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L'Unione radiofonica italiana, in acronimo URI, è stata una società anonima italiana fondata a Torino il 27 agosto 1924. Fu l'emittente radiofonica che svolse, in esclusiva, il servizio di radioaudizioni circolari. L'URI è l'antesignana dell'odierna RAI Radiotelevisione Italiana.
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Società idroelettrica piemontese
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Società Italiana per la pubblicità radiofonica
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Con Regio decreto-legge 17 novembre 1927, n. 2207 venne stabilita la trasformazione dell'Unione radiofonica italiana (URI) in EIAR. Il successivo 15 dicembre venne stipulata la nuova convenzione che affidava all'EIAR la gestione della radiofonia circolare per i successivi 25 anni Con lo stesso decreto le trasmissioni furono poste sotto il controllo del regime, attribuendo le relative competenze al Ministero delle poste riservando a esso la nomina di quattro consiglieri di amministrazione
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disciplinare con opportune cautele
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una folla si accalca davanti alla saletta della televisione
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pubblicato su intercine Rudolf Arnheim (Berlino, 15 luglio 1904 – Ann Arbor, 9 giugno 2007) è stato uno scrittore, storico dell'arte e psicologo tedesco
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vengono visti su tv installati installati al villaggio Balenare fascista . I corriere scrive che è un eccezionale attrazione "mentre l'apparecchio si comportava come una radio gli spettatori oltre che ascoltare hanno potuto vedere
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Janni dal Popolo d'Italia; è arrivata la tv, magnifica conquista dell'industri italiana
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Prime riprese in esterni
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con la quale i cattolici vennero messi in guardia contro l'immanentismo l'idealismo il materialismo sia storico che dialettico l'esistenzialismo quando esso Professa l'ateismo o quando essa nega il valore del ragionamento nel campo della metafisica
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In zona circoscritta di Milano e Torino
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Chiede in parlamento quali disposizioni studiare per disciplinare regolare e controllare i programmi
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che non si introduca nelle case quell'atmosfra avvelenata di materialismo, di fatuità e di edonismo d'indiscriminata libertà dell'arte della pretestuosa libertà di pensiero e d'informazione la TV diventi soltanto moralmente ineccepibile e cristianamente educatrice
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Sottopone al comitato di vigilanza un complesso di norme per l'autodisciplina delle taasmissioni
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Le trasmissioni televisive regolari in Italia ebbero inizio il 3 gennaio 1954 e il 4 giugno di quello stesso anno Guala venne nominato amministratore delegato della Rai con pieni poteri, affiancato da Giovan Battista Vicentini, ex dirigente della Cereria vaticana ed ex presidente dell'Azione Cattolica, in qualità di direttore generale.
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confronto molto ampio tra dirigenti psicologi pedagoghi insegnati e esperti
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In Inghilterra a seguito del Television Act del 1954 che da vita all’indipendent Television Authority Nel 1955 inizia la trasmissione La Indipendent Television itv una televisione commerciale che si finanzia con la pubblicità attraverso quattro società che gestiscono i programmi
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società di produzione di cortometraggi e documentari televisivi
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In una fase di assestamento di equilibri politici che vede anche l'elezione del presidente GRONCHI, GUALA non è così forte e si dimette.
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Nel 1956 una TV privata, Il Tempo TV, costituita dal quotidiano romano Il Tempo, chiese la concessione per iniziare le trasmissioni: dopo una lunga vicenda giudiziaria si arrivò alla sentenza della Corte costituzionale che riaffermò il monopolio Rai[10].
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Nel marzo del 1957 i cittadini della vicina Svizzera sono chiamati a esprimere con un referendum la preferenza per una TV gestita dallo Stato o una gestita da privati il progetto governativo di nazionalizzazione respinto con 427.900 voti contro i 319.000, una vittoria che ribadisce l'avversione nei confronti di uno stato accentratore troppo potente
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Collocato tra il telegiornale delle 20 e 30, il programma di prima serata.Prevede regole molto rigide e studiate dai dirigenti della cipria della sacis.Duepunti, il messaggio promozionale degli spot deve essere concentrato nel cosiddetto codino di 30 secondi, è preceduto da un pezzo di un minuto e 45 secondi.Che non può essere, che non può andare in onda più di una volta ne alludere al prodotto reclamizzato.
