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La proclamazione del Regno d'Italia fu l'atto formale che sancì la nascita del Regno d'Italia. Avvenne con un atto normativo del Regno di Sardegna sabaudo (legge 17 marzo 1861, n. 4671) col quale Vittorio Emanuele II assunse per sé e per i suoi successori il titolo di Re d'Italia.
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obbligatorietà ginnastica nella scuola italiana
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Nacquero ufficialmente i Gruppi Universitari Fascisti, che raccoglievano tutti gli universitari che si riconoscevano nel Partito Nazionale Fascista. Secondo Benito Mussolini, dovrà rappresentare "la futura classe dirigente" d'Italia. Facevano parte dei GUF i giovani tra i 18 ed i 21 anni che provenivano dalla Gioventù Italiana del Littorio (GIL) iscritti ad una Università, ad un Istituto Superiore, ad un'Accademia Militare o all'Accademia Fascista della GIL. Le donne escluse fino al 1937
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La riforma Gentile è una serie di atti normativi del Regno d'Italia che costituì una riforma scolastica organica varata in Italia. Prese il nome da Giovanni Gentile, Ministro della pubblica istruzione del governo Mussolini nel 1923. Gentile innalza l’obbligo scolastico sino ai 14 anni ed istituisce la scuola elementare a ciclo unico. Concluso il primo ciclo lo studente può proseguire scegliendo tra: ginnasio, istituto tecnico, istituto magistrale, la scuola di avviamento professionale.
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Vennero soppressi i 3 Istituti di educazione fisica (Torino, Napoli e Roma) costituiti nell'Italia liberale per preparare gli insegnanti di ginnastica.
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Gentile istituì l’Ente Nazionale per l’Educazione Fisica, (ENEF) sotto il comando del generale Saverio Grazioli, che avrebbe dovuto organizzare l’insegnamento della materia in tutte le scuole medie. alle dipendenze del Ministero della Pubblica Istruzione. Le lezioni di educazione fisica, degli alunni della scuola secondaria, sono sotto la guida degli istruttori delle società di ginnastica indicate dall’ente e negli impianti iscritti all’ente.
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Nasce l'OND (Opera Nazionale del dopolavoro): si attua il programma di nazionalizzare il tempo libero.
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La "Scuola fascista di educazione fisica", erede degli Istituti di Magistero di Roma, Torino e Napoli, iniziò i propri corsi.
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Viene emanata la “Carta dello Sport”: la "fascistizzazione" di tutte le società sportive. L'Opera Nazionale Balilla si sarebbe occupata dell'educazione fisica dei balilla e degli avanguardisti, ma la specializzazione nelle varie attività sportive era riservato alle società aderenti al CONI; per essere iscritto alle organizzazioni aderenti al CONI i ragazzi dovevano essere iscritti all'ONB. Viene istituita la “tessera unica per tutti gli iscritti alle singole federazioni sportive”.
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Venne creata l'Accademia fascista maschile di educazione fisica per formare i futuri insegnanti e, nel Luglio del 1929 diplomò i primi 200 maestri.
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Ogni studente, all'atto dell'immatricolazione all'università, era obbligato a sottoporsi a prove di atletica leggera e tiro con il fucile e doveva superare determinati limiti per conseguire il brevetto, necessario per iscriversi ai Guf (norma in vigore fino al 1941)
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La GIL (Gioventù italiana del Littorio) fu l'ultima organizzazione giovanile del Partito Nazionale Fascista. Comprendeva: Figli della lupa (6/8), Balilla (9/13), Avanguardisti (14/18), Giovani fascisti (18/21), Piccole italiane (9/14), Giovani italiane (15/17), Giovani fasciste (dai 17). Nel 1937 l’ONB confluisce nella GIL, dipendente dal partito fascista, non più dal governo.
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Il CONI accentrò in sé tutte le funzioni tecniche e amministrative dello sport, mentre le federazioni, fino ad allora "facenti parte" del CONI, diventarono "suoi organi".
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Dissoluzione della GIL (Gioventù Italiana del Littorio)
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Serie di avvenimenti che si susseguirono in Italia dalla primavera del 1943, culminando nella riunione del Gran consiglio del fascismo del 24-25 luglio al termine della quale venne deposto Benito Mussolini dal re Vittorio Emanuele III. Nasce cosi il governo di Pietro Badoglio.
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Nasce, su iniziativa dell’Azione Cattolica, il Centro Sportivo Italiano (CSI) che idealmente si raccorda con la FASCIA, sciolta dal fascismo nel 1927.
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Il 4 giugno del 1944 Roma viene liberata dai nazifascisti dopo un'occupazione durata 9 mesi. La città fu liberata dalle truppe dell'Armata statunitense, costringendo i nazisti al ritiro sulla linea gotica. Da lì in poi le conseguenza furono catastrofiche per i tedeschi e la Liberazione di Roma fu, in un certo senso, il via per la liberazione di tutta Italia, culminata il 25 Aprile 1945.
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Il leader socialista Pietro Nenni affida a Giulio Onesti il compito di sciogliere il CONI. Tuttavia, a distanza di pochi mesi Onesti nomina una commissione di 6 esperti per affrontare le questioni più rilevanti nell’ambito dell’educazione fisica nella scuola.
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La liberazione delle grandi città del Nord e la resa dei tedeschi in Italia segnarono la fine del nazifascismo nel nostro Paese. La data del 25 aprile, giorno della liberazione di Milano, fu scelta in seguito come anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
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Papa Pio XII pronuncia il suo discorso agli sportivi italiani nel giorno di Pentecoste.
