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Jun 16, 1313
Nascita.
Giovanni Boccaccio nacque a Certaldo, probabilmente, o a Firenze nel 1313. -
1327
Trasferimento a Napoli.
Fu inviato a Napoli per commerciare con i famosi banchieri, la famiglia Baldi, e poi per studiare diritto canonico. Tuttavia, nel corso degli anni, con l'aiuto di Roberto d'Angió, studioso di corte, sviluppò un vivo interesse per la letteratura. -
1330
Giurisprudenza a Napoli.
Boccaccio studiò per un anno con il poeta e giurista Cino da Pistoia, ma piuttosto che studiare legge preferì le lezioni di poesia tenute dal pistoiese al di fuori degli ambienti accademici. -
1334
Scrive Caccia di Diana.
È un poemetto in terzine, suddiviso in 18 brevi canti. Celebra la bellezza di alcune note dame della corte di Napoli, rappresentate come ninfe seguaci di Diana che partecipano a una battuta di caccia guidata dalla dea. Venere, però, trasforma le belve uccise in bellissimi giovani, tra cui lo stesso Boccaccio. -
1334
Scrive Ninfale fiesolano
E' un poema composto da cinquecento ottave di endecasillabi che racconta le origini dei fiumi Africo e Mensola, che bagnano Fiesole. Il giovane pastore Africo vive sulle colline di Fiesole e si innamora di Mensola, una ninfa di Diana costretta alla castità come tutte le seguaci della dea. -
1335
Scrive il Filostrato.
La vicenda narra come Troiolo, figlio del re troiano Priamo, resca a conquistare Criseida, figlia dell'indovino Calcante, che abbandonato Troia, dopo aver profetizzato la distruzione di quest'ultima. -
1336
Scrive il Filocolo.
Il Filocolo narra l'amore contrastato di Florio, figlio di Felice, re di Spagna e dalla cristiana Biancifiore. Il padre di Biancifiore era stato ucciso dai saraceni spagnoli mentre si recava con la moglie al santuario di San Giacomo; re Felice accolse la moglie che però morì dando alla luce Biancifiore. -
1336
Incontro con Fiammetta.
A Napoli Boccaccio incontra una donna, che indicherà con lo pseudonimo di Fiammetta. Tale incontro è descritto nel Filocolo prendendo a modello il racconto di quello tra Dante e Beatrice nella Vita nuova. -
Period: 1339 to 1341
Scrive il Teseida.
L'opera narra la storia d'amore di due tebani per Emilia, sorella di Ippolita regina delle Amazzoni e quindi cognata di Teseo. Teseo, figlio di Egeo, muove guerra contro le Amazzoni e ottenuta la vittoria sposa la loro regina, Ippolita per poi condurla, insieme alla sorella Emilia, nella città di Atene. -
1340
Fine della permanenza a Napoli.
Il periodo napoletano si conclude improvvisamente nel 1340, quando il padre lo richiama a Firenze per un forte problema economico dovuto al fallimento di alcune banche nelle quali aveva fatto importanti investimenti. -
1342
Scrive l'Amorosa Visione.
Poema allegorico in terzine composto probabilmente nel 1342. Colto da un dolce sonno, il poeta è guidato da una donna bellissima a un castello nelle cui sale sono affrescati i trionfi allegorici della Scienza, Gloria, Ricchezza, Amore e Fortuna. -
1342
Scrive Commedia delle ninfe fiorentine.
Il poema vuole essere un omaggio alle donne fiorentine, ed è dedicato all'amico Nicolò di Bartolo del Buono. L'opera narra la storia del rozzo pastore Ameto, che un giorno incontra alcune ninfe devote a Venere e si innamora di una di loro, Lia. -
Period: 1345 to 1346
Residenza a Ravenna
Boccaccio visse a Ravenna alla corte di Ostasio da Polenta, presso il quale cercò di assicurarsi alcuni proficui incarichi, e qui completò il terzo e il quarto decennio dell'Ab Urbe Condita di Tito Livio reso popolare, dedicando la carriera letteraria ai gentiluomini ravennate -
1347
Soggiorno a Forlì.