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predispone con un impianto sul grattacielo di piazza della Repubblica in UHF con l'appoggio della RCA
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PioXII Mette in guardia sulla potenziale pericolosità della TV sulla moralità
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dedicati a quelli fermi alla scuola elementare con Maria Grazia Puglisi
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L'avventura di TVL si conclude due punti, funzionari del ministero delle Poste e telecomunicazioni della questura Sigillano gli impianti predisposti, virgola, come sembra evidente, virgola a scopo provocatorio, virgola per sbloccare la situazione giuridica, virgola, indurre alla magistratura a intervenire e rendere così possibile il ricorso alla Corte di.Selezionare virgola come sarà.
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La conferenza dell'Unione trasmissione europea che si svolge a Londra nel maggio del '59 i delegati rientrano nelle rispettive sedi con la visione esatta delle immense possibilità di azione e sviluppo offerte dalle televisioni commerciali che è la televisione dell'avvenire
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dedicato agi analfabeti (nel censimento del 1951 vi sono 5 milioni e mezzo di analfabeti) a cura del maestro Manzi
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La sentenza emanata nel luglio del 1960.Riafferma il monopolio della Rai, due punti.Politica della DC e quella del suo progetto culturale sono ancora tali da mettere all'angolo ipotesi concorrenti sulla televisione, saranno consolidate dal varo del centrosinistra virgola che comporterà una parziale correzione della gestione della Rai in senso più inclusivo rispetto alle componenti laiche della società italiana.Punto.
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L'autunno del 1960.Costituisce in effetti, per il nostro paese un momento cruciale..L'esperimento del governo tambroni, NATO con l'appoggio determinante dei neofascisti, frana di fronte alla violenza, reazione delle forze popolari.Si sblocca la via che conduce al centrosinistra con la nascita del governo Fanfani.Con l'astensione socialisti provoca importanti mutamenti anche nella Rai, fin dagli ultimi mesi del 60.
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Il 4 novembre del 1961 iniziano le trasmissioni del secondo canale.La nascita e la gestione del secondo rispondono alle istanze diverse. Arricchire la programmazione per togliere un'arma,ai privati particolare l'offerta per raggiungere un pubblico sempre più ampio.e disomogeneo.Sperimentare nuovi format?Su cui esercitare talenti e professionalità di fresco stampa.Rafforzare l'organigramma.E per favorire le assunzioni e promozioni in vista delle entrate del Psi. Nella maggioranza.
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Scelba e gonella sono stati i più duri nel loro complessivo attacco alla dirigenza Bernabei e alla Rai Fanfaniana.La colpa di massima della TV e di aver introdotto Togliatti e le ballerine nel cuore delle famiglie italiane, si dice abbia tuonato gonella in un infuocato Consiglio dei ministri del 22 novembre del 1961.
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- Canzonissima 1962 63 affidata a Dario Fo e Franca Rame.Sul volante del successo di critica.Appena ottenuta con la rivista musicale Chi l'ha visto?Mettono in difficoltà Bernabei.Dopo una serie di tagli imposte la dirigenza, il blocco di uno sketch, un incidente di lavoro in un cantiere edile.Riferimento a uno sciopero in corso alla categoria stessa.Continuamente dei conduttori.
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Nel Febbraio del 1962, in coincidenza con la nascita del governo Fanfani che segna l'inizio del centrosinistra, il potere di Biagi si rafforzerà con le dimissioni del potente piccone stella.Biagi fa.Rivoluziona la scaletta, in primo piano la cronaca
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L'attacco è ad ampio raggio ai programmi sulla Resistenza colpevole di aver riacceso passioni ideologiche e di aver presentato come un eroe l'autore dell'attentato di via Rasella Franco Calamandrei. Scelba un Questurino Togliatti un eroe
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La “Telediffusione Italiana Telenapoli”, fondata da Pietrangelo Gregorio, iniziò le trasmissioni via cavo a Napoli, il 24 dicembre 1966, trasmettendo, per prima, spot pubblicitari per promuovere alcuni prodotti in vendita presso i magazzini Upim. Quindi si collegarono al cavo numerosi bar e pubblici esercizi
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Il satellite telestar inaugurato nel luglio del 1962 apre la strada alle dirette da e verso gli Stati Uniti mentre nel giugno 1967 alla Rai partecipa al primo collegamento televisivo con i cinque continenti via satellite
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con l’inchiesta “Un codice da rifare”, in onda nel gennaio del 1970 per lo storico programma di approfondimento giornalistico Tv7: un’intera puntata sul codice Rocco e la sua incompatibilità con la Carta costituzionale, in particolare sulla libertà di manifestazione del pensiero .dopo un feroce dibattito sulla stampa e nel Parlamento, a rotolare fu la testa del Presidente della Rai, Aldo Sandulli
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vendetta è un piatto che va consumato freddo, quella di Leone su Fanfani fu freddissima: sette anni per prendersi la rivincita sul politico aretino che con le sue manovre gli aveva sbarrato la strada per il Colle nel 1971.
