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La nascita del Partito Popolare Italiano
Dopo decenni di esitazioni, i Cattolici decisero di riprender posto alla vita politica e nel Gennaio del 1919 il sacerdote siciliano Don Luigi Sturzo fondò il Partito Popolare Italiano il primo partito di ispirazione cristiana -
Il Partito Socialista Italiano
Questo partito costituiva il raggruppamento politico più forte. Era già diviso da anni in due correnti riformista e massimalista, subì un'altra divisione con la nascita di una corrente comunista. Questo partito era guidato dai fondatori della rivista "Ordine Nuovo" tra cui Antonio Gramsci -
Il Biennio Rosso
Periodo che va dal 1919 al 1920 viene chiamato così perché in questo periodo le industrie, l'agricoltura, e i servizi pubblici furono investiti da scioperi, agitazioni, occupazioni di fabbriche e di terre. Al Nord vennero occupate le fabbriche dagli operai; nell' Italia centro- settentrionale i salariati chiedevano un aumento mentre al sud la protesta dei contadini sfocò ad un estesa occupazione delle terre incolte -
Partito Popolare Italiano
dopo decenni di esitazione, i Cattolici decisero di riprender posto alla vita politica italiana. Nel 1919 nasce il Partito Popolare Italiano grazie al prete siciliano don Luigi Sturzo. Questo partito fu il primo partito di ispirazione cristiana -
Partito Socialista Italiano
Il Partito Socialista Italiano era il raggruppamento politico più forte. Esso già da anni era diviso nelle due correnti riformista e massimalista. Questo Partito era portato avanti dai fondatori della rivista "Ordine Nuovo" tra cui Antonio Gramsci -
Il Biennio Rosso
Nel Biennio Rosso periodo che va dal 1919 al 1920 l'industria,l'agricoltura e i servizi pubblici furono investiti da un ondata di scioperi, occupazioni di fabbriche e di terre, conflitti tra lavoratori e datori di lavoro. Al nord vennero occupate le fabbriche; Nell'Italia centro-settentrionale i salariati chiedevano un aumento di stipendio mentre al sud la protesta dei contadini sfociò in un estesa occupazione delle terre incolte -
Partito Comunista d'Italia
Questo movimento nacque dal distacco dal Partito Socialista di Gramsci durante il congresso di Livorno nel 1921 -
Partito Comunista d'Italia
Nato dalla separazione di Gramsci dal partito socialista durante il congresso di Livorno nel 1921 -
Mussolini da Socialista a fondatore del Fascismo
Mussolini e il suo partito parteciparono alla lista di blocco nazionale riuscendo a portare con se 35 deputati facendo cadere il regime liberale di Giolitti portandolo alle dimissioni . -
Nascita del Partito Nazionale Fascista
Nasce alla fine del 1921, il movimento fascista si trasformò in Partito Nazionale Fascista -
Che cos'è il Fascismo?
Il Fascismo è un regime dittatoriale e totalitario instaurato nel 1922 fino al 1943 per quasi un ventennio da Benito Mussolini -
Che Cosa Il Fascismo ?
Il regime Fascista nacque dalla fine dello stato liberale e per l'affermazione di un regime dittatoriale e totalitario che durò per circa un ventennio dal 1922 al 1943 instaurato da Benito Mussolini -
La Marcia su Roma
Nell'estate del 1922 Mussolini per conquistare il potere ideò una marcia su Roma, Le squadre fasciste distinte dalle camicie nere si diressero a Roma arrivando il 28 ottobre 1922. Ma in realtà questa iniziativa non doveva essere mezzo per conquistare direttamente il potere ma solo un arma di ricatto e di pressione sulle istruzioni. Per fermare le camicie nere Luigi Facta proclamò lo stato d'assedio ma il re Vittorio Emanuele 3° non firmò e convocò Mussolini -
Il Delitto di Matteotti
Nell'aprile del 1924 vennero indette nuove elezioni che si svolsero in un clima di intimidazioni e violenza. Il deputato socialista Giacomo Matteotti che aveva denunciato in Parlamento le violenze fasciste il clima di illegalità in cui si erano svolte le elezioni venne rapito e ucciso il 10 giugno 1924 tutto ciò provocò grande sdegno nel paese; per protesta i partiti di opposizione dando vita alla cosiddetta Secessione dell'Aventino. -
Promulgazione delle leggi fascistissime
Tra il 1925 e il 1926 furono promulgate leggi di stampo autoritario le cosiddette leggi fascistissime -
Operazione Nazionale Balilla
L'Operazione Balilla si occupava di educare ragazzi e ragazze seguendo gli ideali del Fascismo. Ragazzi e Ragazze erano chiamati a partecipare in divisa a manifestazioni e sfilate -
Il -corporativismo e l'intervento dello stato nell'economia
Dopo aver sciolto tutti i sindacati sostituendoli con il Sindacato unico Fascista nel 1927 il Fascismo delineò l'ordinamento corporativo con l'approvazione della carta del Lavoro. L'ordinamento nei quali datori di lavoro e lavoratori avrebbero dovuto organizzarsi con l'obbiettivo di gestire l'attività economica con la supervisione dello stato. Le corporazioni furono istituite nel 1934 -
I Patti Lateranensi
per consolidare il proprio potere Mussolini cercò l'appoggio della Chiesa con i Patti Lateranensi firmati l'11 febbraio del 1929 e riconoscevano la reciproca sovranità tra Stato e Chiesa -
LA conquista dell'Italia su terra Etiope
Mussolini dichiarò guerra all'Etiopia nel 1935 e nel giro di pochi mesi le truppe fasciste conquistarono il paese -
L'Asse Roma-Berlino e il patto di amicizia tra Mussolini e Hitler
Dopo la conquista dell' Etiopia l'Italia impresse una svolta alla sua politica estera intraprendendo altre campagne militari avvicinandosi alla Germania. Nel 1936 viene siglato un patto di amicizia tra i due stati noto come l'Asse Roma-Berlino -
Nascita dell'Impero Italiano
Il 9 maggio 1936 Mussolini proclamava la Nascita dell'Impero Italiano. Di esso facevano anche parte l'Eritrea e alcune regioni della Somalia -
Le reazioni contro le Leggi Razziali
La politica razziale del governo suscitò sdegno e reazioni negative compreso Papa Pio XI che criticò le leggi razziali italiane. Allo stesso modo una parte degli italiani non condivise la politica antisemita così si determinò la prima fattura tra il regime e il consenso popolare. -
Le Leggi Razziali Antisemite
L'avvicinamento dell'Italia alla Germania ebbe forti ripercussioni anche dal punto di vista politico in particolare per quanto riguardava le persone ebree. Nel 1938 l'atteggiamento mutò sia per l'influenza della politica razziale sia perché si voleva dare nuovo slancio al regime. Fu proprio verso la fine del 1938 che il governo approvò le leggi razziali promulgate dal re Vittorio Emanuele 3° privando gli Ebrei di qualsiasi diritto o dovere.