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Crollo della Borsa di Wall Street
Ciò che caratterizzerà gli anni ‘30, e che preparerà il mondo al vicino conflitto planetario, è l’importante deterioramento internazionale, di cui le cause sono una crisi politica ed una economica, entrambe causate dal crollo della Borsa di Wall Street -
Crisi economica
Il crollo della borsa di New York non crea danni solo negli stati uniti, ma comincia a creare complessità economico-politiche anche in America latina e in Europa(i due continenti che avevano una dipendenza finanziaria degli Stati Uniti).
Come spesso accade una crisi economica è causa a sua volta di una crisi politica. -
Crisi politica
Gli Stati mondiali non riescono a sostenere il peso della depressione economica e questo diventa terreno fertile per il crollo delle democrazie (nate dopo il primo conflitto mondiale) e la nascita di nuove dittature di destra, in particolare in America Latina e in Europa (esclusi Gran Bretagna e Francia), ispirate agli ideali nazi-fascisti. -
Hitler al comando
Il 30 gennaio 1933 Hitler diventa ufficialmente cancelliere della Germania cominciando a plasmare la nazione. Il suo obiettivo, sin dall’inizio, è quello di riportare lo Stato tedesco alla grandezza che secondo la nazione gli spettava.
Ciò su cui Hitler fa leva è soprattutto lo stato di forte umiliazione in cui la Germania si trovava dopo la prima guerra mondiale, in particolare dopo la Pace Punitiva -
Annessione e militarizzazione della Renania
Il 16 marzo Germania annette e militarizza la Renania.
Hitler incomincia a vietare tutte le sanzioni che gli erano state imposte dalla Società delle Nazioni, soprattutto nel riarmo dello Stato tedesco, l’annessione di nuovi territori e in generale l’aggressiva politica estera di Hitler, che culminerà poi nel settembre del 1939, una politica estera che non verrà mai contrastata da tutte le politiche di estrema destra che nascono in tutta Europa. -
Guerra civile in Spagna
Il 7 luglio ha inizio la guerra civile spagnola tra la destra capitanata da Francisco Franco, supportato dalle politiche nazi-fasciste, e quella di sinistra (repubblicana), ma la vittoria spettò all’estrema destra di Franco.
Il caos che questa guerra civile lasciò in territorio permise alla nazione di non entrare mai davvero a far parte del conflitto mondiale, seppur ideologicamente vicino alle politiche nazi-fasciste e comunque toccata dalle grandi crisi -
Patto d’Acciaio
Firmato per la prima volta il 25 ottobre, il patto prevedeva una cooperazione militare e politica tra Italia e Germania, stabilendo un impegno reciproco a sostenersi in caso di conflitti e guerre.
Questo accordo si intensificò ulteriormente con la firma del Patto d’Acciaio del 1939, che consolidò la cooperazione militare tra i due paesi e legò più strettamente in vista della seconda guerra mondiale -
Schieramenti; l’Asse
Questa guerra mondiale si differenzia dalla prima perché è una guerra ideologica, con un vero scontro tra diverse ideologie di diverse società. Lo scontro avviene tra la coalizione delle democrazie e la coalizione delle dittature di destra, l’“Asse“ che comprendeva: Germania, con tutte le sue colonie, Italia inizialmente non belligerante, le nuove dittature europee nazi-fasciste e il Giappone. -
Schieramenti; gli Alleati
Lo scontro ideologico avveniva tra le dittature dell’asse e le democrazie occidentali, anche chiamati “Alleati”. Questa coalizione comprendeva: Francia e Inghilterra, con le rispettive colonie in Asia e in Africa, USA e URSS.
Il caso dell’URSS è particolare, perchè nonostante si trovasse in una coalizione di democrazie, era l’unica a non esserlo, ma degli atti della dittatura staliniana ancora non si sapeva nulla. -
Cause del conflitto
Come ogni conflitto, soprattutto se mondiale, le cause sono sempre radicate e presenti già da tempo, in attesa solo di esplodere.
Tra le cause profonde: l’Appeasment, la politica permissiva e arrendevole anglo-francese in contrasto con l’aggressività tedesca.
Il sistema di alleanze, che soprattutto se segrete, porta il conflitto dall’essere locale a diventare mondiale.
La corsa al riarmo specialmente europeo ed un aumento di spese militari con investimenti economici in produzione bellica. -
Caratteristiche
Il secondo conflitto mondiale ha una dimensione planetaria e per la prima volta il numero di morti civili supera quelli dei militari.
Ciò che rende questa guerra peculiare è la modalità che le nazioni hanno adottato per combattere. Questa non è una guerra di posizione, ma tecnologica e che incentiva l’invenzione di nuovi sistemi meccanici, chimici e nelle telecomunicazioni.