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Telebiella nasce da un'idea dell'ex regista della Rai Peppo Sacchi, che si avvale di una lacuna del Regio Decreto 27 febbraio 1936, n. 645, che non prevede l'ottenimento di concessioni televisive per la televisione via cavo in Italia; viene registrata in tribunale il 20 aprile 1971 come "giornale periodico a mezzo video".
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L'emanazione del D.P.R. 29 marzo 1973, n. 156 che unifica tutti i mezzi di comunicazione a distanza in una sola categoria, rende tuttavia illegali le reti private, comprese quelle che trasmettono via cavo, e il ministro delle Poste Giovanni Gioia dispose, con decreto 9 maggio 1973 («decreto Gioia»), la disattivazione dell'impianto di Sacchi, diffidandolo a procedere entro 10 giorni.
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Il PRI toglie la fiducia in disaccordo sulla politica delle tv private
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Il 7 giugno 1974 un decreto del nuovo Ministro delle Poste Giuseppe Togni ordina di smantellare entro tre giorni tutti i ripetitori abusivi istallati sul territorio italiano al fine di irradiare i programmi televisivi a colori dei pasi confinanti, ovvero della Svizzera e di Capodistria.
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Umberto Eco conia il termine neotelevisione dopo che l'arrivo della concorrenza portata dalle TV commerciali aveva spinto la TV di stato a rinnovare profondamente i suoi programmi degli anni passati. Con l'avvento della neotelevisione, la RAI abbandona definitivamente il modello di "TV pedagogica", che aveva caratterizzato le sue trasmissioni degli anni cinquanta e sessanta, basti pensare a Non è mai troppo tardi del maestro Alberto Manzi.
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Silvio Berlusconi inizia la sua carriera da editore con l'acquisto Nel 1974 di una quota del giornale di Montanelli e l'anno successivo di tele Milano cavo per i residenti di Milano 2
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Edilio Rusconi fonda nel 1976 Quinta Rete nel Lazio e antenne a nord di Lombardia poi nel 1979 inizia a estendere il suo raggio d'azione
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soltanto il 1° febbraio 1977 la Rai iniziò a trasmettere a colori, anche se non in modo completo: molti programmi restarono in bianco e nero per qualche tempo.
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I comunisti si spezzano gli indugi solo nel 1980 quando sotto la direzione di Walter Veltroni creano La Net nuova emittenza televisiva rivolta a una catena di 18 televisioni in cui offre gratuitamente metà della programmazione l'altra metà di carattere locale è a carico dell'emittente
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La convenzione tra Rai è Stato siglato il 7 agosto dell'80 sancisce il passaggio dal monopolio al pluralismo come sottolinea compiaciuto la loro Ministro delle Poste Remo Gaspari l’estensione della rete Rai deve rispettare Lo spazio occupato dalle private e la copertura della terza rete deve essere del 65% su base originale limitata
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PIN infatti all'ardile di diffondere il 13 dicembre dell'80 può durerà poco meno di un anno il primo telegiornale privato l'antiterale di nome contatto firmato da Maurizio Costanzo e trasmesso in diretta
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A fine 1981 Berlusconi mette insieme quattro emittenti proprie e 14 affiliate e il primo gennaio 82 iniziano a trasmettere come Italia 1 la Fiat protagonista dell'operazione con Luca Cordero di Montezemolo la raccolta pubblicitaria del 40% dei programmi sono affidati alla concessionaria pubblica Compass
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il 14 luglio la Corte si espresse ribadendo il limite per i privati a trasmettere solo in ambito locale.
