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Lippmann Ha origine dalla categorizzazione sociale, perché lo stereotipo è uno schema che io applico ad un gruppo (ossia ad una categoria sociale che si forma dal processo di categorizzazione sociale).
• È qualcosa di cognitivo perché coincide con le credenze.
• Dal momento che è esito dal processo di categorizzazione, è una struttura cognitiva che porta a semplificare la realtà circostante, in particolar modo, la realtà circostante che coinvolge i gruppi sociali. -
L'orientamento nordamericano tende a considerare il gruppo in chiave individuale, prospettiva esplicitata dalla definizione di Allport (1924): "Non esiste una psicologia dei gruppi che non sia essenzialmente e interamente una psicologia degli individui. La psicologia sociale [...] è parte della psicologia dell’individuo, il cui comportamento è studiato in relazione a quelle componenti ambientali che comprendono i suoi simili”.
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Dollard Il pregiudizio è spiegato come l’effetto di uno stato di frustrazione che si insinua nell’individuo causata dal mancato raggiungimento di un bisogno; frustrazione che veniva espressa come aggressività nei confronti di un determinato target/capro espiatorio (a quei tempi il pregiudizio era correlato esclusivamente al concetto di aggressività verso l’outgroup). La teoria è stata superata: non è in grado di spiegare la presenza del pregiudizio al di fuori di uno status di frustrazione.
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Il modello prevede che l’individuo ricerchi coerenza nel modo di pensare, agire e sentire. Gli elementi chiave sono due: la coerenza e la motivazione. Due cognizioni incongruenti causano ciò che Festinger chiama dissonanza cognitiva, che può essere risolta o interrompendo o giustificando il proprio comportamento La dissonanza cognitiva, per F., emerge dopo la decisione, non prima né durante.
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Asch dimostra che le impressioni vengono polarizzate maggiormente da tratti di calore e competenza, che veicolano informazioni molto rilevanti. Tratti opposti nelle dimensioni calore e competenza (caloroso vs freddo, competente vs stupido) modificano molto di più le impressioni rispetto a tratti opposti in altre dimensioni (in salute vs malata
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Merton '48
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Stouffer si ispira ad Adorno Questa teoria implica che il pregiudizio emerga in situazioni di frustrazione soggettive, ovvero come esso venga percepito dall'individuo, in particolare come il proprio stato venga confrontato con lo stato di un altro target.
Il pregiudizio, quindi, emerge da una frustrazione legata dal confronto sociale: si osserva lo stato di un individuo che sta peggio di me e da questo emerge la frustrazione. -
Adorno
Il pregiudizio è spiegato come sintomo di una personalità psicopatologica causata da figure parentali rigide che porta l’individuo a sfogare la sua frustrazione sui gruppi minoritari. La teoria è stata superata: non tiene conto delle fluttuazioni temporali del pregiudizio. -
Allport '54 "the natural prejudice" Per ridurre il pregiudizio il modello maggiormente diffuso è l'ipotesi del contatto, elaborato da Allport sempre ne "the natural prejudice" dove vi è anche una parte in cui si occupa della riduzione del pregiudizio e dell'ipotesi del contatto. "Il contatto tra persone appartenenti a gruppi diversi - quando positivo - può concorrere a ridurre i livelli di pregiudizio"
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Tajfel e Wilkes . La categorizzazione sociale determina il principio di accentuazione (è l’effetto immediato della categorizzazione e accentua differenze e somiglianze) che, a sua volta, si divide in due processi distinti:
1. Processo di massima differenziazione intercategoriale
2. Processo di massima assimilazione intracategoriale -
Runciman
deprivazione: Person A does not have X
Person A knows of other persons that have X
Person A wants to have X
Person A believes obtaining X is realistic Egoistica, individuale: un individuo si sente deprivato a causa della sua condizione personale, quindi il termine di confronto è tra singoli individui (Marco → Simone)
- Fraterna, collettiva: un individuo si sente deprivato per la condizione del suo gruppo di appartenenza, il termine di confronto è quindi fra gruppi (Italiani → Tedeschi) -
Sherif
Secondo Sheriff, il pregiudizio è determinato da un'interdipendenza di tipo negativo: nasce dalla competizione per risorse limitate.