Boccaccio si trasferì a Forlì alla corte di Francesco II Ordelaffi detto il Grande. Qui frequentò i poeti Nereo Morandi e Checco Miletto de Rossi, col quale mantenne poi amichevole corrispondenza sia in latino sia in volgare.
Iniziò a scrivere l'egloga Faunus e lo concluse nella raccolta Buccolicum Carmen -
Period: 1347 to 1348
Peste nera.
Tra la fine del 1347 e il 1348 fu costretto a rientrare a Firenze. Il ritorno di Certaldese coincide con la temuta "peste nera" che ha contagiato la stragrande maggioranza della popolazione, uccidendo molti dei suoi amici e parenti, compresi il padre e la matrigna. Fu durante la terribile pestilenza che Boccaccio elaborò quella che sarebbe diventata la base narrativa del racconto occidentale, il suo Decameron. -
Period: 1349 to 1353
Decameron
Il libro segue un gruppo di giovani, sette donne e tre uomini, che trascorrono quindici giorni alla periferia di Firenze per sfuggire alla peste bubbonica che stava devastando la città, per poi raccontarsi una storia a tratti umoristica. E spesso menzionava l'erotismo idilliaco in quel momento. -
1350
Incontro con Petrarca.
L'incontro di persona con il grande poeta laureato avvenne quando egli, in occasione del Giubileo del 1350, si accinse a lasciare Valchiusa, dove si era rifugiato a causa della grande peste, per andare a Roma. -
Period: 1350 to 1355
Conversione all'umanesimo
Dal 1350 in avanti nasce un rapporto profondo tra Boccaccio e Petrarca, che si concretizzerà negli incontri degli anni successivi, durante i quali avvenne gradualmente, secondo un termine coniato dal filologo spagnolo Francisco Rico, la "conversione" del Boccaccio al nascente umanesimo. -
1360
La momentanea caduta in disgrazia
L'anno 1360 segnò una svolta nella vita sociale del Boccaccio. In quell'anno, infatti, durante le elezioni dei priori della Signoria fu scoperta una congiura alla quale parteciparono persone vicine allo stesso Boccaccio. Benché fosse estraneo al tentato colpo di Stato, Boccaccio fu malvisto da parte delle autorità politiche fiorentine, tanto che fino al 1365 non partecipò a missioni diplomatiche o a incarichi politici. -
1360
Scrive Genealogia deorum gentilium
La Genealogia deorum gentilium è un'opera scritta in latino in 15 libri, in cui sono interpretati allegoricamente molti miti delle divinità pagane. Nel trattato si cerca di mettere ordine sugli aggrovigliati rapporti di parentela tra le divinità del classico pantheon dell'antica Grecia e di Roma. -
Period: 1363 to 1375
Periodo fiorentino-certaldese
Il periodo che va dal 1363 all'anno della morte (1375) viene denominato «periodo fiorentino-certaldese»: infatti, l'autore del Decameron comincerà sempre più a risiedere a Certaldo, nonostante i maggiorenti fiorentini avessero deciso di reintegrarlo nei pubblici uffici, inviandolo come in passato in missioni diplomatiche -
1373
Scrive il De montibus
E' un prontuario geografico per una miglior comprensione dei luoghi della letteratura greca e latina. -
Dec 21, 1375
Morte.
Gli ultimi mesi passarono tra le sofferenze fisiche e il dolore per la perdita dell'amico Petrarca, morto tra il 18 e il 19 luglio del 1374. A testimonianza di questo dolore abbiamo l'Epistola XXIV indirizzata al genero dello scomparso Francescuolo da Brossano, in cui il poeta rinnova l'amicizia con il poeta laureato, sentimento che si protrarrà oltre alla morte. Infine, il 21 dicembre 1375 Boccaccio spirò nella sua casa di Certaldo.