VI SECOLO AC

  • Period: 578 BCE to 535 BCE

    Regno di Servio Tullio

    Il Regno di Servio Tullio (secondo la tradizione, 578-535 a.C.) fu il sesto re di Roma. A lui si attribuiscono riforme fondamentali: l'ampliamento delle mura (Mura Serviane) e, soprattutto, la Riforma Serviana. Questa riorganizzò la cittadinanza su base censitaria (ricchezza) e territoriale, creando le cinque classi di censo e le tribù territoriali. Tale riforma introdusse i Comizi Centuriati e fu cruciale per l'organizzazione dell'esercito e l'evoluzione politica romana.
  • 575 BCE

    Riforma serviana Comizi Centuriati

    La Riforma Serviana (attribuita a Servio Tullio, VI sec. a.C.) riorganizzò la società romana basandosi sul censo (ricchezza), non sulla nascita. Essa divise i cittadini in cinque classi di censo, determinando obblighi militari e diritti politici (Comizi Centuriati). La riforma superò parzialmente la distinzione tra Patrizi e Plebei, stabilendo l'obbligo militare e il voto in base alla ricchezza posseduta.
  • 570 BCE

    Mura serviane

    Le Mura Serviane sono la cinta muraria tradizionalmente attribuita al re Servio Tullio (VI sec. a.C.). Sebbene la maggior parte dei resti visibili risalga alla ricostruzione dopo il sacco gallico del 387 a.C., esse rappresentarono la prima grande fortificazione di Roma, estendendosi per circa 11 km e racchiudendo i sette colli, definendo il perimetro urbano della Roma arcaica e repubblicana.
  • Period: 535 BCE to 509 BCE

    Regno di Tarquinio il Superbo

    Il Regno di Tarquinio il Superbo (535-509 a.C.) fu l'ultimo della monarchia romana, caratterizzato dalla tirannide. Tarquinio salì al trono con la violenza e governò dispoticamente. Fu rovesciato nel 509 a.C. in seguito allo scandalo della violenza subita da Lucrezia. La sua cacciata, guidata da Bruto, pose fine alla monarchia e segnò la fondazione della Repubblica Romana.
  • 509 BCE

    Fondazione repubblica romana

    La Repubblica Romana fu fondata nel 509 a.C. dopo la cacciata di Tarquinio il Superbo, l'ultimo re etrusco. Questo evento segnò la fine della monarchia e l'inizio di un nuovo sistema di governo basato sulla sovranità popolare, gestita da magistrati eletti annualmente, principalmente due Consoli, e affiancata dal Senato. La transizione fu cruciale per lo sviluppo politico e sociale di Roma.
  • 509 BCE

    Primo trattato con Cartagine

    Il Primo Trattato tra Roma e Cartagine fu stipulato nel 509 a.C., l'anno della fondazione della Repubblica Romana. L'accordo mirava a definire le rispettive sfere di influenza commerciale nel Mediterraneo occidentale. Roma si impegnava a non navigare oltre il Capo Bello in Africa (salvo specifiche necessità), mentre Cartagine riconosceva alcuni diritti commerciali ai Romani in Sicilia e Sardegna e si impegnava a non attaccare le città latine fedeli a Roma.
  • 508 BCE

    Lucrezia e Tarquinio il Superbo

    L'episodio cruciale avvenne nel 509 a.C. . Sesto Tarquinio, figlio di Tarquinio il Superbo, violò Lucrezia, moglie di Collatino. Lucrezia, sentendosi disonorata, si tolse la vita dopo aver rivelato l'accaduto. Questo atto scatenò l'indignazione guidata da Lucio Giunio Bruto, che portò alla rivolta del popolo e alla cacciata definitiva di Tarquinio il Superbo, segnando la fine della monarchia.
  • 508 BCE

    Lars Porsenna contro Roma

    Lars Porsenna fu un leggendario lucumone (capo) etrusco di Chiusi (fine VI sec. a.C.). È noto per aver marciato su Roma per tentare di reinsediare l'ultimo re, Tarquinio il Superbo, appena cacciato.
    Guidò l'assedio di Roma, che la tradizione romana ricorda attraverso atti di eroismo come quello di Orazio Coclite al Ponte Sublicio e l'audacia di Muzio Scevola, che si bruciò la mano.
  • 508 BCE

    Muzio Scevola

    Gaio Muzio Cordo era un giovane romano che, durante l'assedio di Roma (508 a.C.) da parte di Lars Porsenna, tentò di uccidere il re etrusco. Fallendo nel suo intento e per dimostrare il coraggio romano, Muzio infilò volontariamente la sua mano destra in un braciere ardente, lasciando che bruciasse.
    Impressionato da tale sprezzo del dolore, Porsenna lo liberò. Muzio ottenne così il cognome di Scevola (il "mancino") e, secondo la leggenda, il gesto convinse Porsenna a togliere l'assedio a Roma.
  • 508 BCE

    Guerra contro Porsenna

    La Guerra contro Porsenna avvenne dopo la cacciata di Tarquinio il Superbo (509 a.C.). Porsenna, re etrusco di Chiusi, cinse d'assedio Roma per restaurare Tarquinio. Sebbene le fonti siano incerte sull'esito, la tradizione romana esalta eroismi come Orazio Coclite (difesa del ponte Sublicio), Muzio Scevola (mano bruciata) e Clelia (ostaggio fuggita). Roma mantenne la sua indipendenza, forse dopo aver concesso pesanti condizioni di pace.
  • 508 BCE

    Ponte sublicio e Orazio Cloclite

    Durante l'assedio di Roma da parte degli Etruschi di Lars Porsenna (dopo la cacciata di Tarquinio il Superbo), Orazio Coclite difese da solo il Ponte Sublicio sul Tevere.L'eroe romano resistette all'assalto nemico dando tempo ai suoi commilitoni di tagliare il ponte alle sue spalle, impedendo così agli Etruschi di entrare a Roma.Compiuto l'atto, si gettò nel Tevere e, secondo la leggenda più diffusa, raggiunse a nuoto la riva romana, acclamato come salvatore della Repubblica.
  • 508 BCE

    Battaglia di Aricia

    La Battaglia di Aricia si combatté nel 504 a.C. tra gli Etruschi, guidati dal figlio di Porsenna, Arunte, e una coalizione di forze Latine e Cumane (greche).
    Avvenne dopo l'assedio di Roma da parte di Porsenna. Gli Etruschi, nel tentativo di espandere il loro dominio verso Sud, furono sconfitti nella zona dei Colli Albani. Questa vittoria fu cruciale: pose fine all'espansione etrusca nel Lazio e nella Campania, garantendo maggiore autonomia alle città latine, inclusa la neonata RepubblicaRomana.