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Rete 4 Inizia le sue trasmissioni Il 4 gennaio 1982 salutata come la prima catena Laica e democratica il circuito con socio a quattro stazioni di proprietà ed altre 23 sulla base di accordi
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Rusconi getta la spugna nel 1982 accordo in agosto con Berlusconi e vendita nel gennaio 1983 di Italia 1 a Fininvest
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Rete A è stata un'emittente televisiva privata nazionale di proprietà del Gruppo Editoriale Peruzzo di Alberto Peruzzo. Rese noti personaggi come Wanna Marchi, Maurizia Paradiso e Guido Angeli Rete A nasce il 2 gennaio 1983 per iniziativa di Alberto Peruzzo, in forma di syndication, ovvero un circuito televisivo nazionale costituito da varie televisioni locali che trasmettevano in simultanea su tutto il territorio nazionale
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Rete 4 accumula debiti giganteschi e quindi vende a Berlusconi Rete 4 e l'agosto del 1984
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Nell'ottobre del 1984 i pretori del Piemonte Lazio e Abruzzo decine di far rispettare il divieto di interconnessione e oscurano i canali Mediaset tra le proteste dei cittadini
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Bettino Craxi, amico personale di Silvio Berlusconi, intervenne affinché le TV private del gruppo Fininvest potessero continuare a trasmettere su tutto il territorio nazionale, infatti poco dopo le ordinanze della magistratura italiana il primo provvedimento emanato dal governo Craxi I fu un primo decreto legge soprannominato decreto Berlusconi, bocciato dalla Camera dei deputati il 28 novembre 1984[3] poiché considerato incostituzionale.
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Socialista
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Odeon TV nasce come syndication, in seguito alloLe trasmissioni vengono inaugurate il 6 settembre 1987 scioglimento di Euro TV, per iniziativa di Calisto Tanzi, presidente di Parmalat, e Vincenzo Romagnoli, azionista di maggioranza del Gruppo Acqua Marcia, con l'obiettivo di inserirsi nel sistema televisivo italiano, allora dominato dal duopolio Rai - Fininvest, con un investimento triennale di 250 miliardi di lire
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Il 31 gennaio 1990, sotto la presidenza di Enrico Manca, venne inaugurata l'emittente RaiSat, con un palinsesto dedicato a documentari, film, spettacoli e una selezione di notizie tratte dai telegiornali dei principali broadcaster internazionali, limitato a una manciata di ore ma ripetuto ciclicamente, multilingue e anche con sottotitoli[3].
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La norma fu emanata dopo la pronuncia di incostituzionalità da parte della Corte costituzionale della Repubblica Italiana del decreto Berlusconi del 1984 poiché permetteva alle emittenti locali, attraverso il meccanismo delle syndication, di trasmettere a livello nazionale.
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Emilio Fede
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Emilio FEDE
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È stato Presidente della RAI dal febbraio 1992 al luglio 1993.[3]
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Enrico Mentana
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Stream TV è stata una piattaforma televisiva a pagamento italiana edita da Stream S.p.A.. Inizialmente disponibile solamente per la televisione digitale via cavo, in seguito venne resa disponibile anche per la televisione digitale satellitare. È stata la prima piattaforma televisiva a pagamento per la televisione via cavo destinata al mercato italiano.
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leggina di riforma RAI .Prima del 1975 la nomina del CdA della Rai era esclusivamente di competenza governativa. in seguito a sentenza della Corte Costituzionale, che sanciva che ciò era in violazione del pluralismo richiesto dall'art. 21 della Costituzione, fu attuata la riforma della Rai del 1975, che prevedeva che la nomina della dirigenza Rai spettasse al Parlamento e non al Governo
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Proroga del regime transitorio della legge Mammì, che prevedeva la riassegnazione delle frequenze televisive analogiche a livello nazionale, regionale e locale, in base a criteri di pluralismo, concorrenza e qualità dei programmi¹.
- Conferma della possibilità per la Rai di mantenere le sue tre reti analogiche nazionali (Rai 1, Rai 2 e Rai 3), nonostante il superamento del termine del 31 dicembre 1993 fissato dalla legge Mammì per la riduzione a due reti¹. -
Berlusconi vinse le elezioni, ottenendo il 21% dei consensi per Forza Italia, una percentuale più alta di ogni altro partito.Totale coalizione 16.588.162 Voti 42,84% 64 seggi
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Il 7 dicembre 1994 la Corte costituzionale (sentenza n. 420) bocciò la legge Mammì definendola «incoerente, irragionevole» e inidonea a garantire il pluralismo in materia televisiva. L'articolo 15, comma quarto della legge fu dichiarato incostituzionale per violazione dell'articolo 3 della Costituzione;la Consulta sollecitò quindi il legislatore a trovare una soluzione definitiva entro l'agosto 1996, rispettando l'auspicio di aumentare il pluralismo informativo (articolo 21 della Cost.)
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Abrogazione delle norme che consentono la concentrazione di due reti televisive Abrogazione delle norme che consentono un certo numero di interruzioni pubblicitarie in tv. Modifica del tetto massimo di raccolta pubblicitaria delle televisioni private
No
12 305 693 50,03
Si Sì
12 291 330 49,97
Totale
24 597 023
100 -
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Il decreto Dini, emanato nel 1995, è una norma che regola il sistema radiotelevisivo pubblico e privato in Italia. Tra le disposizioni del decreto, c'è quella che impedisce alla Rai di offrire servizi a pagamento, come la pay tv o il video on demand. Questa limitazione è stata introdotta per garantire la funzione di servizio pubblico della Rai e per evitare distorsioni della concorrenza con gli altri operatori del settore¹².
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Nata il 1º giugno 1996 dalle ceneri di Videomusic, fu voluta dalla nuova proprietà di Vittorio Cecchi Gori con l'obiettivo di dar vita a un terzo polo televisivo costituito dai canali TMC e TMC 2 e che prevedeva, tra le altre cose, l'inserimento nel palinsesto dei film del catalogo Cecchi Gori
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Fissa il tetto max del 30%del mercato (pubblicità e/o canone) e del 20% delle frequenza per soggetto: Mediaset dovrebbe mandare una rete sul satellite e la RI eliminare pubblicità da Rai£
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Era stato lanciato nel 1998 in sostituzione di Italia 7 ma, pur avendo ottenuto una concessione per una frequenza televisiva nazionale dallo Stato italiano, non l'ha mai potuta utilizzare in ragione della mancata applicazione del Piano Nazionale Assegnazione delle Frequenze, che stabiliva i limiti per ogni singolo operatore. Europa 7, quindi, ha potuto esistere solo come syndication e mai come emittente televisiva nazionale autonoma
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Obbliga le tv europee ad occupare col 50% del tempo con trasmissioni europee
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L'IRI viene abolito
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Questa legge è stata aspramente criticata da Silvio Berlusconi, a causa del fatto che gli spazi in televisione sono ripartiti in parti uguali tra tutti i movimenti che si presentano alle elezioni[1], non tenendo conto della rispettiva rappresentatività politica. I tentativi di cambiarla sono naufragati sia per i dubbi dei suoi alleati sia per la durissima opposizione del centrosinistra, secondo cui si riproporrebbe il problema del conflitto d'interessi dell'ex Cavaliere.
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Il 6 agosto 2000[9][10], Cecchi Gori, dopo un mese e mezzo di lunghe trattative seguite al sorgere di difficoltà economiche, cedette TMC e TMC 2 a Seat Pagine Gialle, di Telecom Italia. La nuova proprietà decise che, per rilanciare una volta per tutte il canale
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Nel marzo del 2003 la Commissione europea autorizza la fusione tra TELE+ Digitale e Stream TV, da cui nasce Sky Italia[7], che inaugura ufficialmente le proprie trasmissioni il 31 luglio.
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Grazie a varie proroghe governative approvate dal Parlamento, Rete 4 continuò a trasmettere; tale situazione si è protratta fino al 2003, quando il governo dell'epoca (Governo Berlusconi II) approvò una legge di riordino del sistema radiotelevisivo italiano, denominata Legge Gasparri (dal nome del ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri). La nuova normativa permise all'emittente di continuare a trasmettere legittimamente per via analogica.
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stabiliva l'esistenza di una posizione dominante laddove un soggetto superasse il 45% di raccolta pubblicitaria e aboliva il "sistema integrato di comunicazione" (SIC) introdotto dalla legge Gasparri. Abbassava la soglia pubblicitaria massima per le TV dal 18% al 16%, per favorire la redistribuzione, e prevedeva il trasferimento sul digitale di una rete ciascuna per RAI e Mediaset entro il 2009, liberando così frequenze e l'obbligo di vendita Il disegno di legge non verrà pero approvato.
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Dal 1º settembre 2010 Discovery Real Time, già canale satellitare a pagamento, diventa disponibile gratuitamente anche sul digitale terrestre, divenendo così il primo canale del gruppo a essere visibile in chiaro; per l'occasione cambia nome in Real Time. Due mesi dopo, l'8 novembre, viene aggiunta la versione timeshift Real Time +1 su Sky al canale 125.
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Nel 2013, il gruppo industriale guidato da Urbano Cairo, Cairo Communication, ha mostrato interesse per un impegno nel settore televisivo, con un'offerta di acquisto per la rete televisiva LA7 di proprietà del gruppo Telecom Italia.[18] Il 6 marzo 2013 Urbano Cairo acquisisce ufficialmente La7 versando un milione di euro a Telecom.[19][20] Il 9 giugno 2015 inizia la sperimentazione del mux Cairo Due. Nel mux sono presenti i canali La7 HD e La7d HD