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Si stabilì che l'elezione del Papa spettava ai cardinali e non alla nobiltà romana
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Affermava la teocrazia, cioè la superiorità del Papa su qualsiasi autorità politica
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Dopo l'appello di Urbano II, che invitò i cristiani a combattere gli infedeli a Gerusalemme, iniziarono le crociate
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L'accordo sanciva una divisione tra l'Impero e il papato riguardante l'investitura dei vescovi
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Innocenzo III impone la supremazia del potere spirituale rispetto a quello temporale
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Convocato da Innocenzo III, istituisce commissioni di laici atte a individuare e a punire gli eretici. Da questo presupposto Gregorio IX istituirà il tribunale dell'inquisizione
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Durante il suo papato, con la bolla Unam Sanctam, riaffermò la teocrazia
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Filippo IV imprigiona Bonifacio VIII ad Anagni
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Il Papa Clemente V trasferì la sede papale da Roma ad Avignone
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Gregorio XI riporta la sede papale a Roma
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Si ebbero due pontefici Urbano VI e Clemente VII, due curie e due collegi sacerdotali
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Si ricompone lo scisma e viene eletto un unico Papa: Martino V
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Nel concilio di Basilea (1431) si cerca di riaffermare il primato papale, ma lo scontro con la dottrina conciliare porta ad un nuovo breve scisma
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Erasmo da Rotterdam scrive l'opera "Elogio alla pazzia", denunciando il mal costume clericale
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Lutero affisse sulla porta della chiesa del castello della sua città 95 tesi con cui contestava gli abusi della Chiesa di Roma
