
La costituzione Italiana, una introduzione generale nel quadro dell’evoluzione storica della società e delle istituzioni europee.
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La democrazia di oggi è diversa da quella greca. In epoca classica la società è divisa in schiavi e uomini liberi, e solo gli uomini liberi possono partecipare alla vita politica.
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Nascono i primi parlamenti dentro gli stati monarchici. (Stati generali in Francia, Cortes in Spagna). Hanno solo funzione consultiva* (assistere alle decisioni del Re, non si possono opporre).
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La prima costituzione della storia. È concessa dal Re d’Inghilterra ai suoi sudditi*. Garantisce tutela dei diritti della chiesa, protezione ai cittadini dal finire in carcere senza motivi, una rapida giustizia e limitazione sulle tasse.
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Società rigida, strutturata in classi divise gerarchicamente* secondo il potere che hanno. Il Re sta in cima, poi viene il clero (la Chiesa), la nobiltà (aristocrazia) e infine il terzo stato (la borghesia). La massa popolare non ha alcun diritto e vive in povertà. Il potere del Re può essere esercitato senza controllo, senza regole, senza limiti.
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Repubbliche nelle città stato come Firenze e Venezia. Il potere è distribuito tra più persone e non nelle mani di un singolo Re come nelle monarchie. Le classi borghesi (terzo stato) fanno una vita modesta.
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Bodin, giurista* che fissa per la prima volta il concetto di sovranità. Bodin scrive che la sovranità deve essere una ed indivisibile ma non illimitata. Bodin definisce la sovranità come: “potere assoluto e perpetuo che è proprio dello stato”.
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Stessi ideali dell’illuminismo. Secondo il liberalismo c’è necessità di ricavare uno spazio privato dove il Re non può utilizzare il potere arbitrariamente* senza regole.
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È un movimento politico, sociale, culturale e filosofico che si sviluppa nel XVIII (18) secolo in Europa. I suoi ideali ispirano la Rivoluzione Francese. L’illuminismo diffonde nuove idee di eguaglianza di tutti i cittadini, solidarietà, libertà, difesa dei diritti di tutti.
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In questo libro parla della teoria della separazione dei poteri. I tre poteri dello stato sono: legislativo (fare le leggi); esecutivo (approvare le leggi) ; giudiziario( far rispettare le leggi) .Gli stati così organizzati garantiscono la libertà e il rispetto dei diritti dei cittadini perché ogni potere decide autonomamente e segue delle regole scritte. Queste regole valgono per tutti. La Costituzione è la principale di queste regole.
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Ribellione della borghesia (terzo stato) contro i privilegi* e gli abusi del Re. I rivoluzionari tagliano la testa al Re dopo l’assalto al palazzo. Dopo la rivoluzione cancellano la monarchia e creano la repubblica con una costituzione che include diritti civili, politici e qualche diritto sociale. Per la prima volta c’è lo stato di diritto e il suffragio universale. La sovranità proviene dal basso, dal popolo.
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Ideologia che vuole l’uguaglianza e la proporzionalità* di tutti i cittadini anche quelli che erano sempre rimasti esclusi (4° stato). I socialisti vogliono una società con una giusta distribuzione dei beni dove non c’è solo l’eguaglianza davanti alla legge (liberalismo), ma anche uguaglianza economica.
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Nel suo libro parla delle differenze tra società e democrazie in epoca classica e in epoca moderna, dopo la nascita dello stato di diritto.
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il Re concede questa Costituzione ai sudditi. I sudditi non hanno votato questa Costituzione. I sudditi la devono accettare così com’è. Contiene alcuni diritti civili e politici ma nessun diritto sociale. Il popolo poteva eleggere solo la Camera dei deputati*(una parte del Parlamento) con il suffragio maschile ristretto: possono votare solo i maschi che sanno leggere e scrivere e pagano le tasse, (censo*). La maggioranza della popolazione quindi non decide niente.
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Dopo l’unificazione del paese e la fondazione del Regno d’Italia lo Statuto albertino, diviene la costituzione del nuovo stato unitario.
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Seconda guerra mondiale, fine del Fascismo e referendum, gli italiani scelgono di passare ad una repubblica.
L’Assemblea Costituente*, una riunione di tutti i partiti* che partecipano alla Resistenza*, si siedono intorno ad un tavolo e scrivono insieme la Costituzione, che vive fino ad ora.