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A Creta
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Causa terremoto
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Nuove civiltà
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Colonie greche nella Penisola Turca. Città caotiche
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Capitale dell'impero
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Colonia greca in Italia. Città semi-organizzate. Importante l'Agorà per il commercio
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Costruzione
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Colonia greca in Italia. Città semi-organizzate. Zona sacra: Acropoli con Templi
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Colonia greca in Italia. Città semi-organizzate. Edifici più importanti nella parte centrale. Agorà e templi di Hera e Atena
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Politico e militare ateniese
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Politico e militare ateniese
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Il dominio di Roma si espande in tutto il Mediterraneo. Vengono eretti il Tempio della Fortuna Primigenea e il Tempio di Giove capitolino
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Riflessioni sulla Città Ippodamea. Linee guida del piano ippodameo:
1. Zonizzazione
2. Previsione piano di sviluppo
3. Riparazione tessuto urbano a maglia ortogonale e regolare -
Città ippodamea. ricostruita nel 480 a.C.
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Mura di collegamento tra città e porto iniziate da Temistocle e finite da Cimone e Pericle
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Sviluppa caratteristiche ricorrenti. Ad Atene ce ne sono 3:
1. Lycheo
2. Cinosaio
3. Academico -
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Architetto greco
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Architetto greco
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Ingresso monumentale di ordine dorico-ionico e strada carrabile
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Dai Persiani
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Tempio dorico con 8x17 colonne e 2 celle. Conteneva la statua crisoelefantina di Atena. Ci lavorano Callicrate, Cimone, Pericle, Ictino e Fidia
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Di ordine ionico, costruito da Callicrate
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Di ordine ionico, ma ha la prima colonna corinzia al suo interno
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Di ordine ionico con un particolare capitello d'angolo. E' più piccolo del Partenone e asimmetrico. E' costruito su dislivelli del terreno e ha la loggia delle Cariatidi
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Architetto greco
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Sistema dei terrazzamenti del territorio
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Esempio di città ellenistica che si fonda sulla monumentalizzazione. Ha: Altare, Tempio di Atena e Teatro
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Costruito dagli abitanti di Segesta, secondo l'architettuta greco-ellenistica. Ha 4000 posti
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Costruito a Epidauro da Policleto il Giovane, ha 15000 posti
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Struttura di origine ellenistica, è stato ricostruito in epoca romana. Ha 25000 posti
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Architettura monumentale
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A Mileto. E' un esempio di Tempio ionico ellenistico. Ha 2 perimetri di colonne
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Nascono tipologie abitative differenziate a seconda del ceto sociale
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Nell'Acropoli di Atene
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Costruzioni con archi, volte e cupole con l'opus cementizio
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Costruzione del Tempio di Vesta a Tivoli, di ordine corinzio, del Santuario della fortuna Primigenea a Praeneste (che è su 7 terrazzamenti) e del Santuario di Ercole a Tivoli
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Riedificata nel 12 a.C.
Ha una particolare soluzione d'angolo: semi colonna + parasta angolare. Ha aperture architravate sul lato corto. L'ordine perde la sua funzione strutturale e diventa decorativo -
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Nel foro romano. E' di ordine dorico su due registri. Le pareti sono divise da semi colonne e paraste che inquadrano gli archi su pilastri
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Dopo l'omicidio di Cesare. Comparsa dell'abside posteriore negli edifici religiosi. Appena prima, con Cesare, iniziano i lavori per il Teatro di Marcello con l'ordine dorico a terra e ionico al secondo livello
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Orientamenti territoriali: centuria.
Città fortificate con torri, fortini e porte (dette a cavedio in età matura)
Nell'incrocio tra cardo e decumano c'era il foro (cuore della città romana che segue i principi di assialità e simmetria.
Innovazioni edilizie: cinte murarie che prima erano a secco ora sono tenute unite dall'opus cementizio, che prende il nome a seconda di come vengono assemblati i conci -
Ha l'opus quadratum
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C'è il Tempio di Marte
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Ricostruite poi nel 227 d.C.
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70 a.C. Anfiteatro di Pompei
30 d.C. Arena di Verona
70-80 d.C. Anfiteatro Flavio -
Complesso monumentale voluto da Nerone
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Anfiteatro Flavio. Ordini:
1. tuscanico-dorico
2. ionico
3. corinzio
4. composito -
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Con Basilica Ulpia
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Complessa costruzione caratterizzata dalla VARIETAS (tipica delle ville imperiali) e conclusa nel 138 d.C.