È realistico perché nasce per il raggiungimento di risorse limitate, associabili a risorse materiali di tipo economico. -
Sherif gli scopi competitivi siano quelli che innescano il conflitto tra i gruppi mentre gli scopi sovraordinati conducono a cooperazione. Tuttavia, questi obiettivi raggiungibili solo grazie alla collaborazione da parte di entrambi i gruppi, non eliminano completamente i conflitti.
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Rosemberg fine anni '60 Sulla scia dei lavori precedenti di Ash. Alle persone veniva data una lista di conoscenti e dovevano descriverle attraverso l’impiego di tratti proposti sulla sinistra del foglio, scegliendone una decina. I tratti selezionati in misura maggiore si polarizzavano su due dimensioni: intellectual (good/bad) e social (good/bad).
Che sono simili a calore e competenza.
Definiscono quindi l’esistenza di due dimensioni a due poli. -
Il modello prevede che l’individuo ricerchi logica e razionalità e analizzi senza commettere errori l’ambiente che lo circonda. L’elemento chiave è la logicità; la motivazione ricopre un ruolo secondario (l’individuo è solo generalmente motivato a comprendere l’ambiente che lo circonda secondo leggi logico-razionali).
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Tajfel, Flament, Billing e Bundy Allocazione di risorse
In questa misura le strategie possibili sono:
1. Equità
2. Massimo profitto comune
3. Massimo profitto per l'Ingroup
4. Massima Differenziazione, che è la strategia maggiormente utilizzata, perché si tende a favorire l'Ingroup differenziandolo dall'outgroup, anche se questo non porta al massimo guadagno dell'Ingroup (il più usato). -
Segall
negli anni '70 viene introdotta la "macchina della verità" in cui vi era un disegno sperimentale 2x2: nella condizione sperimentale i soggetti collegati ad elettrodi erano convinti che una macchina della verità monitorasse le loro risposte, per annullare l'effetto della desiderabilità sociale.
In questa condizione la variabile indipendente è between subject perché il soggetto può trovarsi solamente in una delle due condizioni. -
Vanneman e Pettigrew Più è alto il valore, più è elevato il pregiudizio, se negativo, non c'è.
È una teoria appunto in parte superata, in quanto intende la deprivazione come principalmente a livello individuale e solo in secondo momento a livelli intergruppo, oltretutto non è in grado di prevedere perché:
- Bisogna individuare il target.
- Prevedere l'oggetto del confronto.
funziona bene per spiegare a postumi fenomeni accaduti ma difficilmente permetterà di predire. -
Il modello prevede che l’individuo ricerchi la comprensione dell’ambiente che lo circonda; egli è dotato di capacità logico-razionali, ma le sue capacità cognitive sono limitate e gli è impossibile processare tutte le informazioni che riceve: per economizzare le sue risorse cognitive deve ricorrere a “scorciatoie” (euristiche) che spesso conducono a semplificazioni, percezioni erronee e distorsioni della realtà.
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Brewer, Dulle, Lui 1981
Richardse, Hewstone 2001 Quando si considera un gruppo, questo gruppo non è esclusivamente processato a livello sovraordinato, ma è divisibile in diversi sottogruppi, e questi sottogruppi hanno delle caratteristiche stereotipiche non necessariamente riconducibili alla grande serie stereotipica associata alla macro-categoria. Questi gruppi hanno caratteristiche stereotipiche che non sono necessariamente presenti nella categoria generale. -
Tajfel Identità sociale: Quella parte del concetto di sé che deriva dalla consapevolezza di appartenere ad un gruppo sociale (o a gruppi sociali), unitamente al significato emotivo associato a tale appartenenza MERA CATEGORIZZAZIONE = il semplice fatto di categorizzare gli individui in due gruppi li porta a percepire se stessi e gli altri in termini di “noi e “loro” e ad agire in modo diverso nei confronti degli appartenenti ad ingroup e outgroup
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Eagly e Steffen
che ha messo in evidenza come gli stereotipi di genere siano strettamente connessi alla divisione sociale del lavoro tra uomini e donne.
Lo stereotipo è bidirezionale, da una parte perché le donne sono ritenute meno capaci in ambito tecnico e quindi ricoprono ruoli meno importanti; proprio per questo si rinforza la credenza che siano capaci di fare solo quello. Invece, gli uomini trovano impiego in professioni tecniche e di direzione, quindi con maggiore potere. -
Brewer e Miller
Il contatto per diminuire il pregiudizio.
Il contatto deve essere il più possibile ‘personalizzato’ ovvero di tipo interindividuale. Questo perché l’appartenenza categoriale evoca stereotipi e pregiudizio: durante l’interazione bisogna dimenticare l’appartenenza categoriale oppure non può avvenire un contatto con valenza positiva. L'individuo non rappresenta la categoria quindi l'atteggiamento nei confronti del gruppo non migliora e non peggiora. -
Hewstone e Brown in contrapposizione a Miller
il contatto deve essere di tipo grouppale o non avverrà la diminuzione del pregiudizio perché la salienza dell’appartenenza al gruppo è essenziale. In questo modo vi è la possibilità di generalizzare all’intero outgroup l’esperienza positiva. Problema individuato da Brewer e Miller, se viene resa molto saliente l'appartenenza categoriale e la categorizzazione sociale si verifica l'impossibilità di avere un contatto di tipo positivo. -
Turner
Ci sono 3 livelli di categorizzazione possibile, nel primo mi categorizzo come singolo individuo, nel secondo a livello di gruppo che coincide con l’identità sociale, il terzo livello (non previsto da Tajfel) va oltre il gruppo e differenzia ciò che è umano da ciò che non lo è (ci sono gruppi che non sono inclusi nel genere umano, vedi deumanizzazione). -
Kite e Deaux
si attribuisce alla minoranza sessuale caratteristiche stereotipiche del sesso opposto più caratteristiche stereotipiche negative proprie; inoltre, per alcune categorizzazioni, avviene una doppia dissociazione (la donna eterosessuale stereotipizza le lesbiche con le caratteristiche tipiche degli uomini eterosessuali – camioniste; l’uomo eterosessuale invece stereotipizza le lesbiche come lascive bisessuali). -
Gaertner
per poter ridurre il pregiudizio che intercorre tra il gruppo A e il gruppo B, l'unica strategia è creare un ingroup sovra-inclusivo, che porta sostanzialmente a migrare tutti i membri dell'outgroup verso i membri dell'ingroup: perché in questo modo stiamo parlando dello stesso gruppo, quindi cessano di esistere un ingroup e un outgroup: rimane un ingroup molto più ampio dove sono presenti i membri che originariamente facevano parte dell'ingroup e anche dell'outgoup. -
Fiske e Neuberg '90
Secondo Susan Fiske, un individuo per processare la realtà circostante (formazione di impressioni degli altri) può mettere in atto due tipi di processi e li mette agli estremi di un continuum: • processi top-down, ovvero i processi che non richiedono uno sforzo cognitivo e che sono immediati, automatici ed involontari. Ad es. i processi stereotipici.
• processi bottom-up, ovvero i processi che richiedono l’elaborazione dell’informazione in maniera dettagliata. -
Susan Opotow
La deumanizzazione esplicita è una forma estrema di pregiudizio che porta a conseguenze negative attraverso un controllo cosciente. Porta il gruppo ad essere percepito al di fuori dei confini morali dell’umanità. -
Bar-Tal
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Il modello arricchisce il modello precedente, ma reintroduce la motivazione come elemento chiave; secondo Fiske & Taylor la motivazione è il modulatore che decide le tecniche che l’individuo impiega per comprendere l’ambiente che lo circonda. Una forte motivazione coincide con un modus operandi simile a quello previsto dal modello dello scienziato ingenuo; una motivazione debole coincide con un modus operandi simile a quello previsto dal modello dell’economizzatore di risorse cognitive.
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Wojciszke
chiede di descrivere un individuo attraverso un compito di rievocazione. Le persone devono descrivere la persona liberamente quindi questo rende il compito più difficile. Wojciszke trova che anche quando le persone non hanno cue di riferimento, quando
descrivono un’altra persona e devono formarsi un’impressione su di essa, rievocano dalla memoria in misura maggiore termini riconducibili alle dimensioni di calore e competenza. -
Glik e Fiske
Sessismo ostile: diretto manifesto
Sessismo benevolo: più sottile, ti faccio un complimento su una cosa per intendere che è meglio che fai solo quella -
Macrae, Stangor, Hewstone '96
Ryan, Park e Judd '96:
The accuracy of in-group and out-group variability judgments was examined by comparing those judgments with the variability of self-ratings provided by random samples of group members -
Wittenbrink, Judd e Park 1997; 2001
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Wright '97
Turner 2008 -
Greenberg, Solomon e Pyszczynski '
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Lepore e Brown
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Wojciszke, Bazinska e Jaworski
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Pettigrew
Integrare "mutua differenziazione e decategorizzazione"
per fare in modo che il contatto all'inizio sia positivo anche se in modo personale, senza rendere saliente la categorizzazione sociale. Quando il contatto ha assunto una valenza positiva allora è necessario rendere saliente la categorizzazione perché in quel caso l'interazione è già governata da un certo grado di positività e il rendere saliente la categorizzazione non dovrebbe avere effetti così deleterio -
Ambady '99
Rule e Freeman dal 2008 È nota per aver formato ricercatori di grandissima fama come J. Richeson, John Freeman e Nick Rule, i quali si sono occupati insieme alla Ambady di stabilire scientificamente se il gaydar esiste o meno. Il primo lavoro su questo tema è della Ambady e risale al ’99, dopo anni di pausa i lavori sono ricominciati nel 2008 ad opera di Rule e Freeman. Essendo un campo di ricerca così recente le risposte relative a questo tema sono solamente parziali. -
Fiske, Cuddy, Glik e Xu 2002 (primo nel '99 Fiske)
la Fiske, si lasciò influenzare molto da quelle che erano le teorie riguardanti lo stereotipo di genere e il sessismo, di cui P. Glick era un profondo conoscitore. Calore e competenza nei primi lavori sono presenti negli stereotipi di genere e della divisione dei lavori uomo=lavori con competenza; donna=lavori che richiedono calore -
Il modello arricchisce e sostiene i modelli precedenti dell’economizzatore di risorse cognitive e del pensatore sociale, ma aggiunge un elemento oggettivo: l’inconsapevolezza. I processi cognitivi volti alla comprensione dell’ambiente che circonda l’individuo sono anche impliciti o automatici (es: posso essere inconsapevole di avere un forte pregiudizio verso i disabili; oppure posso esserne consapevole, ma incapace di controllare i comportamenti negativi indotti dal pregiudizio).
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Richardse, Hewstone 2001
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Wittenbrink, Judd e Park 1997; 2001
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Ybarra, Chan e Park
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Correll, Park, Judd e Wittenbrink
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Steele
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Eckes
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Roccas e Brewer
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Voci e Hewstone
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Ryan e Haslam
Aziende in crisi -
Cottrell e Neuberg
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Fiske
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Eberhardt
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Carnaghi e Maass
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Pettigrew e Tropp
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Leyens
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Cuddy, Fiske, Glik
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Leach, Ellemers e Barreto
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Voci e Hewstone
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Turner 2007
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Tausch
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Rule e Freeman dal 2008
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Goff
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Cuddy, Fiske, Glik
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Wright '97
Turner 2008 -
Dasgupta
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Stephan
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Capariello, Cuddy e Fiske
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Brambilla, Carnaghi e Ravenna
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Brambilla, Rusconi, Sacchi e Cherubini
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Brambilla, Rusconi, Sacchi e Cherubini
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Abele e Bruckmuller
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Inbar
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Butterfield, Hill e Lord
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Brambilla, Sacchi, Rusconi, Cherubini e Yzerbyt
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Galinsky
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Brambilla, Riva, Rule
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Tam, Lee e Chao
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Sacchi, Riva e Brambilla
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Brambilla, Sacchi, Pagliaro e Ellemers
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Brambilla, Hewstone e Colucci
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Golec de Zavala
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Correll, Wittenbrink, Crawford e Sadler
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Rule, Tskhay, Brambilla
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Kervyn, Fiske e Yzerbyt
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Rule, Ambady 2016
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Vezzali, Brambilla, Giovannini e Colucci