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La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. -
è la legge fondamentale dello Stato italiano Approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato De Nicola il 27 dicembre seguente, fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. 1 Gennaio 1948
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La Repubblica italiana si fonda sul consenso dei governati ciascuno ha il diritto di prendere parte alla vita politica del Paese
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrano
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica -
Innanzitutto dichiara solennemente il principio di uguaglianza tra gli uomini, specie davanti alla legge e alla giustizia. Definisce inoltre i diritti naturali ed imprescrittibili come la libertà, la proprietà, la sicurezza, la resistenza all’oppressione.
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La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, risale al
1789. è stato adottato dall’inizio della Rivoluzione
francese, prima del 14 luglio 1789.
la versione definitiva fu approvata dai
deputati il 26 agosto 1789, e si tratta di uno dei testi fondatori della Repubblica francese -
- principio di ogni sovranità risiede per forza nella nazione
- la legge è espressione della volontà generale
- la legge non ha valore retroattivo
- principio di legalità ( l’intera materia penale viene resa indipendente dal potere esecutivo)
- separazione dei poteri
- libertà: libertà di opinioni libertà di espressione libertà di culto
- giustizia fiscale (tutti sono tenuti a concorrere alla spese pubbliche in base al loro reddito)
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Fu scritta nel giugno del 1776 da una commissione
nominata dal Congresso Continentale, era composta da Benjamin Franklin, John Adams, Roger Sherman,
Robert Livingstone, Thomas Jefferson. A Philadelphia -
tutti gli uomini sono stati dotati dal loro Creatore di alcuni diritti inalienabili. Tra questi diritti
sono in primo luogo la vita, la libertà, la ricerca della felicità e l’uguaglianza. Per assicurare il godimento di questi
diritti, gli uomini hanno stabilito tra loro dei governi, la cui giusta autorità emana dal consenso dei
governati. -
- Le leggi di Dio e della natura danno diritto al popolo americano di proclamarsi indipendente e di decidere in totale autonomia, inoltre era giustificata la ribellione del popolo inglese, affermandone la necessità visto che il potere politico minacciava i diritti naturali dell’uomo.
- il governo deve garantire al cittadino la sicurezza e la felicità
- la divisione dei poteri: legislativo, al parlamento esecutivo, al re e i ministri giudiziario, i tribunali
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E’ la carta delle libertà che il re inglese Giovanni Senzaterra fu costretto dai baroni a concedere il
15 giugno 1215 e rappresenta il primo documento fondamentale per la concessione dei diritti dei
cittadini; essa riconosceva per la prima volta l’inviolabilità dei diritti individuali rispetto a ogni
arbitrio di potere. -
Principi Democratici:
- il divieto per il sovrano di imporre nuove tasse senza anche il
consenso del Parlamento
- non poter essere imprigionati senza prima aver sostenuto un
regolare processo
- limite al potere giudiziario del re
- libertà in più rispetto a quelle che avevano goduto fino ad allora
per i baroni
- eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
- In materia economica liberalizzava i commerci fra i paesi