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La decisione di Roma di contrastare le ambizioni del re macedone Filippo V, mettendo in piedi una coalizione di Stati greci durante la Seconda Guerra Punica (per paralizzare Filippo e impedirgli di aiutare Annibale), aveva creato una rete di relazioni che inevitabilmente finì per coinvolgere Roma nel complicato scacchiere politico dell'Oriente ellenistico.
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Antioco III, approfittando della debolezza di Egitto e Macedonia, cercò di espandere la sua influenza nell'Asia Minore occidentale, reclamando anche territori in Tracia. Questa espansione minacciava gli interessi delle città greche libere della costa (come Lampsaco e Smirne), che chiesero aiuto a Roma. Roma, sostenuta dal re di Pergamo Eumene II,
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Alla fine del 198 a.C., Filippo decise di intavolare una serie di trattative di pace, ma queste furono interrotte da Flaminino e dai suoi alleati politici in Senato, che miravano a una vittoria decisiva. In seguito, l'esercito di Filippo V venne annientato nella decisiva battaglia di Cinocefale in Tessaglia, nel 197 a.C.
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197 a.C.: Vengono istituite due nuove province:
Spagna Citeriore (a nord)
Spagna Ulteriore (a sud)
Erano governate da due pretori.
Il confine approssimativo era all'altezza di Nova Carthago. -
In occasione dei Giochi Istmici del 196 a.C., Flaminino proclamò solennemente l'autonomia e la libertà degli Stati greci un tempo soggetti a Filippo V, anche dall'obbligo di versare tributi e di ospitare guarnigioni romane
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politica di espansione e interferenza di Antioco nel Mediterraneo occidentale, che Roma considerava la sua sfera di influenza dopo aver sconfitto Cartagine e contenuto la Macedonia.
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La guerra si concluse con la Pace di Apamea nel 188 a.C., siglata dal successore di Lucio Scipione, Gneo Manlio Vulsone. I termini furono estremamente gravosi per Antioco:
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dura repressione del culto di Bacco (Baccanali) in tutta Italia. Questa "tensione religiosa e culturaleIl Senato romano percepì la loro organizzazione interna come una "sorta di Stato all'interno dello Stato romano", temendo che potesse minare l'ordine pubblico e la stabilità politica.
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Stabilì un obbligo di età minima per ricoprire le diverse magistrature.Impose un intervallo di un biennio tra una carica e l'altra.
Queste misure avevano lo scopo di frenare l'ascesa troppo rapida di individui carismatici -
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Frizioni Post-Apamea: Tensione tra Roma e Filippo V di Macedonia per le ambizioni di quest'ultimo sulle città costiere della Tracia, frustrate da Roma (anche su spinta di Eumene II di Pergamo).
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Perseo fu costretto alla battaglia campale a Pidna dal console romano Lucio Emilio Paolo, dove il suo esercito fu distrutto.Fine della Monarchia Macedone: Perseo fu portato prigioniero in Italia e la monarchia fu abolita in Macedonia.
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I proventi della terza guerra macedonica furono tali che dal 167 a.C. fu abolito il tributum (l'imposta sulle proprietà dei cittadini romani per finanziare la paga dei soldati), dimostrando il guadagno diretto dei cittadini romani dalla conquista dell'impero.
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La IV Guerra Macedonica si svolse tra il 150 a.C. e il 148 a.C. Questa guerra vide il conflitto tra Roma e il regno di Macedonia, che era sotto il controllo di Perseo di Macedonia. La guerra si concluse con la vittoria romana e portò alla definitiva sconfitta e dissoluzione del regno macedone.
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Abusi dei Governatori: La durezza dei magistrati romani portò a:
149 a.C.: Creazione di un tribunale speciale, la quaestio perpetua de repetundis, per giudicare il reato di concussione (poi estesa a tutti i casi di abuso di potere dei governatori provinciali). -
Contese con Massinissa (prima metà del II a.C.): Massinissa, re di Numidia, sfruttando i confini imprecisi del suo stato, avanzò pretese territoriali contro Cartagine. Roma, interpellata da Cartagine, rimase deludente e non le diede soddisfazione.
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I conflitti si riaccesero dopo la guerra contro i Lusitani guidati da Viriato (147-139 a.C.).
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assedio e distruzione
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Il console Lucio Mummio sconfisse l'ultimo esercito acheo. Nello stesso anno, Corinto venne saccheggiata e distrutta. (Conclude la Guerra Acaica)
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Progetto di legge per restringere l'estensione di agro pubblico occupabile.
Esito: Ritiro del progetto a causa dell'opposizione concorde dei senatori. -
u la prima grande rivolta di schiavi contro la Repubblica Romana, scoppiata in Sicilia, centro della grande agricoltura latifondista.
Causata dalle condizioni disumane nelle piantagioni e dall'avidità dei proprietari, la rivolta fu guidata dal siriano Euno, che si autoproclamò re (Antioco). I ribelli saccheggiarono l'isola per anni. -
Lex Gabinia Tabellaria (introduce il voto scritto nei comizi elettorali).