Ambienti: Villa Repubblicana (preesistente), Atrio, Due Biblioteche, Piazza d'Oro, Teatro Marittimo, Pecile, Sala dei Filosofi, Grandi e Piccole Terme, Canopo con esedra semicircolare, Tempio di Serapide (come Triclinium) e struttura con Fonte -
Costruito per volere di Adriano su quello che era il Tempio di Agrippa.Finito nel 138 d.C., ha un pronao ottastilo con colonne corinzie e l'avancorpo. La cella circolare è di 43 m di diametro. Alzato interno: ordine corinzio, tozze lesene, cupola cassettonata e oculo centrale
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Soluzione della colonna libera con trabeazione aggettante (soluzione che c'è anche nel foro di Nerva e nell'Arco di Costantino
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Grandi finestre
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A Roma
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Ha volte a botte con lacunari
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Larchitettura Paleocristiana all'inizio si limita alle Catacombe e poi prende il sopravvento la Basilica con le dovute modifiche rispetto a quella romana, per la sua nuova finalità religiosa: ingresso principale in asse con l'altare; altare posto nel tribunal e incorniciato da abside; navate definite da colonnati; navata centrale che assume importanza maggiore; presenza di nartece; introduzione del transetto che da la forma a croce latina; presbiterio e battistero adiacente
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Grande importanza nell’Arte Paleocristiana la assunse la simbologia, soprattutto nel periodo delle persecuzioni. Per quanto riguarda l’architettura paleocristiana, non si assistette a delle vere e proprie innovazioni, quanto piuttosto ad un adattamento delle strutture già preesistenti alle esigenze dettate dalla nuova religione. Emblema dell’architettura paleocristiana furono le basiliche
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Roma
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Giustiniano è imperatore
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Figlia di Costantino
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A Costantinopoli. E' caratterizzata dalla smaterializzazione dell'architettura, grazie alla leggerezza che assumono le strutture portanti sotto la luce. Edificio concluso nel 537d.C. ma nel 558 d.C. crolla la cupola e viene ricostruita costolonata
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E' a Ravenna ed è dedicato alla figlia del reggente dell'Impero Romano d'Occidente
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A Roma
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A Roma
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Inizia con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e precede l'Età Moderna
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Milano. Struttura particolare quadrilobata
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Fa parte del complesso di S. Lorenzo alle Colonne
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Soluzioni architettoniche. volte a botte costolonate, contrafforti e matroneo
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E' a Ravenna. E' una sorta di variazione della Chiesa dei SS. Sergio e Bacco. E' a doppio involucro con cupola centrale coperta. Ha il nartece collocato di sbieco
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Viene definita la "Piccola Santa Sofia". E' a Costantinopoli. Struttura adatta al rito ortodosso. Deambulatorio su due piani e cupola a padiglione a spicchi. Alternanza di pilastri e colonne binate
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Regresso economico, politico e sociale. Carlo Magno raduna schiera di intellettuali che costituiscono le scuole palatine, I l Palazzo di Carlo Magno doveva essere la Nuova Roma
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Inserimento del PIEDICROCE
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Gerusalemme
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A Bagnacavallo. Inizia a trornare preponderante la muratura
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E' in Germania. Transetto molto sviluppato
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Nuova soluzione di facciata: il Westwerck
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E' un Martyrium con soluzioni di derivazione armeno-bizantina
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Costruita da Oddone di Metz. E' nella cattedral edi Acquisgrana e contine ancora il trono dell'Imperatore
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E' fuori dalle tendenze romaniche viste fino ad ora perché ha più contatti con l'oriente
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Fu costruita e ricostruita più volte:
Cluny I: 927 d.C.
Cluny II: 975-81 d.C.
Cluny III: 1088-1130 d.C. -
Periodo di stabilità in cui gli edifici monastici diventano centri della cultura
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Gli edifici pubblici con funzione di ospitare assemblee ed istituzioni acquistano importanza. Si sviluppano anche edifici commerciali e amministrativi delle corporazioni (che a Venezia sono le Scuole)
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Edificio insediato in un complesso monastico benedettino. Interno con alternanza di 2 colonne e un pilone che reggono rispettivamente, archi a tutto sesto e archi traversi. Facciata a salienti con tema del raccordo che diventerà molto importante nel '400-'500. Ha la cripta
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Il termine "romanico" fa riferimento al legame con l'architettura romana, dalla quale vennero ripresi alcuni elementi strutturali (archi, colonne, pilastri e volte) e una certa impostazione monumentale e spaziale. In età medievale spariscono i criteri proporzionali di Vitruvio, ma gli elementi architettonici ospitano cicli scultorei, in cui la scultura vince sull'architettura, per trasmettere, in modo immediato, il concetto ai fedeli
