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Nasce a Parigi e compie i primi studi nella capitale francese; frequenta l' Académie des Beux-Arts e sarà grazie alla vincita per il premio di pittura se soggiornerà per circa 6 anni in Italia, a contatto con l'arte classica. Uomo molto attivo politicamente, partecipa alla rivoluzione del 1789 e, quando Napoleone sale al trono, diventa un suo sostenitore, ottenendo la carica di "Primo Pittore dell'Imperatore". Dopo la caduta dell'impero, viene esiliato a Bruxelles, dove muore.
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Il termine “neoclassico” nasce dopo il periodo degli eccessi dell'arte Barocca e Rococò: venne usato per indicare un’arte che prendeva come esempio l’arte greca antica, ricercando gli ideali di bellezza, proporzione, simmetria, equilibrio ed armonia (come Winckelmann, il suo massimo teorico scrisse nell' “Antologia della storia dell’arte dell’antichità”).
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Movimento artistico culturale sviluppatosi in vari modi e tempi in tutta Europa, in risposta ai canoni Neoclassici: ci si focalizza, infatti, su immaginazione, fantasia, sentimenti, affetti e passioni degli esseri umani, che spesso vengono suscitati dagli artisti attraverso la rappresentazione di una natura, di spettacoli e di fenomeni naturali che creano nell’uomo addirittura uno stato di turbamento, (definendo così il sublime), non più sul concetto di bellezza ideale.
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Nasce a Greifswald, in Germania. Uomo solitario e misterioso, la sua giovinezza viene da subito segnata dalla morte di due dei suoi fratelli. Si forma presso l'Accademia di Copenaghen e dal 1798 si trasferisce a Dresda, che, salvo per qualche soggiorno a Berlino e a Rügen, non lascierà fino alla morte. Anche se oggi è considerato uno dei pittori più famosi dell'Ottocento, la sua bravura sarà riconosciuta solo successivamente.
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Nasce e muore a Londra. Il pittore inglese che meglio incarna il sublime, frequenta dall'età di 24 anni la Royal Academy, dove studia anche la disciplina della prospettiva. Gran viaggiatore, non si accontenta di visitare il Galles e la Scozia: si dedicherà anche al soggiorno di Svizzera, Francia, Germania, Austria ed Italia (nella quale si recherà più volte, in quanto rimane colpito dalla luce e dai colori della natura italiana).
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Nasce nel Suffolk, in Inghilterra e muore a Londra. Trascorre i primi anni di vita nelle fattorie della campagna inglese, lasciando in lui un amore per questi paesaggi, che ritroveremo nella sua pittura. Nonostante i non promettenti esordi artistici, nel 1799 si iscrive alla Royal Academy; il suo stile, però, verrà spesso criticato, in quanto ritenuto "trascurato" perchè predilige lo schizzo immediato di ciò che studia dal vero. Ispirerà Delacroix, Corot, il Realismo e l'Impressionismo.
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Nasce a Venezia, ed è qui che compie i suoi primi studi. Nel 1809 vince il Premio Roma e,bandito dall' Accademia di Belle Arti di Venezia, si trasferisce nella capitale, dove studia le opere di Raffaello. Nel 1823 va a vivere a Milano (dove morirà) ed entra in contatto con l'alta borghesia liberale, la nobiltà ed i circoli patriottici della città. Hayez ha una vita molto produttiva, ricevendo numerosi incarichi ed oneri.
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Nasce e muore a Rouen. la sua famiglia, ricca, ben presto si trasferisce a Parigi, dove può studiare al Lycée Imperial, per coltivare il suo talento nella pittura. Abbandona poi gli studi e frequenta l'atelier di Pierre Guérin, dove conosce Delacroix. Non riesce a vincere il Prix de Romenel 1816, così si reca nella capitale a proprie spese. E' con il successivo rientro in patria dall'Inghilterra che inizia ad interessarsi al mondo della follia e del dolore umano (produce la serie degli Alienati)
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Jacques-Louis David; olio su tela; Bruxelles, Musèes Royoux
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Nasce e muore a Parigi; nonostante la sua tarda formazione artistica, è considerato il primo grande paesaggista francese, che si applica a studiare dal vero ciò che poi andrà a ritrarre nelle sue opere; si riallaccia inoltre, grazie ad alcuni soggiorni in italia, anche al vedutismo veneto settecentesco. E' d'ispirazione alla Scuola di Barbizon, prediligendo, infatti lo studio dal vero di paesaggi e della natura, ricreati con contrapposizioni di colori ed effetti di luce.