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137 a.C.: (introduce il voto scritto nei giudizi popolari).
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Caio Ostilio Mancino fu sconfitto e costretto a firmare una pace umiliante con i Numantini.
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iberio si candidò al tribunato anche per l'anno successivo (temendo l'interruzione dell'opera di ridistribuzione).
Accusa e Morte: Fu accusato di aspirare al potere personale. Un gruppo di senatori e avversari lo uccise insieme a molti suoi sostenitori. -
Il re di Pergamo Attalo III lasciò il suo regno ai Romani (eccetto le città libere).
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Caduta di Numanzia (133 a.C.): La città venne conquistata e distrutta, ma l'umiliazione del 137 a.C. non fu cancellata.
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Limiti all'Occupazione di Agro Pubblico:
500 iugeri (125 ettari) per capo famiglia.
Aggiunta di 250 iugeri per ogni figlio, fino a un massimo di 1.000 iugeri (250 ettari) per famiglia. -
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131 a.C.: (introduce il voto scritto nei comizi legislativi)
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123 a.C.: Caio Sestio Calvino fondò il centro Aquae Sextiae.
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Eletto tribuno della plebe nel 123 a.C.Commissione Agraria e Colonie:Legge FrumentariaLegge Giudiziaria:Provvedimento sulle Province Consolari:Propose di concedere la cittadinanza romana ai Latini.
Propose la cittadinanza di diritto latino agli Italici. -
Disordini e Morte (121 a.C.):
Scoppiarono gravi disordini.
Il Senato ricorse al senatus consultum ultimum (affidando ai consoli il compito di tutelare lo Stato).
Il console Lucio Opimio ordinò il massacro dei sostenitori di Gracco.
Fulvio Flacco morì negli scontri.
Caio Gracco si fece uccidere da un suo schiavo. -
118 a.C.: Morte di Micipsa. Il regno numidico fu conteso tra i suoi tre eredi.
Giugurta assassinò uno degli eredi; Aderbale (altro erede) si rifugiò a Roma.
116 a.C.: Il Senato arbitrò, dividendo la Numidia:
Aderbale: parte orientale (più ricca).
Giugurta: parte occidentale (più vasta).
112 a.C.: Giugurta assediò la capitale Cirta della Numidia di Aderbale.
Giugurta fece assassinare Romani e Italici presenti a Cirta.
111 a.C.: Roma fu costretta a scendere in guerra contro Giugurta. -
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Dalmazia Danubiana:
119 a.C.: Il console Lucio Cecilio Metello si spinse a meridione contro le tribù illiriche della Dalmazia fino a Salona.
115 a.C.: Marco Emilio Scauro guidò vittoriosamente le truppe romane da Aquileia.
Sottomissione graduale: Le tribù furono gradualmente sottomesse negli anni successivi.
106 a.C.: Marco Minucio Rufo poté celebrare il trionfo su di esse. -
118 a.C.: Colonia romana di Narbona dedotta.
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Motivazione: Movimento migratorio verso sud per sovrappopolamento.
Primo Scontro e Sconfitta Romana:
113 a.C.: Scontro con console Cneo Papirio Carbone (a Noreia, Austria, zona ricca di miniere).
I Romani subirono una disastrosa sconfitta presso Noreia.Arrivo in Gallia:
Intorno al 110 a.C.: i Cimbri e i Teutoni comparvero in Gallia, minacciando la provincia narbonese.
Disfatta di Arausio:105 a.C.: I -
La commissione agraria fu abolita.
111 a.C.: Le terre fino ad allora assegnate e quelle legalmente occupate furono trasformate in proprietà privata. -
109 a.C.: La guerra fu affidata al console Quinto Cecilio Metello. Caio Mario era suo legato.
Metello sconfisse ripetutamente Giugurta ma non riuscì a concludere la guerra.
Pressioni da parte dei mercanti del Nord Africa.
107 a.C.: Caio Mario fu eletto console e gli venne affidato il comando della guerra contro Giugurta. -
Legione articolata in dieci coorti (circa seicento uomini), non più in trenta manipoli.
Miglioramenti in addestramento individuale, equipaggiamento, armamento, logistica. -
scoppiò nuovamente in Sicilia a causa della mancata applicazione di un decreto del Senato che ordinava il rilascio degli schiavi nati liberi in stati alleati, ma ridotti in schiavitù da Roma.
Quando il governatore tentò di limitare i rilasci, i latifondisti si opposero violentemente, innescando la ribellione degli schiavi -
103 a.C.: Germani ricomparvero (Cimbri e Teutoni divisi).
102 a.C.: Mario affrontò e sterminò i Teutoni (battaglia di Aquae Sextiae).
101 a.C.: I Cimbri vennero annientati (forse nei pressi dell'odierna Vercelli). -
Distribuzione di terre in Africa ai veterani di Mario.
Legge frumentaria (riduzione del prezzo politico del grano).
Lex de maiestate: Puniva la lesione dell'autorità del popolo romano da parte dei magistrati (collegio giudicante composto solo da cavalieri).