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I progressi nella scienza e nella tecnica (mappe geografiche più precise, bussola, costruzione delle caravelle) rendono possibile la scoperta di terre fino ad ora sconosciute e la circumnavigazione del globo.
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Bartolomeo Diaz giunge in vista del Capo di Buona Speranza ma non riesce a doppiarlo.
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Cristoforo Colombo scopre un nuovo continente pensando però di essere arrivato nelle Indie. Da questa data gli storici fanno partire l’Etá Moderna.
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Si traccia una linea immaginaria, la “Raya”, con la quale Spagna e Portogallo si dividono le nuove scoperte. Al Portogallo toccò tutto ciò che stava a oriente della Raya, alla Spagna quello che stava ad occidente.
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Vasco De Gama doppia il Capo di Buona Speranza e arriva a Calcutta.
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Amerigo Vespucci raggiunge l’America e per primo capisce di essere su un nuovo continente. Il nome “America” deriva dal suo cognome.
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Ferdinando Magellano circumnaviga per la prima volta il globo, doppiando la punta estrema dell’Argentina a Sud, in un punto che oggi è chiamato in suo onore “Stretto di Magellano”
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Hernán Cortéz, nobile spagnolo decaduto, spinto dal desiderio di ricchezze, parte alla conquista del Messico con undici navi. Con sé porta anche alcuni cavalli, alcuni cani e una decina di piccoli cannoni. I soldati che accompagnarono Cortéz erano in tutto 570.
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Nell’America centro-meridionale si erano sviluppate le cosiddette civiltà Precolombiane: i Maya (Messico e Guatemala), gli Aztechi (stanziati in Messico), gli Inca (soprattutto in Perù e Cile). Queste tre civiltà furono letteralmente sterminate dagli spagnoli. Gli indigeni morirono a milioni sia perché furono uccisi in battaglie e imboscate, sia perché furono colpiti dalle malattie portate dagli europei (vaiolo, tifo, scarlattina), per le quali non avevano anticorpi.
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La capitale degli Aztechi, Tenochtitlan, viene espugnata. Cortéz viene nominato dal re di Spagna governatore delle regioni conquistate.
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Francisco Pizarro, altro nobile spagnolo, punta verso l’impero degli Inca.
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Atahualpa, re degli Inca, viene catturato e ucciso da Pizarro. La capitale Cuzco fu prima depredata dei suoi tesori, e poi completamente rasa al suolo. I territori degli Inca diventano un possedimento spagnolo con capitale Lima.