
Normativa italiana e internazionale sulla integrazione scolastica e non: Elisa Coletta, Rosa Mattiello, Anna Todde, Giuseppina Pacchiarotti, Letizia Muoio
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Ribadisce la necessità del coinvolgimento di tutto il personale docente, curriculare e per le attività di sostegno.
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''La Buona Scuola (entrata in vigore il 16/07/2015) Questa legge ha dato una delega in bianco al governo in merito all'inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con i bisogni educativi speciali. L'inclusione scolastica diventa un tema condiviso.
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Il Fondo Sociale Europeo (F.S.E.) e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.R.S.R.) finanziano azioni concernenti attività di formazione professionale, interventi per l’inserimento lavorativo, creazione di posti di lavoro autonomo, iniziative di orientamento e di consulenza per il reinserimento dei disoccupati.
I destinatari possono essere giovani in attesa di occupazione e disoccupati. -
"Chiarimenti di applicazione alla direttiva del 27/12/2012".
Piano annuale per l'inclusione (PAI, da redigere al termine di ogni anno scolastico, approvare nel Collegio dei Documenti di Giugno ed è parte integrante del POF); Gruppi di lavoro per l'inclusione; Organizzazione territoriale per l'inclusione e rapporto con CTI, CTS, GLIP. -
“Strumenti di intervento per alunni con Bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale”: istituisce i GLI (Gruppi di Lavoro per l’Inclusione che nell’art. 15 della legge 104/92 erano Gruppi di Lavoro per l’Integrazione).
La finalità è di potenziare la cultura dell’inclusione per realizzare il diritto allo studio di tutti. -
"stato dei salute dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità”:
Pesanti tagli alla scuola: ricadute sui processi di inclusione e di educazione formazione degli alunni più deboli e in difficoltà. -
“Nuove norme in materia di
disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”. Linee guida con Decreto Ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011; Intesa Conferenza Stato-Regioni del 25 luglio 2012. -
“Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità”
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"Integrazione e modifica della legge-quadro 5
febbraio 1992, n. 104, per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate".
La legge apporta modifiche e integrazione agli articoli 13 e 16 della Legge quadro 104/92 in favore degli studenti handicappati iscritti
all'università. -
Pone per la prima volta il problema dell’invalidità nel quadro della clausola generale di “no discrimination”.
Impone pari opportunità, mutua assistenza e l'obbligo di combattere la discriminazione delle persone con disabilità ai paesi membri e alle istituzioni comunitari. -
“Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai
compiti delle unità sanitarie locali in materia di alcuni portatori di handicap”.
Il decreto fissa le linee di indirizzo e coordinamento delle Regioni per disciplinare i compiti delle Unità Sanitarie Locali in relazione alla diagnosi funzionale, del profilo dinamico funzionale di cui al comma 5 e 6 art. 12. -
L'assegnazione dell'insegnante per le attività di sostegno alla classe rappresenta la vera natura del ruolo che egli svolge nel processo di integrazione.
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Questo documento contiene una disposizione molto importante sulle persone disabili:
“Ogni persona handicappata, a prescindere dall’origine o dalla natura dell’handicap deve poter beneficiare di concrete misure aggiuntive" -
Ha elaborato dei sistemi di classificazione dei deficit:
DALL’ ICIDH (1980): descrizione gli effetti del deficit sulla persona e sulla sua partecipazione sociale
ALL’ ICF (2001): inclusione dipende dalle capacità integrative della persona disabile e dell’ambiente sociale e comunitario in cui essa vive. -
principio dell’inserimento degli alunni con disabilità in classi normali.
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Garantisce più diritti sociali ed economici con l'intento di completare la Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
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Modello sociale della disabilità centrato sui diritti umani delle persone con disabilità.
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) rappresenta un importante risultato raggiunto dalla comunità internazionale. -
Avvio del principio dell’integrazione scolastica degli
alunni con disabilità, abolendo le classi differenziali. -
Estende il diritto all’integrazione degli alunni handicappati a tutta la scuola secondaria superiore, mentre fino a quell’anno era previsto solo per la scuola dell’obbligo e la scuola materna.
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“Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i
diritti delle persone handicappate”. In particolare per quanto concerne il diritto all’istruzione e all’educazione si vedano gli articoli 12,13, 14, 15 e 16 che rappresentano ancora oggi un punto di riferimento fondamentale per il raggiungimento della qualità dell’integrazione scolastica e per la definizione
del ruolo e delle competenze degli insegnanti di sostegno specializzati. -
“Legge quadro per la realizzazione del
sistema integrato di interventi e servizi sociali". In particolare l'articolo 14 prevede "per realizzare la piena integrazione delle persone disabili di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nell’ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell’istruzione scolastica o professionale e del lavoro, i comuni, d’intesa con le aziende unità sanitarie locali, predispongono, su richiesta dell’interessato, un progetto individuale"