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Città della Corsica. Da giovane fa carriera nell'esercito e si legò ai giacobini (idee di Robespierre). Raggiunto il grado fi ufficiale di artiglieria, già prima della rivoluzione francese, a soli 24 anni viene promosso come generale (nel 1789 aveva frenato le richieste d'indipendenza della Corsica scaturendo l'interesse del Direttorio).
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Inghilterra, Austria, Russia, Prussia, Spagna, Portogallo, Olanda, Sardegna, Napoli
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Marzo: attacca il regno sabaudo (sottrae Nizza e Savoia) Aprile: sconfigge gli austriaci a Dego (Lombardia) e i piemontesi a Millesimo Maggio: vittoria di Lodi si apre la strada verso Milano
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Fu la prima repubblica sorella a sorgere in Italia. Comprendeva solo l'Emilia-Romagna e parte della Toscana. L'anno successivo, con l'annessione della Lombardia, prese il nome di Repubblica cisalpina.
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Da Mantova i francesi attaccano lo Stato pontificio, costringendo papa Pio VI a cedere alla Francia l'Emilia e la Romagna e riconoscere l'annessione di Avignone sul territorio francese.
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Dall'unione della Repubblica transpadana con quella cispadana nasce la Repubblica cisalpina che, a grosso modo, comprendeva l'attuale Toscana ed Emilia-Romagna e aveva come capitale Milano.
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Il 30 aprile la Francia occupa Venezia, ma il 17ottobre, con il trattato di Campoformio, il generale francese cede Venezia con tutto il territorio veneto, l'Istria e la Dalmazia all'Austria. La Francia, in cambio, entra in possesso del Belgio e della Lombardia. Il trattato di Campoformio fa capire come l'Italia avesse ricevuto una SPOLIAZIONE.
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Inghilterra, impero ottomano, Russia, Austria
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Napoleone iniziò una nuova campagna militare volta a conquistare l'Inghilterra. Tuttavia, questa era troppo forte sul mare per attaccarla direttamente così Napoleone decise di conquistare l'Egitto da cui avrebbe potuto sferrare un attacco all'India. Il Direttorio era contento dell'allontanamento di Napoleone così che, dopo una seria di vittorie, la flotta napoleonica viene annientata da quella inglese ad Abukir bloccando il generale e le sue truppe in Africa. Nasce la seconda coalizione.
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Nell'estate del 1799, il Direttorio era in crisi a causa di diverse difficoltà: casse vuote, corruzione, aumento dei consensi per i giacobini. Pertanto il Direttorio considera l'opportunità di una nuova costituzione autoritaria e conservatrice con intervento dell'esercito. Quindi, il 18 brumaio Napoleone (rientrato dall'Egitto) scioglie il Direttorio e le assemblee, la Costituzione del 1795 fu abrogata e il potere passò a tre consoli, uno dei quali era Napoleone. Egli godeva del favore di tutti.
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Prevedeva che il governo fosse affidato al Primo console, ovvero Napoleone, e che fosse al di sopra del potere legislativo: Napoleone designava i membri del Parlamento, approvava le leggi senza discussioni, nominava i magistrati (controllo del potere giudiziario). Veniva così abbandonato il principio di separazione dei poteri. La nuova costituzione fu sottoposta a un plebiscito anche se era già irrevocabile (Napoleone gli userà spesso solo per dimostrare di godere del consenso popolare).
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Sbaraglia gli austriaci nella battaglia di Marengo (14 giugno 1800) rioccupando Milano. La dura sconfitta austriaca scaturisce nella pace di Lunéville del 1801.
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Con il pieno consenso popolare (ratificato mediante plebiscito) Napoleone si dichiara console a vita (piuttosto della classica durata di dieci anni).
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La sconfitta subita a Marengo, costringe gli austriaci ad abbandonare la Lombardia e a chiedere un armistizio che confermò il trattato di Campoformio: riprende vita la Repubblica cisalpina.
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Napoleone cerca l'appoggio della Chiesa. Così nel 1801, riconosce a papa Pio VII la PREMINENZA della religione cattolica rispetto a tutte le altre forme di culto e si impegna a mantenere il clero. Dall'altra parte la Chiesa:
- riconosceva la Repubblica francese
- rinunciava ai beni ecclesiastici incamerati dallo Stato prima del 1789
- i parroci, se giuravano fedeltà al governo, potevano essere scelti dalla Chiesa. -
La Repubblica cisalpina viene ribattezzata come Repubblica italiana.