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Viene varato il decreto luogotenenziale n.816 che dispone la frequenza obbligatoria alle lezioni di educazione fisica.
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Viene emanato il decreto Gonnella che pone le basi per l’entrata dello sport nella scuola italiana.
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Il Capo provvisorio dello Stato, Enrico de Nicola, promulga la Costituzione, che viene pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.
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Nasce la UISP (Unione Italiana Sport Popolare, successivamente Unione Italiana Sport Per tutti)
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Il MSI (Movimento Socialista Italiano) fonda i gruppi sportivi “Fiamma”
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Viene creata una commissione mista MPI-CONI con il compito di individuare la migliore strada per l’introduzione dello sport in ambito scolastico.
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Vengono emanate due Circolari Ministeriali: la prima definisce il ruolo dei docenti di Educazione Fisica (pari dignità rispetto altri docenti), la seconda detta le regole per lo svolgimento dell’attività sportiva nella scuola. Lo sport entra ufficialmente nella scuola.
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Il CONI vara un programma di costruzione di impianti sportivi a suo carico da mettere a disposizione delle scuole di ogni capoluogo di provincia
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Vengono istituiti i corsi dell’ISEF (Istituto Superiore di Educazione Fisica) di Roma
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L'Istituto superiore di educazione fisica (ISEF) era un istituto universitario italiano, che a partire dal secondo dopoguerra ha formato gli insegnanti di Educazione fisica tramite corsi triennali. Il primo ISEF nacque a Roma nel 1952, prendendo il posto della Reale accademia della GIL.
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Vengono approvati i nuovi programmi di educazione fisica per le scuole del secondo ciclo.
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Vengono approvati i Nuovi Programmi didattici e le relative istruzioni per le scuole elementari, pubbliche e private
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Si svolgono le Olimpiadi Invernali a Cortina D’Ampezzo
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Nasce a Roma il Centro Nazionale di insegnamento per l’Educazione Fisica e Sportiva
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Aldo Moro viene nominato Ministro della Pubblica Istruzione (fine mandato nel giugno 1959).
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Viene emanata la cosiddetta “Legge Moro” che disciplina in forma organica l’educazione fisica.
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A Roma vengono inaugurati i Giochi estivi della XVII Olimpiade
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Il presidente del CONI, Giulio Onesti, crea i Giochi della Gioventù
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Viene emanata una Circolare Ministeriale che fornisce le norme principali dei Giochi della Gioventù.
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Legge n.447: il governo emana norme sullo stato giuridico del personale insegnante
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Legge 477: obiettivi didattici generali ed ancor più le finalità dell ' educazione motoria, infatti, indicati per le scuole elementari richiedono ormai improrogabilmente una qualificazione universitaria dei docenti
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carta europea dello Sport per tutti
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Legge 517: nascita di un modello pedagogico educativo molto avanzato, basato sull’integrazione scolastica delle persone disabili
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Aldo Moro viene ucciso per mano delle Brigate Rosse.
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Costruzione di una commissione ministeriale a firma di Guido Bodrato incaricata di procedere in via preliminare a stabilire linee generali per nuovi programmi per la scuola elementare.
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Poichè programmi dell’educazione fisica maschi femmine uguali docenti di sesso femminile chiedono ed ottengono di essere inserite nelle graduatorie maschili.
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Criteri orientativi per l'esame di licenza media si chiede per l’educazione fisica l'accertamento della conoscenza delle finalità e delle caratteristiche delle attività motorie effettivamente praticate e l'acquisizione della consapevolezza sulla loro utilità per la vita e la salute.
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Nuovi programmi di educazione fisica delle superiori informazioni fondamentali sulla tutela e sulla prevenzione degli infortuni.
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Proposta dal ministro dell’istruzione Franco Falucci
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Prima proposta del ministro Falucci fortemente limitata di una nuova scheda di valutazione.
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Legge n. 121 si impegna ad assicurare l’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado garantendo a ciascuno il diritto di avvalersi o meno di detta disciplina.
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Legge n. 426 introduce insegnamento per classi miste nella scuola media messa in atto senza sperimentazione da settembre 1989, conseguentemente Isef introduce adattamento del curricolo nella prima formazione dei loro iscritti.
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Mattarella seconda proposta scheda di valutazione, fonda il significato generale sulla descrizione della programmazione.
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Programmi che che aprono per l'educazione fisica un ampio ventaglio di obiettivi e danno precise indicazioni circa le modalità di accertamento, ma nell'intento di specificare modalità e contenuti dell'apprendimento in modo anche giustamente propositivo, restringono il piano educativo e il senso di questa disciplina che, invece, in rapporto al momento evolutivo adolescenziale, potrebbe più adeguatamente lavorare sulle determinazioni sovrastrutturali che su quelle strutturali.
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Nuovi orientamenti della commissione dei cinquanta, la scuola si rivolge a soggetto portatore dei suoi diritti soggettivi intenzionalmente riconosciuti
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il ministro D'Onofrio abolisce gli esami di riparazione a settembre e introduce l’istituto del debito formativo
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Riforma berlinguer riforma dell’esame di maturità denominato esame di stato che prevedeva 3 prove scritte e un colloquio orale pluridisciplinare mentre la commissione, presieduta da un presidente esterno è composta per metà da professori interni
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Adozione del regolamento dell’autonomia scolastica, il quale detta criteri e modalità per l’autonomia didattica, organizzativa e gestionale .
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Legge n.9: elevamento dell’obbligo di istruzione dagli 8 ai 10 anni