Inoltre, questa è una guerra ideologica, in cui ogni fazione vuole sovrastare l’altra in nome della propria ideologia -
Nuove invenzioni
Ci sono nuove invenzioni nella meccanica (carri armati), nell’ingegneria navale (sommergibili) e aereonautica (aerei), in quella chimica (gas tossici), nelle telecomunicazioni (radar, computer) e nella scoperta dell’energia nucleare (bombe atomiche).
Non a caso, nonostante l’esercito di terra più forte al mondo fosse quello tedesco, la Germania perde. Vincono invece Stati Uniti e Russia, le due nazioni con una maggiore e migliore industrializzazione -
Period: to
Espansione tedesca
Il “Wermatcht”, l’esercito di terra tedesco e il più forte al mondo, conquista in pochi mesi un’enorme quantità di territori: dalla zona nord-est d’Europa con la conquista della Polonia, della Finlandia e della Norvegia. Poi passa al Belgio, che inizialmente si era dichiarato neutrale, lo annette. Poi conquista la Francia settentrionale, l’unico fronte che la Francia non aveva tenuto sotto controllo, impegnata a proteggere il fonte direttamente confinante con la Germania -
Period: to
Sistema piramidale nazista
L’idea di Hitler, che rimarrà la stessa, era quella di dare all’Europa un nuovo ordine gerarchico, al cui capo ci sarebbe stata la razza ariana.
All’apice si trova il III Reich, comandato da Hitler e dal suo impero. Nel mezzo, gli Stati alleati come l’Italia, il Giappone e tutte le altre dittature di destra ispirate al nazifascismo. Alla base di questo sistema si trovano gli Stati vassalli, anche detti regimi collaborazionisti, le colonie e i popoli inferiori, soprattutto gli slavi e gli ebrei -
Period: to
Patto Molotov-Ribbentrop
Prima di iniziare un conflitto, Hitler si assicura di non svegliare il dissenso sul fronte orientale europeo, per concentrarsi maggiormente a combattere contro il fronte occidentale.
In particolare si concentra sull’Unione Sovietica, per questo firma un patto riguardante lo stato della Polonia, in cui questa viene divisa in parte occidentale, possesso tedesco, e parte orientale, possesso sovietico -
Casus Belli
Tutto inizia attorno alla zona portuale della Danzica, territorio confinante con la Polonia e fondamentale per tutti gli Stati limitrofi come unico scalo commerciale portuale del Mar Baltico.
Dichiarata città libera e neutrale e sotto il controllo della Società delle Nazioni, diventa zona d’interesse per l’espansione tedesca.
L’arrivo a Danzica, però era “ostacolato” dalla confinante Polonia, ma questo non crea scrupoli a Hitler, che è pronto ad invadere anche questa -
Dichiarazione di guerra
Nonostante fosse stato avvisato, Hitler non si preoccupa mai degli avvertimenti dalla Francia e dall’Inghilterra di non invadere la Polonia, per questo una volta invasa la nazione polacca, per arrivare all’occupazione della Danzica, Francia e Inghilterra si trovano costrette a dichiarare guerra alla Germania. Parte così la prima dichiarazione di guerra ufficiale. -
Operazione “Leone marino”
L’esercito tedesco vuole espandersi fino alla Gran Bretagna, possibile da raggiungere solo per via marittima.
La spedizione “Leone Marino” è però un fallimento per la Germania a causa dell’arrivo di Churchill, come nuovo capo del governo inglese che adotta una nuova politica e propaganda bellicista animando il popolo inglese contro l’avvento tedesco, e a causa dell’avanzare della tecnologica inglese, preparatasi all’attacco grazie ai RAF (contrasto aerei) e i radar (previsione attacchi nemici) -
Period: to
Italia in guerra parallela
Convita che la guerra stesse per finire e che in quanto sorella politica della Germania potesse vincere, l’Italia entra in guerra con delle proprie spedizioni nel Mediterraneo, in cui tenta di appropriarsi di diversi territori in Nordafrica e Jugoslavia. Entrambe le campagne si rivelano disastrose, questo obbliga la Germania a dover intervenire a sostegno dell’Italia. Grazie agli aiuti tedeschi, l’esercito italiano riesce a stanziarsi nel Maghreb e in alcune regioni della Jugoslavia -
Attacco a pearl harbor
Una guerra parallela incomincia anche per il Giappone, che manifesta la sua volontà di conquistare territori d’estremo oriente, come la Cina, il Laos, la Thailandia, il Vietnam... Questa volontà di allargarsi al Pacifico, si scontra con quella degli Stati Uniti, che mirano allo stesso territorio.
