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Stanco delle continue lotte che avevano caratterizzato il suo impero, Carlo V decide di abdicare e dividere l'Impero in due tronconi:
- Al fratello Ferdinando I lascia la corona imperiale, le terre degli Asburgo, le corone di Boemia e di Ungheria;
- Al figlio Filippo II lascia il Regno di Spagna, Milano, i tre Viceregni di Napoli, Sicilia e Sardegna, le colonie americane e i Paesi Bassi -
L'esercito francese, comandato dal maresciallo Montmorency, è schiacciato da quello spagnolo, comandato da Emanuele Filiberto di Savoia
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Logorati da quasi mezzo secolo di guerre, spagnoli e francesi giungono a stipulare un trattato di pace, regolando gli equilibri europei fino agli inizi della Guerra dei Trent'anni.
- Alla Spagna viene riconosciuto il dominio sull'Italia;
- Alla Francia è concesso il possesso di Calais, Metz, Verdun e di alcune città del Piemonte;
- La Savoia è attribuita a Emanuele Filiberto, eroe dell'impresa di San Quintino (1557). -
A seguito del fallito tentativo di colpo di stato ordito dagli ugonotti, i cattolici prendono le armi e danno inizio alla guerra civile
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Di fronte alle ingerenze spagnole e al malcontento dilagante, scoppiano delle rivolte in vari centri del Paese.
Sobillati dai calvinisti, questi moti hanno come obiettivi principali i luoghi di culto e i rappresentanti cattolici -
I sospetti che dietro l'uccisione del secondo marito di Mary Stuart, Lord Darnley, ci fosse proprio la regina fecero precipitare la situazione: abbandonata dal popolo e aggredita dalla rivolta dei Lord protestanti, la regina è costretta ad abdicare in favore del figlio Giacomo
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Alla presa di Cipro, strategico dominio veneziano, la cattolicità replica istituendo una Lega santa contro i turchi, comprendendo il papa (Pio V), la Spagna di Filippo II e Venezia.
Nelle acque di Lepanto si fronteggiano due grandi flotte composte da centinaia di navi; la battaglia si risolve con una fragorosa vittoria della Lega, facilitata dalla superiorità cattolica nell'artigleria -
Migliaia di ugonotti, convenuti a Parigi per il matrimonio tra Margherita di Valois e Enrico di Borbone, che avrebbe dovuto segnare la riconciliazione tra cattolici e protestanti dopo la lunga guerra civile vengono trucidati.
Lo stesso capo dei calvinisti, l'ammiraglio Gaspard II de Coligny, è ucciso a tradimento. Tra i responsabili di quest'ultimo tragrico evento, l'ormai ventiduenne Carlo IX -
Il tremendo saccheggio della città di Anversa da parte dei soldati spagnoli, inferociti per non aver ricevuto la loro paga, suscita in tutti i Paesi Bassi un'ondata di indignazione enorme; le due anime del paese, quella settentrionale e quella spagnola, decidono così di saldarsi in funzione antispagnola
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I calvinisti del nord si coalizzano nell'Unione di Utrecht, indipendente dalla Spagna e poi ribattezzata Repubblica delle sette Province Unite
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Sostituito il duca d'Alba, il nuovo governatore spagnolo, Alessandro Farnese, riusce ad ottenere un importante successo diplomatico: promettendo maggiori autonomie e il rispetto delle prerogative dell'aristocrazia locale, il governatore recupera alla Spagna le province meridionali
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Morto Enrico I, le Cortes portoghesi avrebbero dovuto decidere chi, tra vari pretendenti, poteva occupare il trono portoghese; prima che l'elezione si svolgesse, Filippo II, facendo valere il suo diritto alla successione alla corona portoghese, ordina l'invasione militare del paese
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Accusata di tessere congiure contro la regina d'Inghilterra, Mary Stuart viene condannata a morte.
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Enrico III, a seguito della sconfitta degli spagnoli patita lungo il canale della Manica (1588) e del conseguente indebolimento della fazione cattolica, decide di schierarsi dalla parte dei protestanti.
