-
La Germania del 1800 era controllata prevalentemente da aristocratici proprietari e, generalmente, conservatori chiamati Junker. Arrivati nella Germania orientale durante il Medioevo, svolsero un ruolo importantissimo negli anni successivi. Tra gli esponenti più rilevanti troviamo Otto von Bismarck e poi, nel XX secolo, Paul von Hindenburg.
-
Il Congresso di Vienna nel 1815 dispose l'Europa nel seguente modo: la Francia tornò ai confini precedenti alla rivoluzione; la Prussia perse la Polonia, ma ottenne diversi territori tedeschi; il Sacro Romano Impero Germanico non venne ricostruito e sorse la Confederazione Germanica con a capo l'Austria (era importante che al centro vi fosse una potenza non unita, al fine di mantenere l'equilibrio nel resto d'Europa); l'Austria ottenne possedimenti in Italia del Nord.
-
Il liberalismo è la prima ideologia espressa dal ceto borghese, in contrapposizione a quello aristocratico. Si basa sulla libertà individuale come condizione essenziale per la ricerca della felicità. Il potere dello Stato deve essere limitato e basarsi sulla divisione dei poteri che ne assicura bilanciamento reciproco. Lo Stato deve garantire le libertà pubbliche, senza intervenire sulla diseguaglianza sociale. Il diritto di voto è limitato a chi raggiunge un certo livello di ricchezza.
-
Il pensiero democratico si affianca a quello liberale tentando di mitigarne gli aspetti che incidono sulla disuguaglianza sociale. Si fonda, perciò, sul suffragio universale rappresentativo della sovranità di tutto il popolo, sulla garanzia di un accesso diffuso dei cittadini all'istruzione, sulla redistribuzione della ricchezza attraverso le tasse per moderare le ingiustizie sociali. Attecchisce soprattutto nella media e piccola borghesia. Si fonda anche sull'associazionismo.
-
Il socialismo predica un concetto più forte di giustizia sociale, basato sulla tutela delle classi più deboli e sulla critica del diritto di proprietà e dell'individualismo liberale, cui contrappone la solidarietà tra ricchi e poveri. Ne sono espressione varie correnti: la più importante è il Marxismo che ne fondò l'deologia su basi economiche e scientifiche (sviluppo storico determinato dall'evoluzione dei mezzi di produzione; teoria del plusvalore; necessità della rivoluzione proletaria).
-
Il primo gennaio del 1834 venne istituita l'Unione doganale tedesca. Questa permetteva la libera circolazione delle merci e del denaro in alcuni paesi della Confederazione germanica. Alcuni storici dell'economia ritengono che fu l'egemonia economica della Prussia a rendere inevitabile l'unificazione.
-
Gli anni Quaranta di questo secolo furono caratterizzati da una forte crisi che colpì prevalentemente l'Europa centrale e settentrionale. Iniziata tra i campi agricoli, questa passò rapidamente al settore industriale, avendo così riscontri sia sul piano sociale che su quello politico. La continua crescita dell'idea di indipendenza nazionale porterà diversi paesi all'insurrezione, tra questi la Germania.
-
Il primo popolo ad insorgere fu quello del Regno delle due Sicilie il 12 gennaio 1848. La Sicilia, zona più turbolenta del Regno di Napoli e da sempre alla ricerca dell’indipendenza, diede il via alle rivolte che caratterizzarono il '48. In seguito a numerose proteste, il 29 gennaio 1848 Ferdinando II fu costretto a concedere la Costituzione.
-
Il 21 febbraio K. Marx e F. Engels pubblicano il Manifesto del partito Comunista nel quale esprimono il loro progetto politico. Esso costituisce la base della teoria comunista, dello sviluppo storico come lotta di classe, dell'abolizione della proprietà privata e della divisione in classi per il raggiungimento della completa eguaglianza economica e sociale.
-
Il 22 febbraio anche il popolo di Parigi insorse in quella che viene ricordata come rivoluzione di febbraio. Venne proclamata la Seconda Repubblica e un governo provvisorio prese il potere. Furono presi provvedimenti a favore del popolo che però durarono solo fino al mese di aprile. La Rivoluzione di Febbraio contribuì ad incendiare altri moti del '48.