Tentando di mantenere il loro dominio sul Pacifico, i giapponesi attaccano Pearl Harbor con un attacco aereo dopo il quale gli USA entrano ufficialmente nel conflitto, dichiarando guerra al Giappone -
Period: to
Operazione Barbarossa
L’esercito tedesco si impegna in una nuova operazione espansionistica verso l’URSS, seguendo ideali come il razzismo e la teoria dello spazio vitale. L’Unione Sovietica era il territorio perfetto per l’espansione tedesca. Infatti, è un territorio estremamente vasto, ricco di materie prime necessarie al miglioramento della Germania, e cosa che giustificava l’avanzata tedesca e il suo voler invadere il territorio, era abitato da slavi, comunisti e 5 milioni di ebrei -
Seconda Rivoluzione Industriale Sovietica
Durante la tecnica della terra bruciata nel mezzo dell’operazione Barbarossa, Stalin ordina lo smantellamento delle fabbriche ad ovest e la loro Ricostruzione ad est. In questo modo l’esercito tedesco non avrebbe potuto usare le armi trovate all’interno delle industrie sovietiche, e allo stesso tempo l’industria bellica sovietica avrebbe avuto più possibilità di continuare a progredire, cosa che accade perché presto, l’Unione Sovietica diventa una delle maggiori forze industriali -
Movimenti anti-nazismo
Sia nei regimi collaborazionisti che negli Stati occupati, nascono movimenti popolari di opposizione al nazismo. Nell’Europa di Hitler iniziano anche le prime resistenze: l’unione di persone di qualunque estrazione sociale che cercano di lottare clandestinamente per liberare il proprio paese dall’occupazione diretta o non dell’impero nazista. Spesso questi movimenti oppositori nascevano all’interno degli Stati vassalli: Stati formalmente indipendenti ma che rispondevano solo ai comandi di Hitler -
Period: to
Controffensiva “alleata”
In questi anni incomincia l’accerchiamento dei territori di Hitler che si sente sempre più chiuso e ristretto nei suoi confini. Non è un caso, infatti che in questo stesso periodo Hitler incomincia a pensare di mettere in atto la sua “soluzione finale“, durante la conferenza di Wannsee e nell’ultimo biennio della guerra -
Sbarco in Sicilia
Con l’obiettivo di sconfiggere l’Italia e convincerla a ritirarsi dalla guerra, le truppe angloamericane sbarcano in Sicilia. Lo sbarco provoca due reazioni nel re: la convocazione di Mussolini che viene destituito e arrestato a “tradimento” il 25 luglio del 1943, data che segna la caduta del fascismo. Da tempo infatti, gli stessi politici fascisti avevano perso fiducia nei confronti di Mussolini a causa dei continui fallimenti militari. Successivamente, nasce il nuovo governo Badoglio. -
Sconfitta a Stalingrado
Durante la controffensiva sovietica, l’esercito russo ha messo in atto la tecnica della terra bruciata, che permette all’esercito tedesco di avanzare all’interno della nazione, ma con l’esercito sovietico che bruciava e distruggeva, nel frattempo, tutto ciò che avrebbero potuto usare i nemici, come terre, industrie d’armi e case. L’esercito sovietico permette a quello tedesco di avanzare fino a Stalingrado, dove l’esercito tedesco viene battuto in maniera definitiva da quello sovietico -
Armistizio italiano
Subito dopo lo sbarco in Sicilia, Hitler manda truppe al Nord Italia per aiutare l’esercito italiano fascista a combattere l’esercito degli Alleati sbarcati, che intanto aveva liberato il sud Italia. Nonostante un tentativo di allearsi con i nemici, il governo italiano viene obbligato a firmare la resa incondizionata
La firma della resa e l’armistizio sono tenuti nascosti ai tedeschi e il re si trasferisce a Brindisi, solo dopo essersi spostato da Roma alla Puglia, annuncia l’armistizio. -
Annuncio armistizio
La notizia dell’Italia in uscita dalla guerra causa molto caos. Incomincia una caccia e l’arresto alle truppe e agli IMI (internati militari italiani): i tedeschi, sentendosi traditi, arrestano tutti i soldati italiani e li portano nei campi di concentramento. Iniziano anche le diserzioni: i soldati italiani si rifiutano di lottare al fianco degli anglo-americani, finora i nemici, e fuggono lontano. L’esercito tedesco libera Mussolini che viene portato a Salò, dove fonda una Repubblica fascista -
Liberazione
La liberazione dell’Italia avviene da due lati:
in primo luogo grazie alle potenze angloamericane, che danno la “spinta iniziale” liberando il meridione. Gran parte del merito va però ai partigiani, che da uomini non militari hanno combattuto per liberare la propria nazione. Un esempio è Milano, che il 25 aprile è diventata ultima città liberata grazie all’insurrezione partigiana, ancora prima dell’arrivo delle truppe Alleate -
Post - 8 settembre
Non tutta l’Italia è libera dal controllo fascista, ma solo il sud, dove la guerra è finita e vige il governo Badoglio. Al nord, vige la Repubblica di Salò, uno stato fantoccio dell’impero tedesco. Così nascono le resistenze italiane ed una guerra civile: i partigiani combattono anche contro gli italiani stessi che si professano ancora fascisti. Nasce la CNL (comitato nazionale di liberazione) che il 25 aprile del 1945, porta l’Italia a liberarsi ufficialmente dalle potenze fasciste rimaste