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A Milano, in Piazza San Sepolcro, nasce il Fascismo
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Vittorio Emanuele III incarica Benito Mussolini di formare il nuovo governo
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Giacomo Matteotti, deputato e segretario del Partito Socialista Unitario, viene ucciso a pochi giorni di distanza dal suo celebre intervento sui brogli elettorali usati durante le elezioni del 6 aprile 1924. Si apre la stagione delle uccisioni politiche di stato.
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Dopo la nomina di Adolf Hitler a cancelliere, lo Stato Nazista (conosciuto anche come Terzo Reich) divenne rapidamente un regime totalitario, nel quale la tutela dei diritti fondamentali non era più garantita.
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Il campo di concentramento di Dachau fu il primo campo di concentramento nazista, aperto il 22 marzo 1933 su iniziativa di Heinrich Himmler. Iniziò così per Dachau un periodo drammatico che vide legato indissolubilmente il nome della città al campo di concentramento.
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Sono dette Leggi di Norimberga (in tedesco: Nürnberger Gesetze) l'insieme di tre leggi emanate il 15 settembre 1935 dal Reichstag dal Partito Nazionalsocialista, convocato a Norimberga in occasione del 7º Raduno.
Le leggi comprendevano:
1) la "legge per la protezione del sangue e dell'onore tedesco";
2) la "legge sulla cittadinanza del Reich";
3) la "legge sulla bandiera del Reich", promulgata anch'essa in quella data e inclusa nella definizione delle "leggi di Norimberga". -
Il Fascismo vuole rafforzare il proprio "mito d'origine", la pretesa di reincarnazione dell'Impero Romano, attraverso la conquista dell'Abissinia. L'esercito italiano si rende protagonista di crimini di guerra.
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Pubblicato, con il titolo "Il fascismo e i problemi della razza", su “Il Giornale d'Italia” del 14 luglio 1938, il Manifesto degli scienziati razzisti o Manifesto della razza, anticipa di poche settimane la promulgazione della legislazione razziale fascista (settembre-ottobre 1938). Firmato da alcuni dei principali scienziati italiani, Il Manifesto diviene la base ideologica e pseudo-scientifica della politica razzista dell'Italia fascista.
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Il censimento degli ebrei (o schedatura degli ebrei) fu effettuato in Italia dal 1938 al 1939, subito dopo la pubblicazione del Manifesto della razza, a opera del regime fascista con l'obbiettivo di identificare e monitorare le persone di etnia, di ascendenza o di fede ebraica presenti sul territorio italiano.
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Il Consiglio dei Ministri Italiano approva un primo gruppo di provvedimenti legislativi antiebraici
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La “Dichiarazione sulla razza” è considerata il documento che dà il via alla persecuzione anti-ebraica, e in generale razzista, in Italia.
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Il nome si riferisce all'ondata di violenti pogrom antisemiti che ebbe luogo nella notte tra il 9 e il 10 novembre del 1938. Questa ondata di violenza si propagò in tutta la Germania, nell'annessa Austria e nella regione dei Sudeti della Cecoslovacchia, da poco occupata dalle truppe tedesche.
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Le truppe tedesche invasero la Polonia il 1° settembre 1939, scatenando la seconda guerra mondiale. In risposta all'aggressione tedesca, Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania nazista.
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il 10 giugno 1940, Mussolini annunciava l'entrata in guerra dell'Italia al fianco della Germania nazista. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel settembre 1939, l'Italia restò inizialmente neutrale.
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Gli Stati Uniti entrano in guerra a fianco degli Alleati occidentali
[https://www.youtube.com/watch?v=njQ5FlnJ1qE] -
Sulle sponde del lago di Wannsee, a pochi chilometri da Berlino, i gerarchi nazisti si riuniscono per mettere a punto la "Soluzione finale" della questione ebraica in Europa.
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Nelle zone via via liberate cessa la persecuzione antiebraica
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Nell'autunno del 1941, ad Auschwitz, venne messa a punto, quasi per caso, una nuova tecnica per lo sterminio sistematico. Poiché nel campo erano presenti ingenti scorte di un gas a base di acido cianidrico (HCN), denominato Zyklon B, che serviva per disinfestare le baracche e le divise dei prigionieri dai parassiti, si pensò che avrebbe potuto servire anche per l'eliminazione dei prigionieri.
