare, sebbene in inferiorità numerica, sconfisse quello di Pompeo.
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Cesare arrivò ad Alessandria e si trattenne per quasi un anno, intervenendo nella contesa dinastica tra Tolomeo XIII e Cleopatra VII. Sconfisse e uccise Tolomeo, insediando Cleopatra sul trono.
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La morte di Pompeo: Pompeo fuggì in Egitto, sperando nell'ospitalità del giovane re Tolomeo XIII, ma fu assassinato su ordine dei consiglieri del faraone, che lo considerarono una minaccia.
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In Asia e Africa: Nel 47 a.C., sconfisse rapidamente Farnace, figlio di Mitridate, a Zela. Nel 46 a.C., si recò in Africa per sconfiggere i pompeiani rimasti, che si erano alleati con il re Giuba di Numidia. Vinse a Tapso, e il regno di Giuba divenne la provincia romana di Africa Nova.
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Vinse a Tapso, e il regno di Giuba divenne la provincia romana di Africa Nova.
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In Spagna: La resistenza pompeiana, guidata dai figli di Pompeo, si concentrò in Spagna. Cesare li sconfisse nella battaglia di Munda nel marzo del 45 a.C., ponendo fine alla guerra civile