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Nasce a Recanati
Primogenito del conte Menaldo e Adelaide Antici -
Studio da autodidatta
Abbandona l'istruzione imposta dalla famiglia per dedicarsi ad uno studio da autodidatta, famoso per essere ricordato come i "sette anni di studio pazzo e disperatissimo", qui impara il latino, il greco e l'ebraico -
Compone "La Storia dell'Astronomia"
Compone "La Storia dell'Astronomia" e si dedica alla traduzione dei classici latini e greci -
Compone "Saggio sopra gli errori popolari degli antichi"
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Composizione di "All'Italia"
Anno di intense sperimentazioni letterarie -
Fuga dalla casa paterna
Tentativo di fuga dalla casa paterna che viene però sventato e che lo deprime -
Period: to
Pessimismo storico
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Period: to
Pessimismo cosmico
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Viaggio a Roma
Lascia la casa del padre e si reca dallo zio Carlo Antici -
Ritorno a Recanati
Ritorna a Recanati e si dedica alla stesura delle "Operette morali" e si dedica alla prosa -
Abbandono finale della casa paterna
Si mantiene con il proprio lavoro da intellettuale presso l'editore milanese Stella, soggiorna a Milano e a Bologna -
Soggiorno a Firenze
Soggiorna a Firenze ed entra in contatto con Gian Pietro Vieusseux, fino al 1828 "sosta" a Pisa e ha anche un'esperienza amorosa con Fanny Targioni Tozzetti -
Compone "A Silvia"
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Lascia Recanati senza farvi ritorno
Accetta un assegno da parte di degli amici fiorentini -
Si stabilisce a Napoli
Si stabilisce a Napoli con l'amico Antonio Ranieri, qui entra in contrasto con l'ambiente culturale, qui compone "La ginestra" -
Muore a Napoli