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Il Governo italiano, riconosciuta la impossibilità di continuare la impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione, ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane.
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Prima deportazione di ebrei arrestati in Italia (da Merano) e primi eccidi di ebrei nella Penisola (sulla sponda piemontese del lago Maggiore, a Baveno, Meina, Arona, Stresa, Premeno, Intra, Mergozzo e Orta, vengono uccise 54 persone), entrambi a opera di nazisti.
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Costituzione di un nuovo governo fascista guidato da Mussolini, che assume l’amministrazione dell’Italia centrale e settentrionale. Il nuovo Stato, denominato Repubblica Sociale Italiana (RSI), avrà sede a Salò.
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A poco più di un mese dall’armistizio di Cassibile e dalla resa dell’8 Settembre 1943 che aveva gettato nel caos interi reparti dell’esercito lasciati irresponsabilmente a sé stessi senza chiari ordini da propri comandi, il primo ministro del Regno d’Italia, generale Pietro Badoglio, dichiarava guerra alla Germania, già alleata dell’Italia fascista.
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Sabato: le truppe naziste effettuano il rastrellamento nel ghetto di Roma, vengono così arrestati, secondo le fonti naziste, 1007 ebrei: uomini, donne, bambini, anziani e giovani
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Il convoglio giungerà il 23 ottobre con 1023 ebrei italiani (dalla lista di trasporto), vittime del rastrellamento del ghetto.
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Parte da un binario sotterraneo della stazione centrale di Milano il primo convoglio di deportati ebrei diretto ad Auschwitz-Birkenau. Esso comprende 169 persone delle quali ne sopravvivranno solo 5.
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Per non lasciare testimoni, i prigionieri di Auschwitz-Birkenau vengono fatti evacuare verso i campi di concentramento che sorgono nelle zone ancora sotto il controllo tedesco. È l’inizio delle cosiddette “marce della morte”.
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il convoglio, diretto ad Auschwitz-Birkenau, trasporta 605 deportati ebrei. Di loro ne sopravvissero 22, fra cui Liliana Segre. Il suo nome è fra i 774 nomi dei deportati che compaiono sul Muro dei nomi.
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477 persone vengono mandate subito alla camera a gas.
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Per rappresaglia conseguente all'attentato partigiano di via Rasella, nel qual morirono 33 soldati tedeschi, su ordine di Herbert Kappler vengono giustiziate 225 persone: civili, militari e 57 ebrei, "meritevoli di morte" per "reato razziale".
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Le truppe alleate entrano a Roma dove, il giorno successivo, sfileranno trionfalmente.
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Gli Alleati sbarcano nella Francia del nord: gli americani nel Cotentin, gli inglesi in Normandia. Inizia l'”Operazione Overlord”, nome in codice assegnato al piano di invasione d’Europa, per la sua liberazione dall’oppressione nazista.
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Vi trovano solo quei deportati lasciati dalle SS in ritirata perché ritenuti incapaci di prendere parte alle marce di ripiegamento verso i territori del Reich (le cosiddette "marce della morte"). Giunti a Birkenau vedono le rovine ancora fumanti del settore Kanada II, dove erano siti i magazzini degli oggetti predati agli ebrei.
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In Italia, il Comitato di Liberazione Nazionale ordina l'insurrezione nazionale. Mussolini fugge da Milano con una colonna di soldati tedeschi, gerarchi e militi fascisti. In Germania le truppe americane e quelle sovietiche si congiungono al sud di Berlino.
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Alla vigilia dell'ingresso delle truppe sovietiche a Berlino, Hitler si suicida con un colpo di pistola alla testa nel suo Führerbunker della cancelleria del Reich.
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Con un discorso radiofonico l'ammiraglio Karl Dönitz, nominato da Hitler suo successore, annuncia che “Con l’occupazione della Germania il potere è passato alle forze di occupazione”. Si conclude così la guerra sul suolo europeo.
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Le due bombe atomiche sganciate dagli americani sul suolo giapponese causano la morte di 77mila persone e condurranno alla capitolazione le autorità politiche giapponesi, con la conseguente fine della guerra anche all'est.
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Inizia il processo contro i principali criminali nazisti dinanzi alla Corte militare internazionale, che dura fino al 1° ottobre 1946 e porta a 22 sentenze: 12 condanne per impiccagione, 3 ergastoli, una serie di pene minori e 3 proscioglimenti.