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Ultima ricostruzione. La prima edificazione avvenne nell' '830 d.C., con pianta a croce greca, ma a seguito di un incendio venne ricostruita nel 976 d.C. e poi nuovamente nel 1063. Importante è l'ubicazione vicino a Palazzo Ducale. Ogni braccio della croce greca, e nell'intersezione di essi c'è una cupola ribassata e finestrata all'imposta, rivestita poi a bulbo nel 1200. Murature possenti nonostante il tentativo di smaterializzazione. Nartece con 5 portali fortemente strombati
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Cattedrale di Santa Maria dei Miracoli. Iniziata dall'Architetto Buscheto, ha impianto rettangolare cruciforme a 5 navate, di cui quelle più esterne continuano anche nel transetto che ha un abside per ogni sua terminazione. Facciata a salienti e uso di materiali di spoglio per i capitelli. All'interno c'è il pulpito di Giovanni Pisano
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Ha archi diaframmati con costoloni a vista. Alternanza semi colonne che sostengono costoloni e colonne che sostengono le arcatelle centrali. Questa alternanza c'è anche il Duomo di Magonza
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Costruito sulla Basilica Ambrosiana e la copertura lignea viene sostituita dalle volte nel 1117. Pianta basilicale, presenta un quadriportico del 1098 e un tiburio del 1178. Ha due campanili e una facciata a capanna. Vi è il matroneo
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Ricostruito fra 1080 e 1230. Brunelleschi lo scambia per un'architettura romana. Caratteristico è il rivestimento con marmi policromi. Diviso in tre campi orizzontali da 2 fasce marcapiano. Impianto centrico, cupolato con lanterna
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Uno dei primi edifici coperto da volta a crociera, con le dimensioni di una basilica
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Iniziato da Lanfranco e terminato nel 1184 dai maestri comacini. Ha il presbiterio rialzato per lasciare spazio alla zona della cripta. I capitelli contengono statue. Pulpito centrale, posto a metà navata per predicare. In facciata vi sono le "Storie della Genesi" di Wiligelmo
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Il Gotico nasce nella zona limitrofa a Parigi, detta Ile de France. Si sviluppa in tutta l'Europa Occidentale nel 1130-1140 d.C. tranne che in Italia. Prevale l'architettura religiosa e assumono importanza gli ordini monastici. Novità architettoniche volte al verticalismo: arco a sesto acuto usato anche in combinazione con l'arco rampante. Volte a crociera e pinnacoli. L'arco a sesto acuto: spinge in maniera inversamente proporzionale alla freccia e ciò permette l'assottigliamento delle murature
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Portato dai monaci, assume caratteristiche proprie, non quelle d'oltralpe. No modifiche all'assetto strutturale ma impiego dell'arco a sesto acuto. Murature restano di notevole spessore e piante molto semplici. Primi esempi sono in Lazio
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Pianta particolare che sembra un'unione di una parte con una direzione tipo basilicale e un frammento di pianta centrale. Non si legge se c'è il transetto. Facciata scenografica a capanna con due ordini di gallerie. Protiro con leoni stilofori. Nel 1090 presenta archi traversi lungo la navata centrale e i matronei. Nel 1178, Benedetto Antelami introduce volte, tiburio e zona del presbiterio
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Il coro è stato fatto dall'Abate Suger nel 1140. Edificio completato nel 1270. Muratura che diventa puntiforme in corrispondenza dei contrafforti. Volte a crociera anche nel deambulatorio
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Ha 3 navate, di cui quelle laterali creano un coro deambulato. Volte a crociera esapartite dall'arco traverso
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Attribuito a Dietisalvi. Parte inferiore romanica. mentre la parte superiore e la cupola non estradossata sono parti gotiche del 1260
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Alternanza pilastri e pilastri polistili che reggono archi a sesto acuto. Quadripartizione dell'alzato interno in: navata, matroneo, triforium e due grandi finestroni detti clairetage. facciata con vetrate, rosone e due torri, più un tiburio nel piedicroce
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Resta poco del nucleo originario ma grazie a Le-Duc, viene ripristinato qualcosa di originale. Particolare quadripartizione con trifore nel matroneo e un rosone al posto del triforium. Portali gemini sdoppiati e inseriti in portali strombati. C'è la Galleria dei Re. Ha 5 navate e non c'è il transetto
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Costruita in più riprese e con difficoltà per via dei cedimenti del terreno. Presenta un'unità di materiali e di elementi architettonici in accordo con gli atri monumenti della Piazza dei miracoli
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Iniziato dall'Antelami, viene continuato nel 1200 dai maestri campionesi, mentre la cupola e le gallerie sono del 1274
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Ricorrente la terminazione absidale piatta. Facciata semplice, a salienti senza grandi torri. Rosone e finestre con lamine sottili di alabastro che rendono la luce soffusa all'interno
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Qui la ragione statica fa da padrona. L'ordine architettonico che presenta cicli scultorei
