Inizia gli studi di Medicina all’università di Pisa, presto si svolge a studi di geometria e matematica.
Si stabilisce a Firenze
Abbozza le considerazioni al Tasso
Diviene << lettore di matematica >> all’università di Pisa.
Ottiene la cattedra di matematica all’Università di Padova.
Mette a punto un cannocchiale e lo usa per osservare la volta celeste; nell’autunno del 1610 si stabilisce Firenze, come matematico del granduca Cosimo.
Scrive il Sidereus nuncius, in cui annuncia le sue prime scoperte astronomiche.
Al Collegio romano di Roma illustra ai gesuiti le proprie scoperte astronomiche.
Scrive le Lettere copernicane.
Il sant’Uffizio condanna ufficialmente copernicanesimo e il cardinale Bellarmino ammonisce Galileo a non seguire l’eliocentrismo.
Viene eletto papa il cardinale Barberini, scienziato dilettante, che prende il nome di Urbano VIII.
Pubblica il Saggiatore.
A Roma Galileo incontro Urbano VIII
Lavora al Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano.
Il Dialogo viene pubblicato a stampa con il richiesto imprimatur dell’autorità ecclesiastica.
Galileo viene processato a Roma; condannato, è costretto all’abiura.
Esce a stampa, in Olanda, l’ultima opera di Galileo: Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze.