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Ci sono tante leggende che parlano della fondazione di Roma, ma gli storici dicono che Roma sia nata dall'unione dei sette villaggi posti sui colli che circondavano i confini della città.
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Primo conflitto tra Romani e Sabini
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Dopo aver cacciato l'ultimo re etrusco Tarquinio il Superbo, Roma diventò una repubblica governata dai consoli
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Il trattato prevedeva da un lato severe prescrizioni per la navigazione dei Romani in Africa e in Sardegna (colonia cartaginese) e dall'altro forti limitazioni alle azioni militari dei Cartaginesi nella penisola italiana
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I Tarquini con l'aiuto di Porsenna cercarono di riconquistare Roma, ma vennero sconfitti da Aristodemo
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I Romani si trovarono esposti alla minaccia delle città latine
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Il conflitto tra patrizi e plebei giunse ad un livello tale da provocare una spaccatura nella società romana
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Tra Roma e le città latine fu stipulato un patto di alleanza
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La Lega Latina fu lo scudo con cui Roma fronteggiò le popolazioni nemiche dei Volsci, Equi e Sabini
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Dieci magistrati straordinari chiamati "decemviri" fecero la stesura del primo codice di leggi scritte inciso su lastre di bronzo
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Questa legge revocò la proibizione del matrimonio tra patrizi e plebei
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I Galli valicano le Alpi e arrivano in Italia
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I Romani sotto il comando del dittatore Furio Camillo distrussero la città di Veio e uccisero la popolazione
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I Galli arrivarono a Roma e saccheggiarono la città
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Queste leggi prevedevano di eleggere ogni anno un console plebeo e distribuire anche tra i plebei le terre conquistate
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Venne stipulato alla vigilia delle tre guerre Sannitiche
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I Romani entrarono in conflitto con la popolazione dei Sanniti
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Questa prima guerra si concluderà con la stipulazione di un trattato di pace
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I Latini vennero sconfitti causando la rottura del patto di alleanza con i Romani
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La città di Capua chiese aiuto ai Romani per sconfiggere i Sanniti
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I Romani dopo una pesante sconfitta da parte dei Sanniti furono costretti a passare sotto un giogo simbolico come segno di sottomissione
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L'esercito romano riuscì a trionfare contro i Sanniti
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I Romani vinsero nella battaglia di Boiano e conquistarono l'intera Campania
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I Romani fecero un accordo con la città di Taranto per rispettare le reciproche aree di ingerenza
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Una grande coalizione di popoli attaccò la città di Roma
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I Romani vinsero a Sentino, e successivamente i popoli italici stipularono paci separate con Roma
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Il console Manio Curio Dentato riuscì a costringere i Sanniti alla resa
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Turi chiese aiuto per sedare una rivolta popolare e i Romani attraccarono nel porto di Taranto ottenendo solamente la rivolta dei Tarantini che si sentivano minacciati.
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Pirro sbarcò in Italia dopo aver deciso di aiutare la città di Taranto contro i Romani. Presso Eraclea combattè contro i Romani e li sconfisse.
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Pirro ottenne una nuova vittoria contro i Romani nonostante abbia nuovamente perso tantissimi soldati
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Questo trattato ribadiva i legami di amicizia tra le due città
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I Romani vinsero contro Pirro per la prima volta e dopo la vittoria ribattezzarono la città Benevento
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Taranto si arrese ai Romani. Successivamente Roma occupò gran parte della Puglia e della Calabria
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Dopo che ebbero conquistato Messina, Gerone II riuscì ad assediarli all'interno delle mura
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I Mamertini chiesero ai Romani di essere ammessi nella Lega Italica
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I Romani vinsero grazie ad una loro invenzione chiamata "corvo".
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Il console romano Attilio Regolo riuscì a sconfiggere la flotta cartaginese
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Questa battaglia vide la completa distruzione dell'esercito romano.
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I Cartaginesi furono sconfitti dai Romani e in mancanza di denaro per ricostruire la flotta e l'esercito furono costretti a chiedere la pace concludendo la prima guerra Punica.
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Il generale Amilcare partì per la Spagna con il figlio Annibale e il genero Asdrubale
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Il suo genero Asdrubale prese il suo posto al comando delle truppe cartaginesi
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Dopo la sua morte il comando passò ad Annibale.
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Quando Annibale decise di attaccare Sagunto si aprì un grave caso diplomatico e a Roma iniziarono lunghe discussioni sull'opportunità di accettare o meno l'iniziativa dei Cartaginesi.
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L'esercito romano venne sconfitto e perse buona parte dell'esercito.