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Jean d'Obrais adottò l'alzato in 3 livelli con volte quadipartite; pilastri polistili e archi rampanti come in Chartres. Presenza di un pilastro quadrangolare ruotato di 45° detto "pilastro incatenato". Ricchezza di sculture e pinnacoli. Importante è il motivo del traforo. Abside deambulata e straordinario clairetage
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Ricostruita dopo l'incendio del 1194. Ha 3 navate che diventano 5 con l'intersezione del transetto e proseguono nella zona absidale polilobata. Pilastri uguali danno fluidità e proseguono da terra fino all'imposta delle volte. Non c'è il matroneo per dare più spazio alle parti finestrate. Chiesa che riflette l'organizzazione terrena della Gerusalemme Celeste
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Edificio che segna il passaggio al gotico maturo. Ha 5 navate, di cui la centrale con volte esapartite e le laterali a crociera. E' mantenuta la tripartizione degli alzati ma il sistema di pilastri (costituiti da colonnine) è lo stesso
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Progetto originale di Arnolfo di Cambio per rinnovare la cattedrale di Santa Reparata. Nel 1378 i lavori passarono a Talenti che amplia le dimensioni. Pianta che è un'unione tra una a croce greca e una a croce latina. La struttura ottagonale prevista cupolata rimase incompleta fino all'arrivo di Brunelleschi. Vi sono molte catene metalliche per contrastare le spinte
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Contraffortature, piloni e murature consistenti. Piccole aperture fanno passare poca luce. Soluzione Borgognona della costolonatura che prosegue fino ai 3/4 superiori del pilastro, dove poi termina a cono
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Esempio di gotico maturo, progettata da Robert de Luzarches. Riprende pianta di Chartres con aggiunta di 2 navate e coro deambulato con absidiole. Imponenti contraffortature esterne permettono l'inserimento di alte vetrate. Torri di facciata diverse: non importanza della simmetria
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Crollò parzialmente nel 1284 e, per problemi strutturali, si ricorre alla soluzione di accorciare e infittire le campate: si ottiene una soluzione curiosa
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Evoluzione del gotico classico, si sviluppa, durante il regno di Luigi IX, il gotico radiante
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Terminata nel 1280. Composta da: Basilica Superiore e Basilica Inferiore. Seguono la medesima pianta tranne per il corridoio d'ingresso laterale di quella inferiore. Volte a crociera a sesto acuto. Alzato in due livelli per la Basilica Superiore: basamento in muratura e livello superiore finestrato. Affreschi di Giotto e Cimabue all'interno
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Ricostruzione della parte superiore da parte di Sauger. Novità: Triforium che diventa finestra unita al Clairetage (tutto è più luminoso). Pilastri polistili diventano fasci di colonne e rosone del transetto acquista molta importanza
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A Venezia. Già oratorio diviene poi Basilica
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Nel Palazzo Reale di Parigi. Costruita come sacrario su due piani per contenere determinate reliquie. Enormi finestroni (fuori scala: non più senso delle proporzioni) poggiano su un basamento in muratura e sono interrotti solo da dei contrafforti. Ingigantimento delle vetrate e degli elementi per l'illuminazione
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Frati Domenicani la commissionano ad Arnolfo di Cambio. Gli ultimi lavori per la facciata risalgono al 1400. Pochi pilastri scandiscono un ritmo lento. Archi sia a sesto acuto che a tutto sesto. Abside illuminato da grande trifora. Materiali di rivestimento policromi
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A Venezia. C'è la tomba di Canova e vi sono interventi di Brustolon e Tiziano. Doppio ordine di catene lignee. Zona absidale deambulata. Ha tre navate e un bellissimo coro ligneo
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Ricostruito da Arnolfo di Cambio. Unico blocco massiccio strutturato su corte interna con accentuati aspetti difensivi legati all'architettura militare. Muratura in bugnato grezzo (tipico dei Palazzi Fiorentini) con piccole feritoie nei piani inferiori e aperture più grandi in quelli superiori. Coronamento merlato e torre con funzione visiva e di richiamo acustico per le attività lavorative
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Di Lorenzo Maitani. Impianto semplice con abside quadrata. No arco acuto e copertura a capriate. Volta a crociera nella zona absidale. La facciata ricorda le cattedrali d'oltralpe e ha statue del Nuovo e Antico Testamento in basso. Policromia dei rivestimenti sia interna che esterna. Interventi anche dell'architetto Valadier e di pittori importanti
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Commissionata dai francescani ad Arnolfo di Cambio. Corto transetto con abside poligonale. Copertura a capriata lignea. Ballatoio praticabile contrasta lo slancio in altezza
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Nel 1422 fu ampliato fino alla Basilica di S. Marco. Pian terreno porticato con archi acuti. Al piano nobile le colonne raddoppiano e sopra gli archi a sesto acuto compaiono le decorazioni trilobate. Decorazione con tessere di marmo bianco e rosa che fa vibrare la composizione architettonica. Cuspidi decorate e colonnina tortile angolare
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Studiosi umanisti riscoprono i classici (quelli che da Giustiniano in poi spariscono). La scolastica caratterizza il 300 e il 400 è caratterizzato da un progetto di razionalizzazione introdotto dall'Alberti. L'ideale umanistico dell'uomo al centro del mondo e la razionalità trovano espressione concreta in uomini come Brunelleschi.