-
Il 13 marzo le proteste arrivarono a Vienna, capitale dell'impero austriaco. Metternich fu costretto a dare le proprie dimissioni. Una folla di studenti universitari protestò chiedendo un governo più liberale. Ci furono ripercussioni immediate in tutte le province, dove le rivolte, seppure solo momentaneamente, crearono scompiglio. La ricaduta fu più in generale in tutta Europa.
-
Il 14 marzo Berlino venne colpita dalla rivoluzione che si espanse velocemente in tutti gli Stati tedeschi. Il fine era quello di creare uno Stato unitario con una propria costituzione. L'indipendenza era richiesta principalmente dal ceto medio-borghese logorato dalle ingenti tasse doganali. I rivoltosi continuarono l'insurrezione fino al 18 maggio.
-
L'insurrezione di Berlino fu causata principalmente dal malcontento dei liberali tedeschi. L'unificazione della Confederazione Germanica avrebbe portato, difatti, all'annulamento di tutti quei dazi e quei controlli presenti fino ad allora. Con la chiusura del Parlamento, negli Stati tedeschi l'ideologia liberale vide la sua caduta. Gli junker, aristocratici, rimasero al potere indisturbati per altri mesi. Non saranno i liberali a guidare il paese verso l'indipendenza.
-
Il 18 marzo in seguito ai moti berlinesi e viennesi Federico Gugliemo IV concesse l'istituzione di un'assemblea nazionale col compito di approvare una bozza di costituzione formulata dal suo governo. A seguito del tentativo di redigere autonomamente un proprio testo costituzionale, l'assemblea fu però sciolta il 5 dicembre.
-
I moti rivoluzionari cominciati in Sicilia continuarono in tutta Italia. Carlo Alberto approfittò delle 5 giornate di Milano per muovere contro gli austriaci nella Prima guerra d'Indipendenza. Nonostante la sconfitta del Regno di Sardegna le azioni dei patrioti continuarono. Il 9 febbraio '49 lo Stato Pontificio fu scosso dalla creazione della Repubblica Romana, che però ebbe breve durata. Dopo altre sconfitte dell'esercito sabaudo, Carlo Alberto abdicò e salì al trono Vittorio Emanuele II.
-
Federico Guglielmo IV per mantenere il proprio prestigio, vista la situazione precaria negli Stati tedeschi, decise di incominciare una campagna per conquistare i ducati danesi di Schleswig e Holstein, da sempre legati alla tradizione germanica. La Danimarca ricevette da subito il supporto di paesi come Russia e Gran Bretagna. Il conflitto terminò, momentaneamente, l'8 maggio '52, con il Protocollo di Londra: i due ducati rimanevano strettamente legati alla corona danese.
-
Ferdinando I, viste le rivolte nella capitale austriaca, il 17 maggio dovette rifugiarsi con la propria famiglia ad Innsbruck. Affidò il compito di sopprimere i rivoltosi al generale Windisch-Graetz. Nel 1849 l'esercito mise la città sotto assedio e riuscirono facilmente a sbaragliare gli insorti.
-
Eletto a suffragio universale, rappresentava tutti gli Stati tedeschi col compito di approvare la Costituzione del futuro stato unitario; si divise tra fautori della "Piccola Germania" e della "Grande Germania”, rispettivamente contro e a favore dell'egemonia austriaca. Prevalsa la prima fazione, offrì la corona a Federico Gugliemo IV, che la rifiutò per non sottomettersi al popolo e temendo la reazione dell'Austria. Persi i rappresentanti prussiani ed austriaci, venne soppresso a Stoccarda.
-
Il malcontento creatosi tra le classi sociali più basse, in seguito alla vittoria dei moderati, portò la Francia nuovamente in balia delle rivolte. Il 23 giugno scoppiò, infatti, la rivoluzione di giugno che, però, venne violentemente repressa. A novembre una nuova Costituzione prevedeva l'elezione di un presidente della Repubblica e così il 10 dicembre venne eletto Carlo Luigi Napoleone Bonaparte. Dotato di poteri eccezionali, dopo pochi anni, nel 1852, si fece proclamare imperatore.
-
Tra i risultati storici più importanti dell'Assemblea nazionale di Francoforte c'è l'emanazione dell'atto sui diritti fondamentali del popolo tedesco attraverso il quale i diritti umani e civili divennero legalmente protetti in Germania per la prima volta.