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Nasce a Charenton-Saint-Maurice; dopo la morte del padre si trasferisce a Parigi, dove studia al Lycèe Imperial; dal 1815 studia presso la bottega di Pierre Guérin e conosce Géricault. E' ritenuto uno dei maggiori pittori romantici francesi, perché la sua arte incarna la malinconia,l'avversione per l'accademismo, il desiderio di cambiamento, l'impetuosità creativa, ma, soprattutto, l'esotismo: infatti, soggiorna in Marocco nel 1832, scoprendo la luminosità dei suoi colori. Muore a Parigi.
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Jacques-Louis David; olio su tela; prima versione; Rueil-Malmaison, Musèe National des Chateaux da Malmaison & Bois-Prèau
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Pittore realista e disegnatore satirico, nasce a Marsiglia e muore a Valmondois, finendo la sua vita in solitudine e povertà. La sua non è mai stata una vita semplice: è costretto a lavorare fin da piccolo e si può dedicare allo studio della pittura solo saltuariamente. Si lega alla Scuola di Barbizon, ma non avrà mai del tutto successo e verrà anche licenziato dal giornale satirico dove lavorava. Nelle sue caricature e dipinti, però, sa cogliere a pieno la realtà, in modo graffiante.
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Si avvicinerà anche lui al realismo, ma, rispetto a Courbet, avrà un approccio più sentimentalista. Riprenderà anche le tematiche della Scuola di Barbizon, (trasferendosi nel 1849, e rimanendoci quasi ininterrottamente fino alla morte), ma preferì, ai paesaggi, una riflessione sulla figura umana. Nasce in Normandia, da una famiglia povera ed è solo grazie ad una borsa di studio che può studiare pittura e trasferirsi a Parigi.
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Jhon Constable; olio su tela; Londra, Victoria and Albert Museum
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Caspar David Friedrich; olio su tela;Amburgo, Kunsthalle
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Théodore Gericault; olio su tela; Parigi, Museo del Louvre.
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Nasce a Ornans; studia da autodidatta per imparare a dipingere, affiancandosi, inizialmente, alla tradizione romantica. Presto, però, arriva a rifiutare ogni tipo d'influenza di tutte le forme d'arte. E' considerato uno dei capostipiti della pittura realista francese, che nasce come risposta alla richiesta di vero e di quotidiano nell'Arte, cercando di documentare, appunto, la realtà in modo analitico e distaccato. Muore Tour-de-Peliz, un paesino svizzero dove si era ritirato precedentemente
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William Turner; olio su tela; Londra, Tate Britain.
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Jhon Constable; olio su carta; Londra, Victoria and Albert Museum
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Théodore Gericault; olio su tela; Lione, Musée des Beaux-Arts
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Eugène Delacroix; olio su tela; Parigi, Museo del Louvre
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Caspar David Friedrich
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Jhon Constable; olio su tela; Londra, Victoria and Albert Museum
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Nato a Livorno, diventa uno dei pittori italiani più famosi dell’Ottocento. Partecipa attivamente, da giovane, ai moti rivoluzionari del 1848; si forma, all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, quindi i suoi primi esordi sono nel solco della tradizione accademica. Dai primi anni Cinquanta, frequenta il Caffè Michelangelo: entra in contatto con i Macchiaioli, adottando così la loro tecnica, ricorrendo ai temi della vita militare e del lavoro dell’uomo. Morirà a Firenze, all’apice della fama.