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Ricevette un'istruzione classica e iniziò a lavorare come orafo nella bottega paterna. E' un uomo pratico e concreto: uomo di cantiere, non uomo teorico. Inizia a dedicarsi alla scultura con il concorso del 1401 per la Porta del Battistero di Firenze. Si avvicina all'architettura nel suo viaggio a Roma. Interessato a problemi tecnici e scientifici legati alle leggi matematiche che diventano strumenti di conoscenza (anche della natura). I° architetto che redige un progetto e organizza il lavoro
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Unico tentativo italiano di avvicinarsi all'architettura gotica d'oltralpe. Approvato il primo progetto si inizia con la costruzione della zona absidale, per garantire il rito, e l'ultima cosa era la facciata. Il transetto del 1400 fu completato nel 1600. Pianta cruciforme. Nel piedicroce vi è una volta a padiglione con tiburio. Muratura puntiforme con pilastri polistili e ampie vetrate. I capitelli ospitano sculture. Nonostante le lunghe fai costruttive, il linguaggio rimane omogeneo
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L.B. Alberti è incaricato di ampliare coro e transetto
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A Firenze fiorisce l'edilizia privata tra le grandi famiglie legate alla tradizione difensiva, con case-torri che hanno piccole feritoie ai piani inferiori e si sviluppano in altezza, per via della denisità
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viaggi compiuti per lo studio delle proporzioni e delle misure
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I ceti privilegiati per affermare il proprio potere si affidano all'architettura privata che diventa loro simbolo
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Nasce a Genova e muore a Roma. Ha un'educazione classica e viaggia a Padova, Firenze, Urbino, Mantova e Roma, dove lavora per Papa Niccolò V. Nel 1475 scrisse il De Re Aedificatoria, come trattato, in cui ne sostiene il carattere intellettualistico, separando pratica da progetto. Rivendica un posto tra le arti liberali per l'arch. e il ruolo del progettista. Non è uomo di cantiere. Introduce il Composito e aggiunge la Concinnitas (=armonia di proporzioni) ai 3 aspetti del codice di Vitruvio
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Di Brunelleschi. Doveva essere a quinto di sesto, impostata su un tiburio a 40 m di altezza, subentrano quindi dei problemi compositivi che Brunelleschi risolve, costruendo una cupola autoportante (per la distribuzione dei mattoni a lisca di pesce) con ponteggi aerei in movimento. La cupola è costituita da 2 calotte parallele tra loro, con un'intercapedine, ma unite tramite costoloni. Molta importanza la assume anche la lanterna che da slancio e diventa il fulcro visivo della cupola
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Costruzione travagliata per carenza di fondi. Ha forma tipica di Chiesa commissionata da ordini monastici con cappelle piatte ai lati. Spazi modulari e razionali in cui si nota la mano di Brunelleschi. La facciata è rimasta incompleta
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A Firenze. Realizzata da Brunelleschi, la inserisce lungo il lato corto del transetto dell'omonima Chiesa. Spazio semplice e quadrato, coperto da cupola emisferica, con sacello e due ambienti laterali. Uso dell'ordine architettonico con lesene corinzie poste su un dado e piegate a libro negli angoli. Nella scarsella esse sono classiche, rudentate e reggono una trabeazione tripartita che corre per tutto il perimetro. Su di esse poggiano arconi che, tramite pennacchi, sorreggono la cupola
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Iniziato da Brunelleshi. Novità compositiva dell'ingresso strutturato come portico a 9 campate con elementi tutti in relazione geometrica tra loro
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Opera che sfrutta i principi della prospettiva introdotti da Brunelleschi con la tavoletta prospettica che permette di realizzare un nuovo modo di percepire lo spazio in modo che l'uomo lo possa controllare
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E' nel Chiostro di S. Croce a Firenze
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Pittore importante tra i massimi conoscitori della cultura classica in pittura
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Progettata nel 1434 e terminata nel 1482. Brunelleschi approfondisce la modularità degli spazi e sottolinea la gerarchia degli spazi mediante l'ordine. Vi sono cappelle laterali con absidiole su tutto il perimetro tranne che in facciata
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A Firenze. Fatto dall'architetto Michelozzo (ancora legato alla tradizione difensiva medievale). Ha un tripartizione data dalle fasce marcapiano.
Piano terra: ha arcate a tutto sesto e bugnato rustico
Piano nobile: ha un bugnato mezzano
Terzo piano: ha bugnato gentile, quasi liscio -
Inventore della vera architettura, esordisce tuttavia come pittore nel 1481-89 formandosi nella scuola di Piero della Francesca e di Fra Carnevale. I suoi sfondi scenici sono le architetture antiche e da importanza alla prospettiva. Suo primo lavoro: affreschi di Casa Paganora a Milano
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Alberti lavora su un edificio preesistente che lo limita, ma facciata innovativa scandita dall'ordine:
piano terra: ordine tuscanico-dorico
piano nobile: corinzio più ricco
piano superiore: corinzio più semplice.