-
L'impero di Napoleone III si caratterizzò per la ricerca del consenso, attraverso il sostegno del decollo industriale e la costruzione del canale di Suez, che agevolò molto le rotte mercantili; e per l'autoritarismo, esercitato mediante un attento controllo della libertà di stampa e la concentrazione del potere nelle istituzioni da lui nominate. Al regime imperiale, divenuto più democratico e liberale dal 1869, si appoggiavano gli altri paesi, tra cui la Germania, per costituirsi in nazione.
-
Nel 1853 scoppiò la Guerra di Crimea la quale vide protagoniste Turchia e Russia. L'Italia di Cavour si mise al fianco della Turchia, appoggiata allo stesso tempo dalla Francia. La vittoria di quest'ultima portò al Congresso di Parigi nel 1856 dove Cavour potè finalmente affrontare e denunciare il problema dell'oppressione austriaca in Lombardia. L'unità d'Italia divenne un problema europeo.
-
In seguito al Congresso di Parigi e ad un attentato che minacciava l'incolumità di Napoleone III, Cavour riuscì a stringere, in un incontro a Plombièrs, un accordo che l'avrebbe aiutato in guerra. In caso l'Austria avesse attaccato l'Italia, infatti, la Francia si sarebbe schierata al fianco di quest'ultima. Venne così messa in grave pericolo la presenza austriaca nel territorio della penisola. Sia Francia che Italia volevano espandere il proprio dominio.
-
I giorni precedenti al 27 aprile vedono protagonista Cavour. Quest'ultimo, infatti, decide strategicamente di inserire lungo i confini con la Lombardia diversi reparti dell'esercito. L'Austria cadde nel tranello, inviando prima una richiesta di allontamento e dichiarando poi guerra.
-
Dal 27 aprile al 12 luglio 1849 si combattè la seconda guerra d'Indipendenza italiana. Scesero in battaglia il Regno di Sardegna, fortemente supportato e guidato dalla Francia, e l'Austria. Quest'ultima ne uscì sconfitta, ma riuscì a limitare i danni. Dovette cedere, infatti, solo la Lombardia.
-
Le truppe francesi, che avevano ormai preso le redini della guerra, riuscirono a giungere a Milano l'8 giugno, conquistando così la città più importante della Lombardia.
-
Il 24 giugno si combatterono due battaglie, quella di Solferino e di San Martino, che videro nuovamente la vittoria dei Francesi e dei Piemontesi. Nelle altre zone d'Italia però, le popolazioni insorsero chiedendo e, in seguito, ottenendo l'annessione al Regno sabaudo, il quale si stava rafforzando sempre di più.
-
Napoleone III, preoccupato dell'espansione sabauda, che non era prevista, e minacciato da Russia e Prussia le quali sarebbero intervenute a favore dell'Austria, decise di firmara l'11 luglio l'armistizio con quest'ultima mettendo, così, fine alla guerra.
-
Tra la notte del 5 e del 6 maggio circa mille uomini, guidati da Garibaldi, partirono alla volta del meridione. Giunti a Marsala l'11 maggio, cominciarono a conquistare e ad annettere i territori al Regno sabaudo. Territori che erediteranno i debiti dell'Italia Settentrionale.
-
Il 2 gennaio 1861, in seguito alla morte di Federico Guglielmo IV, salì al trono Guglielmo I di Germania, figlio di Federico Guglielmo III.
-
Il 16 settembre del '62, Otto von Bismarck, esponente degli Junker, venne eletto primo ministro di Prussia. Uomo di acuta intelligenza e legato ai valori tradizionali, si pose il fine di rendere unita la Germania. Per riuscire nel suo obiettivo, secondo lui, non servivano le rivoluzioni, ma serviva la guerra. Aumentò, quindi, autonomamente le spese militari. Creò così l'esercito meglio organizzato d'Europa.
-
Nel 1863 venne fondata l'Associazione Generale degli Operai Tedeschi al fine di ottenere il suffragio universale. Bismarck accolse la proposta che venne attuata nel 1866.