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Le potenze della seconda coalizione (Russia, Austria e impero ottomano) si ritirano dal conflitto costringendo l'Inghilterra a firmare l'armistizio con la Francia. La SECONDA coalizione si scioglie.
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Modello per tutta Europa, i suoi articoli erano una miscela di conquiste rivoluzionarie (eliminazione dei privilegi, laicità dello Stato, abolizione vincoli feudali, libertà economica). e di conservatorismo sociale (sostiene un tipo di famiglia patriarcale con il padre che comanda su moglie e figli).
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Napoleone mirava alla creazione di uno Stato unitario moderno, fortemente centralizzato. Così, il 2 dicembre del 1804, si autoproclamò "imperatore dei francesi" mettendosi da solo la Corona in testa, chiamandosi Napoleone I (ratificato sempre mediante plebiscito). Dalla Repubblica del 1792, si assiste a una monarchia assoluta ed ereditaria (nel 1808 reintroduce i titoli nobiliari senza però privilegi giuridici e fiscali).
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La Repubblica italiana era stata trasformata in regno d'Italia a cui erano stati uniti i territori dell'antica repubblica di Venezia. Come viceré, Napoleone nominò Eugenio de Beauharnais, suo figliastro a lui fedelissimo. In Italia, oltre alla riforme adottate in Francia, ne vennero applicate tante altre in ogni campo, tuttavia, dal punto di vista sociale, queste trasformazioni incisero poco: la ridistribuzione delle proprietà favorì la borghesia moderata (sosteneva Napoleone).
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Inghilterra, Austria, Russia, Svezia, regno di Napoli
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Sconfigge gli austriaci nella valle del Danubio (Germania).
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La flotta napoleonica viene sconfitta da quella inglese (siamo nel promontorio iberico). Muore l'ammiraglio Horatio Nelson (ne parla nei "Sepolcri", Ugo Foscolo).
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Sconfigge definitivamente la TERZA COALIZIONE (battaglia considerata capolavoro di strategia militare) costringendo l'Austria a firmare la durissima pace di Presburgo (26 dicembre 1805).
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Lancia un boicottaggio economico contro Inghilterra che vietò ogni rapporto commerciale con l'isola a tutti i paesi europei sottomessi o alleati alla Francia. Tuttavia, si rivelò un'arma a doppio taglio: danneggiò sia l'economia inglese, ma fu svantaggiosa anche per la Francia, privata di molte offerte commerciali
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Inghilterra, Russia, Prussia, Svezia
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Unione di 16 stati vassalli tedeschi volti a proteggere il confine orientale della Francia. Cessava di esistere (anche se formalmente) il Sacro Romano Impero. Da questa condizione la Prussia entrerà a far parte della QUARTA coalizione antifrancese.
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Vince la Francia contro la Prussia permettendo alla Francia di creare un nuovo STATO SATELLITE --> il granducato di Varsavia
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La Russia scioglie la QUARTA coalizione antifrancese: lo zar Alessandro I vuole spartirsi il continente con la Francia, per questo si allea con Napoleone.
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Il Portogallo era legato alla Gran Bretagna. Tuttavia, la Gran Bretagna riuscirà a riconquistare il Portogallo.
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In Spagna si era aperto un conflitto per il trono (si scatenò nel paese una guerriglia). Napoleone pone sul trono di Madrid il fratello, GIUSEPPE BONAPARTE.
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Uno dei migliori generali di Napoleone, sedeva sul trono di Napoli. Dopo la disfatta di Lipsia, cercava di salvare il suo regno invitando la popolazione a cacciare gli austriaci e gli inglesi per dare vita a uno Stato libero e indipendente. Tuttavia gli italiani non fecero nulla e l'esercito austriaco sconfisse Murat a Tolentino rimettendo sul trono di Napoli Ferdinando di Bordone. Dopo un'altra sollevazione di Murat in Calabria, i borbonici lo catturarono e lo fucilarono il 13 ottobre del 1815.
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Gli austriaci si intromettono formando la quinta coalizione. Napoleone distrugge gli austriaci a Wagram. Successivamente entra a Vienna e impone il trattato di Schonbrunn,
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Inghilterra, Austria (Spagna e Portogallo)
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Trattato firmato con gli austriaci dopo la battaglia di Wagram (francesi vincitori). Con tale trattato Napoleone sottraeva altri territori all'Austria.
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Nel 1810, l'impero di Napoleone raggiungeva la sua massima espansione e potenza, anche perchè l'imperatore aveva imposto i più stretti parenti e alcuni suoi generali come sovrani in molti paesi europei. L'impero si estendeva dalla penisola iberica alla Polonia, e dall'Italia meridionale alla Svezia. Napoleone però voleva consolidare anche la sua dinastia: non aveva un erede, così divorziando da Giuseppina de Beauharnais, sposò nel 1810 Maria Luisa, figlia dell'imperatore d'Austria.
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Dall'unione con Maria Luisa nasce Napoleone II, a cui fu dato il titolo di "re di Roma".
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L'impero napoleonico era in realtà molto debole. Come se non bastasse, Napoleone inizia una guerra contro la Russia a causa della scarsa collaborazione dello zar (in teoria suo alleato). Così entra in Russia con un esercito di 675.000 uomini pensando che il conflitto sarebbe stato rapidissimo. Tuttavia i russi misero in crisi i francesi con la tattica della "TERRA BRUCIATA".
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Durante la marcia verso la capitale russa, Napoleone combatte soltanto due battaglie: quella di Smolensk e quella di Borodino. Entrambe le battaglie vengono vinte dai francesi.
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Vinta dai francesi
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Napoleone entra a Mosca nella speranza di trovare rifornimenti per i propri uomini, tuttavia, i russi l'avevano bruciata mettendo i francesi in crisi. Napoleone attese invano per oltre un mese che lo zar inviasse una richiesta di pace ma l'avvicinarsi dell'inverno lo indusse a decidere di ritirarsi ma era troppo tardi. A causa del gelo, dei viveri, dell'equipaggiamento estivo e delle malattie, la ritirata divenne una catastrofe.
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I russi riescono a circondare Napoleone nel passaggio della Beresina: tra il 26 e il 29 novembre l'esercito russo riceve una delle più grandi sconfitte della storia. Da circa 675.000 uomini iniziali si passò a soltanto 18.000.
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Dopo la sconfitta eclatante della Beresina, è il momento perfetto per creare una sesta coalizione formata da: Inghilterra, Russia, Svezia, Prussia, Austria
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Dopo la campagna di Russia, l'impero francese era in una crisi dilagante: per la prima volta l'alta borghesia iniziò a dubitare di Napoleone e cresceva inoltre il dissenso nei paesi alleati. La battaglia decisiva si tenne a Lipsia, durò 3 giorni (dal 16 al 18) e viene definita la "battaglia delle nazioni". Le truppe napoleoniche furono sconfitte e poco dopò iniziò l'invasione della Francia.
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Dopo la sconfitta di Lipsia e dopo l'invasione della Francia, Napoleone abdica e va in esilio sull'isola d'Elba. A Parigi, intanto, fu ricostruita la monarchia borbonica nella persona di Luigi XVIII, fratello minore del re ghigliottinato, che fece ritornare la Francia ai confini del gennaio 1792.
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Si tratta di un Congresso tra le principali potenze europee per riportare l'assetto europeo a prima della rivoluzione francese.
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Dopo il ritorno di Napoleone in Francia, le potenze europee si dispongono subito al suo annientamento, stavolta definitivo. Pertanto, nella settima e ultima coalizione antifrancese, si ha: Inghilterra, Russia, Prussia, Austria, Svezia, Paesi Bassi.
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A marzo del 1815 Napoleone era sbarcato in Francia convinto di poter tornare in scena a causa del malcontento generato dal ritorno dei Borbone. Effettivamente l'accoglienza fu entusiastica: il 20 marzo Napoleone giunge a Parigi costringendo Luigi XVIII alla fuga. Tuttavia Napoleone riuscirà a rimanere al potere soltanto poco più di 3 mesi, famosi come i "100 GIORNI" (il 22 giugno abdicherà infatti per la seconda volta).
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Napoleone viene sconfitto definitivamente nella leggendaria battaglia di Waterloo.
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Dopo la sconfitta di Waterloo, Napoleone viene esiliato sull'isola di Sant'Elena sotto la sorveglianza inglese. Morirà qui nel 5 maggio del 1821
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Alla sua morte i Borbone si ristabiliscono a Parigi.