Bugnato liscio per tutti i piani. Ispirato a questo Palazzo c'è Palazzo Piccolomini -
A Rimini. Alberti interviene, ma i lavori sull'edificio finiranno nel 1466, lasciandolo incompleto. Era una Chiesa preesistente ma i Malatesta lo vogliono trasformare nella loro dimora funebre, così l'Alberti deve adattare il corpo medievale gotico ai principi rinascimentali e lo fa rivestendo i muri con paraventi che rispecchiano i gusti del Rinascimento, ma in facciata non può, per delle tombe da lasciare visibili e non completa nemmeno l'abside. I suoi rivestimenti riprendono i modelli romani
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Papa Pio II fa fare un risistemazione urbanistica rinascimentale di un borgo medievale che viene riadattato secondo i principi di: prospettiva, simmetria, geometria e ordine architettonico
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Da un apporto teorico all'architettura, progettando con disegni edifici a pianta centrale
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Progettata da Filarete, come Ospedale con una Cappella al centro. Importante la posizione vicino al Naviglio che trasportava le acque bianche e nere
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Bugnato diverso in base ai piani e tripartizione data da balaustre. le arcate richiamano gli acquedotti dell'edilizia romana
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Il progetto era del 1458 e in parte presentava elementi gotici che l'Alberti deve trasformare in Rinascimentali. Adotta la soluzione d'angolo della Basilica Emilia con lesena e semi-colonna. Usa marmi policromi di rivestimento, inserisce un piano attico intermedio e adotta la struttura del fronte del tempio (richiamo all'architettura classica e al proto-rinascimento fiorentino). Usa le volute come elemento di raccordo rispettando la Concinnitas
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Il cantiere non avrà continuità e si concluderà con la morte dell'Alberti. Tra i primi edifici a pianta centrale (tipologia che non avrà molto seguito perché i fedeli non dovevano stare dietro l'altare). Ha una cripta ed ogni elemento è in rapporto con la figura del quadrato. La facciata con trabeazione spezzata e timpano richiama gli archi trionfali o i templi
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Ha conformazione complessa e si snoda su più piani tramite terrazzamenti. Pianta quadrata.
Piano terra: porticato in stile brunelleschiano con soluzione d'angolo di pilastro a "L"
Piano nobile: finestrato con lesene corinzie
Piano attico: poggiante su un'alta cornice -
Costruito da Francesco del Borgo con interessante soluzione del portico. colonne doriche al piano terra e corinzie al primo piano. Soluzione d'angolo con pilastro ad "L"
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A Pienza. Fatto da Rossellino. La famiglia Piccolomini era quella di Papa Pio II. Palazzo di derivazione albertiana che si ispira, in modo semplificato, a Palazzo Rucellai con qualche differenza
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Gestisce il rinnovamento urbanistico voluto dai Gonzaga per la città di Mantova
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A Mantova. Anche questa Chiesa ha subito problemi di adattamento legati alle preesistenze. Unica navata centrale con volte a botte cassettonate. Tutto è scandito dall'ordine
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Si respira un'aria conservatrice e le novità stentano ad essere accettate, anche se alcune architetture sono di chiaro stampo fiorentino come la Cappella Portinari in Sant'Eustorgio che si rifà alla Sacrestia Vecchia di Brunelleschi
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Costruita da Giovanni Antonio Amadeo. Evidente la conoscenza di Brunelleschi e tematiche medievali unite a quelle rinascimentali
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Scultore, Pittore, Architetto e poeta del Rinascimento italiano. Importante partire da Firenze per le sue opere architettoniche
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Bramante si trova a lavorare sull'edificio preesistente: il Sacello, con pianta a quincus, dell'epoca carolingia mentre la vecchia Chiesa su cui si innestava aveva una pianta semplice. Non si poteva ampliare lateralmente perchè c'era una via, così Bramante stravolge l'edificio creando una pianta a croce commissa: corpo di fabbrica della Vecchia Chiesa diventa transetto e crea una zona presbiteriale fittizia che con la prospettiva riesce a fa sembrare profonda, anche se non lo è. Due ordini
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Vero erede di Bramante. Si formò in ambiente urbinate nella bottega di Perugino. Negli ultimi 15 anni di vita si dedicò all'architettura, lavorando con Bramante nei Palazzi Vaticani dove eseguì molte decorazioni. Diviene Papa Leone X e gli dà il compito di redigere la cartina della Roma Antica e Raffaello manifesta l'esigenza di salvaguardia del patrimonio antico e rileva e censisce le antichità con disegni. Riporta in auge lo stile Ionico e cita il motivo della Serliana nell'Incendio di Borgo
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Allievo di Bramante. Deve costruire la Biblioteca Marciana a Venezia
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Attribuiti a Bramante: piano della cripta e il basamento. Opera complessa che tenta di riprodurre Santo Spirito di Brunelleschi o S. Lorenzo alle colonne per la cupola ottagonale
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Costruito da Benedetto da Maiano. Ha le stesse caratteristiche dei palazzi fiorentini, ma persiste il problema della soluzione d'angolo