-
Bismarck si mise subito in marcia e l'1 febbraio '64 dichiarò guerra alla Danimarca. In concomitanza con l'Austria, lo scopo era quello di riottenere i ducati Schleswig e Holstein. Questa volta la sconfitta della Danimarca fu inevitabile. Verso la fine dell'anno la Prussia ottenne lo Schleswig e l'Austria ottenne l'Holstein.
-
Bismarck doveva ora affrontare un secondo problema: l'Austria. Quella austriaca, rimaneva una preoccupazione anche per il Regno sabaudo, per il quale rimaneva aperta la questione del Veneto. L'8 aprile '66 Prussia ed Italia strinsero così un patto militare che prevedeva l'egemonia sulla Confederazione tedesca della Prussia e l'annessione del Veneto al Regno d'Italia.
-
L'Austria, nei giorni successivi all'alleanza italo-prussiana, tentò il tutto per tutto al fine di rompere il patto. Propose a Napoleone III il Veneto, che poi sarebbe stato girato all'Italia in cambio di denaro. La Marmora, generale e politico italiano che si occupava delle questioni con la Prussia, rifiutò l'offerta dopo aver ricevuto ulteriori rassicurazioni da Bismarck stesso.
-
Il 2 giugno '66, a Vienna, Napoleone III si accordò con l'Austria: la Francia sarebbe rimasta neutrale nel conflitto, inducendo l'Italia a fare lo stesso, se, in caso di vittoria austriaca, il Veneto fosse stato ceduto ai francesi.
-
Il 4 giugno la Prussia dichiarò guerra all'Austria e così fece anche l'Italia. Militarmente il combattimento trovò soluzione il 3 luglio nella battaglia di Sadowa, che vede la schiacciante vittoria Prussiana. Nonostante le numerose sconfitte italiane, l'Austria perse così la guerra il 23 agosto venne stipulato il trattato di Praga.
-
Il 23 agosto '66 fu stipulato il trattato di Praga: l'Italia ottenne definitivamente il Veneto; La Germania venne divisa in Confederazione del Nord, presieduta dal re di Prussia, e del Sud, indipendente ma legata a quella del Nord attraverso un'alleanza economica e militare; l'Austria sopravvisse per volere di Bismarck dal momento che rientrava nei suoi piani per la futura unificazione tedesca. Nonostante ciò gli Asburgo vennero definitivamente esclusi dagli affari tedeschi.
-
Gli stessi liberali, alla fine della guerra, visti i successi riportati da Bismarck, cominciarono a dubitare delle propie convinzioni. Il fenomeno che avevano davanti era quello di un governo che, contrario a quello popolare, fondato sull'autorità di un singolo che imponeva regole dall'alto, conseguiva trionfi in tutta Europa. Nel 1866 terminava così il ceto di mezzo.
-
Nel 1869 venne fondato il Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Germania ispirato alle idee marxiste.
-
Bismarck guidò la Germania per oltre un ventennio. Supportato dalla borghesia industriale e dagli Junker, rafforzò il potere centrale, introdusse miglioramenti a livello economico e attuò una politica protezionistica. Fronteggiò l’opposizione di cattolici e socialisti con politiche repressive e promuovendo riforme assistenziali e previdenziali per alleggerire le tensioni sociali. Si dimise nel ‘90 dal momento che non rientrava nei piani di Guglielmo II.
-
La voglia di Bismarck di annettere Alsazia e Lorena alla Confederazione del Nord e la possibile successione di Guglielmo I al trono spagnolo, portarono Napoleone III a dichiare guerra alla Prussia. Il conflitto si rivelerà il più importante tra le guerre napoleoniche e la prima guerra mondiale e vedrà vincitrice la Prussia.
-
Il 2 settembre si tenne lo scontro decisivo a Sedan. Napoleone fu sconfitto e fu fatto prigioniero.
-
Il 4 settembre Parigi insorse e venne proclamata la Terza Repubblica. Questa, durata per i successivi 70 anni, decise di continuare, inutilmente, la guerra contro la Prussia.
-
Il 20 settembre, in seguito alla sconfitta francese nella guerra franco-prussiana, le truppe a difesa del papa in città furono ritirate. Un corpo di bersaglieri ne approfittò per attaccare Roma e annetterla allo Stato italiano.