Ordina, così, l'assassinio del capo dei cattolici, Enrico di Guisa -
L'impreparazione spagnola di fronte alla tattica inglese e una terribile tempesta obbligano gli spagnoli a fare maldestramente ritorno in Spagna. Buona parte della flotta è persa.
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Per vendicarsi della morte di Enrico di Guisa, un frate domenicano, ferisce a morte Enrico III.
Prima di morire, tuttavia, Enrico III designa come suo successore il capo degli ugonotti, Enrico di Borbone -
Defunti sia Enrico di Guisa sia Enrico III, Enrico di Borbone rimane l'unico pretendente al trono di Francia
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Il timore che la corona francese potesse finire nelle mani degli spagnoli spinge Enrico IV ad abiurare al calvinismo e a convertirsi al cattolicesimo
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- Gli ugonotti si vedono riconosciuti gli stessi diritti politici dei cattolici e piena libertà di culto;
- I calvinisti francesi ottengono anche l'accesso alle cariche pubbliche e, come ulteriore garanzia, la concessione di 100 piazzeforti nel paese;
- Unica concessione ai cattolici, il divieto per i calvinisti francesi di professare il loro culto a Parigi e nel territorio circostante, largamente ostile al protestantesimo.
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La protesta contro l'ondata di tedeschizzazione e di cattolicizzazione è vastissima e assume forme violente:
la folla tumultuante boema invade il palazzo reale di Praga e getta dalla finestra due rappresentanti imperiali -
Sotto la guida di Massimiliano e del generale Tilly l'esercito spagnolo, unito alle truppe bavaresi, sconfiggono i rivoltosi boemi
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La Danimarca esce dalla Guerra dei Trent'anni
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Forte dei successi ottenuti nelle prime due fasi della guerra, Ferdinando II decide di promulgare il cosiddetto editto di restituzione, stabilendo la restituzione da parte dei principi luterani dei beni confiscati alla Chiesa cattolica
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Con il sostegno della Francia e di alcuni principi protestanti, Gustavo Adolfo riusce a sconfiggere a Breitenfeld, vicino Lipsia, l'esercito del generale Tilly
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Gli svedesi riportano un'altra vittoria sull'esercito guidato da Wallenstein
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Durante una carica di cavalleria (battaglia di Lutzen) Gustavo Adolfo perde la vita.
Sul trono svedese, così, sale la regina Cristina, una bimba di appena sei anni -
Dopo la sconfitta di Lutzen, sfruttando il momento di debolezza patito da Wallenstein e temendo che volesse soppiantarlo, Ferdinando II ne ordina l'uccisione
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Sfruttando il sostegno spagnolo, le truppe imperiali riescono a sconfiggere l'esercito svedese, orfano di una guida salda
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I principi protestanti, alleati sino ad allora con la Svezia, si riconciliano con l'imperatore, ottenendo in cambio che l'applicazione dell'editto di restituzione fosse rinviata di quarant'anni.
Nonostante la sconfitta patita a Nordlingen e la perdita di alleati tanto importanti, tuttavia, la Svezia decide di continuare lo scontro con l'Impero -
Approfittando delle difficoltà spagnole, la Catalogna e il Portogallo proclamano l'indipendenza
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La fanteria spagnola subisce una pesante sconfitta da parte delle truppe francesi guidate dal principe di Condé
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I travolgenti successi francesi costringono la Spagna a chiudere almeno uno dei fronti che, sino ad allora, l'aveva duramente tenuta occupata: viene ufficialmente ricoonsciuta l'indipendenza dei Paesi Bassi
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L'imperatore è costretto a riconoscere, accanto alle confessioni cattolica e luterana, già riconosiute dalla pace di Augusta, l'esistenza di una terza confessione, la calvinista.
Inoltre, viene concesso ai sudditi che non condividono la confessione del proprio principe di praticarne in privato una differente.
Terminano le guerre di religione. -
Sconfitta dalla Francia, la Spagna è costretta a cedere l'Artois e, lungo il confine, il Rossiglione;
L'Inghilterra, rientrata nel conflitto, riesce invece ad ottenere la Giamaica e Dunkerque