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Costruito da Giuliano da Sangallo conserva la struttura tipica dei palazzi fiorentini
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Facciata rivestita in travertino e scandita da due alte fasce marcapiano, con archi su colonne tuscaniche-doriche tranne all'ultimo piano che sono corinzie. Soluzione d'angolo con coppia di pilastri
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Milano. Bramante avvia la costruzione della tribuna, in cui adotta una pianta centrica con 3 absidi semi-circolari, dando vita ad un edificio composito. L'esterno non lo fa Bramante. Riferimenti a Brunelleschi: lesene piegate a libro, struttura alzati e uso dell'ordine; manca la chiarezza evidente dei rapporti tra le parti
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Bramante realizza il Chiostro dorico e quello ionico con colonne che paiono fusti d'albero
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Nel 1499: Milano cade in mano ai francesi e gli artisti scappano. Bramante va a Roma e nel 1503 diviene pontefice Giulio II Della Rovere, che aveva l'ambizione di riportare la città agli antichi fasti e trova in Bramante il braccio a cui far eseguire i suoi obiettivi. Gli vengono commissionate molte opere e apre una scuola: la Scuola di Bramante (allievi: Raffaello, Giulio Romano,...)
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Nasce a Roma e muore a Mantova. Inizia la sua carriera lavorando come pittore con Raffaello, mentre verrà in contatto con Bramante solo sul finire della sua vita. Ha una solida conoscenza dei classici ma introduce una nuova e stravagante maniera di trasgressione. Nel 1524 litiga col Papa e se ne va a Mantova dove fa nascere edifici nuovi e ne ristruttura di preesistenti come il Duomo o Palazzo Ducale
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Detto "Casa di Raffaello", di Bramante, segna una svolta nell'edilizia residenziale. Facciata bipartita con le 2 parti trattate in modo diverso.
Piano Inferiore in bugnato rustico, ha archi su pilastri con una serie di Piattabande negli archi terminali e finestre nei sott'archi.
Piano Nobile con colonne doriche binate, balaustra e finestroni architravati con timpano. Richiamo al tema dell'Insula -
Roma. Bramante rivisita l'antico, cercando di esaltare lo spazio interno vuoto rendendo l'edificio il più regolare possibile, utilizzando il modulo quadrato
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Progetto mastodontico di Bramante per Papa Giulio II. Cortile che doveva collegare i Palazzi Vaticani con il Belvedere. Bramante si rifà alle Ville Imperiali e studia una soluzione a tre terrazzamenti con varie forme e funzioni:
Terrazzamento Inferiore: dedicato alle naumachie
Terrazzamento Intermedio. vi si accede con scalinata usata anche come tribuna
Terrazzamento Finale (a livello del Belvedere): vi si accede con rampa.
Tutti ambienti collegati da quinte architettoniche continue -
Bramante demolisce abside e transetto del progetto del Rossellino, per innestare una pianta a quincus secondo la tradizione degli antichi sacelli, dato che si trattava pur sempre di un Martiria
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Nato a Padova, ha formazione da scalpellino, ma la sua vita ha una svolta quando incontra l'umanista Trissino, grazie al quale viaggia e incontra l'aristocratico Cornaro, che lo prende tra i sui intellettuali architetti, tra cui c'è Falconetto (vera fortuna di Palladio). E' condizionato dal trattato di Serlio che valorizza il senso pratico. Nel viaggio a Roma studia architetture classiche simmetriche. Bornaro lo chiama nel 1556 per illustrare il De Architettura e nel 1570 scrive i suoi 4 libri
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Importante architetto veronese. Usa molto il bugnato ed interviene sulla struttura fortificata di Verona con la Porta Nuova, che sottolinea il carattere difensivo e quello di porta urbica
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Commissionato a Bramante. Opera importante perchè doveva commemorare S. Pietro nel luogo del suo martirio. Lo spazio limitato fa scegliere una pianta centrica e assume importanza tale che Serlio lo inserirà tra gli edifici antichi romani. Ha peristilio circolare dorico (corretto), gradini, trabeazione curvilinea con balaustra. Piano superiore con involucro cilindrico cupolato con lanterna che ha solo funzione estetica
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Commissionata da Agostino Chigi a Baldassarre Peruzzi. Villa suburbana con pianta a "U" ricca di apparati decorativi illusionistici nelle sale di rappresentanza. Edificio su 2 livelli con suddivisione ritmica della facciata tramite lesene su pilastri che reggono una trabeazione continua. Zona porticata con sequenza di archi su pilastri incorniciati dall'ordine
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Di Raffaello. Cappella sepolcrale. Ripresa della struttura ottagonale presente nel piedicroce di San Pietro
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Di Raffaello. Si rifà a Palazzo Caprini. Novità: piedistalli delle colonne al piano nobile che si fondono con la balaustra e la cornice dell'ordine a fascia marcapiano
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Di Raffaello. Costruita sul Monte Mario, per volere di Leone X, dato che è il periodo di riscoperta dei classici latini e delle ville suburbane dedicate all'ozio. Strutturata su terrazzamenti. Del progetto monumentale fu effettivamente realizzata la parte destra. Decorazioni grottesche riprese dalla Domus Aurea di Nerone (da poco portata in luce). Gli esterni presentano diverse gerarchie di ordini