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I Romani caddero in un'imboscata dei Cartaginesi e vennero annientati.
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I Romani non riuscirono a far fronte ai nemici e subirono la sconfitta più grave di tutte
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I Romani riuscirono ad assediare e sottomettere Siracusa e a riconquistare Capua
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Asdrubale andò in Italia in aiuto del fratello Annibale ma venne intercettato e sconfitto dai Romani.
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Scipione prese il comando dell'esercito e sbarcò in Africa
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Le legioni romane grazie alla loro formidabile testuggine e sotto il comando di Scipione Africano riuscirono a sconfiggere le truppe cartaginesi che erano state indebolite negli scontri precedenti.
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I Cartaginesi riuscirono a pagare l'indennità di guerra imposta dai Romani e Massinissa per ordine di Roma provocò i Cartaginesi costringendoli ad attacarlo.
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Annibale decise di suicidarsi.
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Questi tre uomini ateniesi erano stati ricevuti in Senato come ambasciatori ma erano stati allontanati da Catone "il Censore" che temeva che i giovani si allontanassero dalle tradizioni militari per interessarsi alle discussioni filosofiche.
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Scipione Emiliano riuscì ad espugnare Cartagine
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I Macedoni vennero sconfitti dai Romani e la Macedonia diventò una provincia romana.
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In Sicilia scoppiò una rivolta alla quale parteciparono gli schiavi, i piccoli proprietari terrieri e un gran numero di pastori e braccianti.
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Scipione riuscì ad espugnare Numanzia e la Spagna diventò una provincia di Roma che non avrà più seri rivali nel Mediterraneo.
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Tiberio Sempronio Gracco riuscì a farsi eleggere tribuno della plebe.
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Tiberio temendo che la sua legge non venisse applicata si ricandidò come tribuno della plebe ma venne accusato di voler attuare un colpo di Stato e per questo venne ucciso dal Senato.
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I governatori riuscirono a domare la rivolta grazie all'esercito romano sotto il comando del console Publio Rupilio che sconfisse gli schiavi e liberò le città assediate.
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Il fratello di Tiberio venne eletto tribuno della plebe e cercò di riproporre la riforma agricola.
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Gaio riuscì ad ottenere nuovamente la nomina e propose che fosse data la cittadinanza romana agli alleati dell'Italia.
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Gaio decise di attuare una rivolta promettendo agli schiavi la libertà in cambio del loro aiuto. La rivolta venne soffocata nel sangue dal Senato e Gaio chiese a un servo di ucciderlo.
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I senatori furono obbligati dai cavalieri a dichiarare guerra alla Numidia.
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Il Senato gli affidò questo importante compito e in due anni Quinto Metello riuscirà ad indebolire Giugurta.
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I cavalieri e i popolari lo fecero eleggere console nonostante fosse un homo novus poichè nella sua famiglia nessuno aveva ricoperto cariche importanti.
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Alla fine i Romani riuscirono a sconfiggere Giugurta e a catturarlo grazie all'astuzia di Silla che riuscì ad ingannarlo.
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Mario riuscì a sconfiggere i Teutoni
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Mario dopo aver sconfitto i Teutoni riuscì a vincere contro i Cimbri ristabilendo il controllo delle Gallie.
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Venne eletto tribuno e cominciò ad affrontare la riforma che era stata proposta da Saturnino. Verrà ucciso a causa dello scontento dell'aristocrazia.
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Questa guerra scoppiò a causa dei socii di Roma che volevano ribellarsi al dominio dei Romani.
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Il Senato gli dichiarò guerra ma il conflitto cominciò l'anno successivo
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I Romani riuscirono a vincere soprattutto grazie alle capacità militari di Silla.
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Dopo aver sconfitto Mario decise di dirigersi in Oriente dove riuscì a condurre vittoriosamente la guerra contro Mitridate ristabilendo la supremazia di Roma.
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I popolari tentarono di riorganizzarsi attorno al figlio di Mario: Mario "il Giovane". Ma non servì a nulla.
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Mitridate venne sconfitto definitivamente dai romani.
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Silla sbarcò a Brindisi e strinse un'alleanza con i due giovani comandanti Marco Licinio Crasso e Gneo Pompeo riuscendo a formare un esercito regolare.
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Alla fine Silla riuscì a vincere e massacrò i popolari e i loro alleati a Porta Collina
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Silla si fece nominare dittatore. Il suo compito era scrivere delle nuove leggi e ricostruire l'ordine dello Stato.
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Silla decise di condurre una vita privata e morì l'anno successivo (di morte naturale).