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Mussolini diventa direttore del quotidiano "Avanti!".
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Esce il primo numero de "Il Popolo d'Italia", nuovo quotidiano fondato da Mussolini.
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Fondazione a Milano dei Fasci di combattimento.
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Elezioni politiche in Italia: i Fasci di combattimento pervengono ad un risultato modesto (meno di 5000 voti, di cui più di 1000 a Mussolini).
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Elezioni politiche in Italia: i Blocchi Nazionali ottengono 105 seggi, di cui 35 ai Fasci di combattimento. Mussolini è tra i deputati più votati.
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Fondazione del Partito Nazionale Fascista (PNF).
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Marcia su Roma. Mentre le colonne fasciste, guidate dal quadrumvirato Balbo, Bianchi, De Bono e De Vecchi, stazionano ad Orte e in altri centri del Lazio, Mussolini rimane a Milano. Il re non firma il decreto sullo stato d'assedio redatto da Facta, il quale, di conseguenza, presenta le sue dimissioni.
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Mussolini giunge a Roma, dove viene incaricato dal re di presiedere un nuovo governo di larghe intese formato da fascisti, liberali, popolari, militari (tra cui Armando Diaz), un filosofo, Giovanni Gentile (ministro dell'istruzione).
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Viene convocato per la prima volta il Gran Consiglio del Fascismo, formato dai ministri fascisti e dalle alte gerarchie di partito.
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Creazione della MVSN (Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale), alle dirette dipendenze di Mussolini.
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Introduzione della riforma Gentile, che rivoluziona l'insegnamento medio-superiore. La scuola pubblica diviene il cardine del sistema scolastico italiano.
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Approvazione della legge Acerbo (dal nome del deputato Giacomo Acerbo che ne redasse il testo); legge elettorale voluta da Mussolini per assicurare al Partito Nazionale Fascista una solida maggioranza parlamentare.
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Nasce l'istituto LUCE, la più antica istituzione pubblica destinata alla diffusione cinematografica a scopo didattico e informativo del mondo, famoso per esser divenuto un potente strumento di propaganda del regime fascista.
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Elezioni politiche in Italia. Grazie anche alla legge Acerbo, il PNF e i partiti suoi alleati ottengono un'ampia maggioranza in Parlamento.
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Il deputato Giacomo Matteotti accusa in Parlamento i fascisti di aver compiuto violenze, intimidazioni e atti illegali di varia natura che hanno inficiato i risultati delle elezioni di aprile. Tali elezioni non sono pertanto da considerarsi valide.
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Un gruppo di fascisti rapisce a Roma Giacomo Matteotti.
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Su iniziativa di Filippo Turati, i deputati antifascisti di Montecitorio decidono di abbandonare la Camera e di non farvi ritorno fino a quando Mussolini e il suo governo resteranno al potere. Tale abbandono passerà alla storia come "l'Aventino".
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Le leggi fascistissime
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Mussolini, in un discorso alla Camera condanna i parlamentari aventiniani come sovversivi. Ribadisce nel contempo la propria ferma intenzione di schiacciare ogni forma di opposizione e illegalità.
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Appare sulla stampa il "Manifesto degli intellettuali fascisti", ideato dal filosofo e uomo politico Giovanni Gentile. Tra i firmatari Gabriele D'Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Giuseppe Ungaretti, Luigi Pirandello.
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Alla mossa di Giovanni Gentile, Benedetto Croce risponde con il "Manifesto degli intellettuali antifascisti". Tra i firmatari Eugenio Montale.
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Nasce l'Opera nazionale del dopolavoro, un'associazione col compito di occuparsi del tempo libero dei lavoratori. Con l'istituzione di questo ente, il partito fascista ebbe sempre più la possibilità di penetrare nel tessuto sociale, riducendo lo spazio di manovra delle opposizioni al regime.
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Viene lanciata la prima "battaglia del grano".
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Nasce l'Opera nazionale maternità e infanzia, un ente assistenziale italiano fondato allo scopo di proteggere e tutelare madri e bambini in difficoltà, in linea con la "battaglia demografica" del regime.
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Nasce l'Opera nazionale Balilla per l'assistenza e per l'educazione fisica e morale della gioventù.
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Istituito il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, un organo speciale del regime fascista italiano, competente a giudicare i reati contro la sicurezza dello Stato e del regime. Le sue sentenze non erano suscettibili di ricorso né di alcun mezzo di impugnazione.
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Nasce l'OVRA, la polizia segreta dell'Italia fascista. Compito dell'OVRA era la vigilanza e la repressione di organizzazioni sovversive, che tramassero contro lo Stato.
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Il Gran Consiglio del Fascismo approva la Carta del Lavoro, con la quale prende definitivamente forma l'ordinamento delle Corporazioni. Lo sciopero è proibito. Le forze economiche dovranno agire sempre in conformità al supremo interesse nazionale.
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Nasce l'Ente italiano per le audizioni radiofoniche, conosciuto anche con la sigla EIAR, società titolare della concessione in esclusiva delle trasmissioni radiofoniche circolari sul territorio italiano. L'EIAR svolgeva quindi la propria attività di editore e operatore radiofonico in regime di monopolio. È stata la "voce" del fascismo per gran parte del ventennio.
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Firma dei Patti Lateranensi e riconciliazione definitiva fra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica. La questione romana viene risolta con la nascita della Città del Vaticano.
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Plebiscito fascista per la nomina dei nuovi deputati. Risultato: vince il Sì con il 98,33%.
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Nasce l'Istituto Mobiliare Italiano (IMI), un istituto di credito che, insieme all'IRI, svolse un ruolo primario di sostegno dell'economia negli anni di crisi economica, bancaria e produttiva successivi al 1929.
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Hanno inizio i lavori di bonifica dell'Agro Pontino in linea con la "battaglia alle paludi" del regime.
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Nasce l'Istituto per la ricostruzione industriale (IRI), ente pubblico nato con lo scopo di salvare banche e aziende a loro connesse in seguito alla crisi del 1929.
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Inizia la guerra d'Etiopia.
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Con la conquista dell'Etiopia, Mussolini proclama la nascita dell'Impero italiano.
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La Germania riconosce la conquista italiana dell'Etiopia: nasce l'asse Roma-Berlino, espressione che sarà usata per la prima volta da Mussolini in un discorso a Milano del 1º novembre 1936.
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Vengono emanati i primi decreti di "difesa della razza" per impedire matrimoni misti in Etiopia.
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Viene pubblicato sulla stampa italiana un "decalogo" che riassume i principi razziali del fascismo.
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Iniziano le pubblicazioni della rivista "La difesa della razza": sul primo numero il "Manifesto degli scienziati razzisti"(noto anche come "Manifesto della Razza").
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Il Consiglio dei ministri approva la legge razziale contro gli ebrei.
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I ministri degli Esteri Ciano e von Ribbentrop firmano a Berlino il Patto d'Acciaio: l'accordo militare, di carattere offensivo e difensivo, lega definitivamente Italia e Germania.