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Qui si nota la mancanza di equilibrio che era propria di Raffaello
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A Firenze. Fatta da Michelangelo in contrapposizione con quella Vecchia di Brunelleschi. Importante per la tripartizione dell'alzato e le soluzioni d'angolo con capitelli ionici piegati "a cartoccio" (non rientra nei canoni)
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Di Michele Sanmicheli. Evidente è l'influenza di Giulio Romano nel Cortile della Cavallerizza
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Di Baldassarre Peruzzi. Si adegua alla forma curvilinea della strada
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Commissionato da Federico II Gonzaga a Giulio Romano. E' una Villa con affrescate Sala dei Cavalli e Sala dei Giganti. L'androne d'accesso ha colonne che simulano fusti d'albero: grande uso del Bugnato che contribuisce ad introdurre l'ORDINE RUSTICO (sperimentazione vista come rielaborazione originale della norma e della regola tratta dall'antico)
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Progetto di Michelangelo con disposizione invertita: apre il prospetto principale dove c'era il retro
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Dentro Palazzo Ducale. Realizzata da Giulio Romano. Qui probabilmente si svolgevano le naumachie
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Fa riferimento a Palazzo Caprini di Bramante mentre il piano nobile è come il piano terra della casa di Raffaello
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A Venezia. Di Jacopo Sansovino. Blocco quadrato di tre piani che assume un carattere di inespugnabilità. Tutte le colonne sono inquadrate da nicchie e le finestre sono racchiuse dall'ordine e architravate, al piano nobile
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Rielaborazione della domus romana con contaminazioni di palazzi rinascimentali e fiorentini che si sviluppano in altezza
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Dopo questa data Papa Paolo III Farnese chiama Michelangelo a finire il suo Palazzo, iniziato da Sangallo. Lui farà: grande finestra centrale sopra il portone d'ingresso e il cornicione che blocca la composizione
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Progetto di Michelangelo. Mette in evidenza gli errori fatti da Sangallo e torna alla pianta centrica e accresce la sezione dei piloni (operazioni che porteranno alla costruzione della doppia cupola a sesto rialzato)
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Palladio farà il doppio loggiato e usa il motivo della serliana. Perimetra una Chiesa medievale preesistente.
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Palladio. A Piombino Dese
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Innovativo il fronte principale
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Strutturato secondo lo stile della domus. Ingresso tetrastilo e facciata simile a quella di Palazzo Caprini. C'è il bugnato e le finestre hanno un timpano
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Palladio
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Palladio. Distribuzione spazi che richiama le grandi architetture romane
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Di Michelangelo. Ha una scala immensa che punta alla verticalità.
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Ha l'ordine gigante
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Venezia. Palladio. E' su un'isola di fronte a Piazza San Marco. Ha: corpo corto, transetto senza bracci ma con due absidi, cappella monastica con l'altare, coro allungato e facciata come intersezione di due templi
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Artista teatrale che mantiene le regole dell'ordine ma le reinterpreta
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Palladio
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"La Rotonda". Palladio. Fa riferimento al Pantheon
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Doveva essere più amplia. Ha motivi a serliana diversi da quelli della Basilica Palladiana
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Venezia. Palladio. Ha: spazio dedicato ai fedeli, al clero e ai monaci
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Completato da Scamozzi (con le quinte prospettiche) perchè Palladio muore l'anno dopo. Architettura nell'architettura. Inserisce la scena fronte di un teatro romano. Cavea e tre porte. C'è un velarium di cielo dipinto. Orchestra ellittica e scena di piccole dimensioni
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Del Vignola. Rispecchia le norme dettate dalla controriforma
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Caratteristiche: volontà di stupire, assialità e simmetria, coinvolgimento sensoriale dello spettatore, dinamismo e drammaticità dell'opera d'arte
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Di Carlo Maderno
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Bernini
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Borromini. Facciata concava e convessa
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Elicoidale, di Borromini
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Brenini
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Bernini
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Bernini
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Villa Neo-palladiana a Chiswick
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Archeologo tedesco
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Alessandro Antonelli. Edificio più alto d'Europa, di soli mattoni
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