-
La Repubblica francese fu costretta ad interrompere i combattimenti. Il 18 gennaio, così, Guglielmo I venne incoronato a Versailles imperatore di Germania dando vita al secondo Reich. La Confederazione del Nord e gli stati meridionali si erano uniti.
-
Il 21 febbraio Adolphe Thiers, liberale moderato al quale avevano affidato il governo, trattò con Bismarck. Alla Germania spettarono L'Alsazia e un terzo della Lorena. Si insediò, inoltre, un contingente militare tedesco all'interno del terriotorio francese.
-
il 18 marzo Thiers ordinò di ritirare tutti i cannoni della Guardia Nazionale. L'insurrezione del popolo parigino fu inevitabile. Nei giorni successivi formarono un consiglio comunale.
-
Bismarck vide nel cattolicesimo uno dei due nemici dello Stato. Per mantenere la modernità e la laicità di quest'ultimo, infatti, avviò la Kulturkampf, ovvero una lotta contro alcuni ordini religiosi, ricevendo l'appoggio dei liberali. Questa politica di censura fu un fallimento e il cattolicesimo tedesco si rafforzò.
-
La Costituzione che venne approvata il 14 aprile delineò la Germania dal punto di vista amministrativo e legislativo: il Paese era di tipo federale, composto da 25 stati, ciascuno con governo, assemblee legislative e apparati amministrativi propri; la politica interna, estera, economica e militare spettavano al Cancelliere; il potere legislativo del Reich era esercitato dal Parlamento e dal Consiglio federale; l'imperatore manteneva pieni poteri (gli elementi democratici erano pochi).
-
Il 26 aprile venne istituita la Comune di Parigi. Le ideologie all'interno della Comune erano diverse: erano presenti democratici, socialisti ed anarchici. Tutti però puntavano alla lotta alla povertà e all'ingiustizia. Il fallimento della Comune fu determinato anche dell'incapacità degli altri comuni francesi di unirsi all'insurrezione.
-
Thiers, insieme al maresciallo Mac Mahon passarono all'offensiva. Dal 21 al 28 maggio ci fu quella che viene ricordata come la "settimana di sangue". I comunardi vennero massacrati e la Francia tornò ad essere una sola nazione. La Germania di Bismarck rimase a guardare.
-
Con la maggioranza di un solo voto, nel 1875 venne approvata una Costituzione che garantiva definitvamente l'assetto repubblicano nel paese.
-
Il 22 maggio 1875 ADAV e SAD si unirono nel Partito Socialista dei Lavoratori Tedeschi. Questo nelle elezioni federali del '77 ottenne ben il 9% dei voti.
-
Bismarck credeva che il socialismo fosse, insieme al cattolicesimo, nemico della Germania. Nel 1879 emanò, quindi, le leggi antisocialiste, che resero illegale il SAPD.
-
Il 20 maggio 1882 Il Regno d'Italia e gli imperi di Germania e Austria-Ungheria si unirono nella cosiddetta Triplice Alleanza, al fine di isolare politicamente la Francia. Rimarrà in vita fino all'inizio della Prima guerra Mondiale
-
-
-
Dopo un primo momento con la Destra Storica al potere, occupata su questioni di politica economica, la scena italiana fu dominata dalla Sinistra Storica e, in particolare, da De Pretis, che, invece, si dedicò a questioni sociali. Alla sua morte, Nel luglio ‘87 gli succedette Francesco Crispi. Sostenitore di Bismarck, assunse molto potere in Italia occupandosi anche di affari Esteri. Ostile alla Francia, consolidò l'alleanza con la Germania, dando via alla cd. guerra doganale coi francesi.
-
-
Nel gennaio del 1889 Boulanger, ex ministro della Guerra, tentò un colpo di Stato. Voleva instaurare un governo forte in modo da poter competere con Gran Bretagna e, soprattutto, con la Germania. Per quanto questo fu fallimentare, il progetto e gli ideali revanscisti (di rivincita nei confronti della Germania) si inserirono in Francia.
-
-
Persa la propria popolarità, Bismarck fu costretto a dare le proprie dimissioni. I suoi successori furono meno restrittivi, attuando una politica meno censoria. Nel frattempo cresceva l'ideologia nazionalista.
-
Arrivate le dimessioni di Bismarck, caddero le leggi antisocialiste. In quell'occasione si riformò il partito socialista che prese il nome di SPD.