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Luogo: Firenze, dilaniata tra ghibellini e guelfi.
Famiglia: piccola nobiltà. Il trisavolo Cacciaguida è cavaliere durante la disastrosa II crociata ("Paradiso", XV).
Segno zodiacale: Gemelli (nasce tra il 21 maggio e il 21 giugno). Studi: raffinata educazione negli studi religiosi.
Dante legge i poeti latini (Virgilio), i poeti provenzali (Arnaut Daniel), i siciliani, Guittone, Guinizelli, subisce l'influsso di Cavalcanti, crea il circolo dello Stilnovo, studia retorica con Latini e filosofia. -
Ghibellini contro Guelfi. Muore Manfredi, figlio dell'imperatore Federico II.
Ghibellini cacciati definitivamente da Firenze. -
Primo incontro con Beatrice ("Vita nova", cap. 2).
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Giano della Bella esclude i magnati (nobili) dal Comune di Firenze
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Schieramento: Guelfi bianchi (filopapali ma moderati).
Arte: Medici e Speziali. Dante si iscrive alla corporazione dei farmacisti. Entra nel popolo grasso, ceto dirigente del Comune. -
Prosimetro dedicato a Beatrice.
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Massima carica politica comunale, tra giugno e luglio.
Per pacificare la città, manda in esilio i fautori della zuffa di Calendimaggio (1 maggio 1300, sulla piazza di S. Trinita): Corso Donati, capo Nero, e Guido Cavalcanti, proprio migliore amico e capo Bianco.
Cavalcanti rientra malato il 19 agosto. Muore poco dopo. -
Luogo: Roma.
Obiettivo: pacificare guelfi Bianchi e Neri con l'intervento di papa Bonifacio VIII.
Nel frattempo, Carlo di Valois, fratello del re di Francia, conquista Firenze e la affida ai Neri su ordine del papa. -
Gennaio: Dante condannato per baratteria (corruzione).
Dante non si difende.
Marzo: Dante condannato al rogo. Si trasferisce prima in Lunigiana, poi a Verona presso i signori Della Scala (vicari imperiali), infine a Ravenna presso i signori Da Polenta. -
Schieramenti: Ghibellini + Guelfi Bianchi esiliati contro Guelfi Neri.
Vittoria: Guelfi Neri -
Forse frequentando l'università di Bologna,
- Dante scrive in volgare il "Convivio", trattato filosofico per istruire il popolo grasso.
- Dante scrive in latino il "De vulgari eloquentia", trattato linguistico per difendere la dignità letteraria del volgare, ponendo la questione della lingua ITALIANA. -
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Dante spera nella restaurazione del potere imperiale per ritornare a Firenze. Sostiene l'imperatore Arrigo VII, che muore senza trovare soluzioni. Scrive in latino il trattato "De Monarchia", che teorizza la separazione tra potere politico (imperatore) e religioso (papa).
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Luogo: Ravenna, presso i signori Da Polenta.