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Francesco Hayez; olio su tela; Milano, Pinacoteca di Brera
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Nasce a Forlì e muore a Firenze. Esponente dei macchiaioli, anche se inizialmente esordisce come pittore di temi storici, si forma all’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Si arruola volontariamente per la Seconda Guerra d’indipendenza. È ispirato dal disegno del Quattrocento fiorentino ed il suo tema prediletto è il quotidiano, che rispecchia la realtà di una vita semplice, domestica, tranquilla; dipingerà anche diversi squarci paesaggistici.
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Nasce a Londra e, prima di essere ammesso alla Royal Academy, lavorerà come impiegato. Sarà uno dei fondatori della Confraternita dei Preraffaelliti, ed adotterà temi biblici e letterari. Concepisce l’arte come uno strumento educativo e la fonda su un attento verismo, utilizzando spesso allegorie. È uno dei maggiori interpreti della pittura religiosa vittoriana; morirà a Londra.
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William Turner; olio su tela; Londra, Tate Britain
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Nasce a Londra e si formerà alla King’s College School, alla Sass’s School e, successivamente verrà accettato alla Royal Academy. È uno dei fondatori dei Preraffaelliti, che adotterà spesso il tema della Divina Commedia (ha origini italiane, in quanto figlio di un rifugiato italiano), Shakespeare e dal ciclo di re Artù; successivamente adotterà anche il tema della bellezza femminile che ispirerà il gusto simbolista e decadente. Morirà a Birchingtin-on-Sea.
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Bambino prodigio, si trasferisce da Southampton (luogo di nascita) a Londra, dove studierà alla Sass’s Drawing Academy e, successivamente alla Royal Academy. Qui incorrerà Hunt e Rossetti, e con loro fonderà la confraternita dei Preraffaelliti; è legato ai soggetti storici del suo paese, sentimentali e si avvicinerà anche al genere del ritratto, diventando uno dei più famosi artisti dell’epoca vittoriana. Morirà a Londra.
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Eugène Delacroix; olio su tela; Parigi, Museo del Louvre.
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Nasce muore a Parigi; è attratto dalla pittura, ma, per dissuaderlo, il padre lo fa imbarcare per Rio de Janeiro, per avviarlo alla carriera di comandante navale, ma ciò stimolerà solo la sua maturazione artistica, così i suoi familiari sono costretti ad assecondare la sua passione, decidendo di lasciarlo formare presso Thomas Couture. Grazie ai suoi viaggi potrà ammirare i grandi coloristi del passato. Apre la strada alla pittura contemporanea, insieme a Delacroix, ed impressionista.
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Camille Corot; olio su tela; Parigi, Museo del Louvre
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Nato a Parigi da una ricca famiglia, viene sostenuto ad intraprendere una carriera artistica: frequenterà la Scuola di Belle Arti, ma vi studierà per poco tempo. Continua la sua formazione grazie a lunghi soggiorni in Italia. A Parigi, continua lo studio dei classici e successivamente aderisce all’Impressionismo anche se non predilige la pittura in plein air, perché, secondo lui, non è in grado di cogliere appieno l’impressione di un istante. Quando muore, la stagione impressionista, si conclude
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Figlio d’arte, nasce a Firenze (luogo dove morirà); fu il padre ad avvicinarlo alla pittura, iscrivendolo all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, dalla quale però si allontanò. Arruolandosi come garibaldino, va in Francia, dove conosce Corot ed entra in contatto con la Scuola di Barbizon, maturando uno stile arroso ed attento alla resa della natura., sviluppando una tavolozza molto ricca. Si cimenterà anche in temi di attualità e denuncia sociale, anche se resterà legato al ritratto dal vero.
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Nasce a Parigi, ma trascorre la fanciullezza a Le Havre. È considerato il maggior esponente dell’impressionismo, dimostrandosi, fin da giovane, assai dotato per la pittura (sarà grazie ad una ricca zia se frequentarà una scuola d’arte). A Parigi, frequenta gli ambienti impressionisti e, oltre ad alcuni di loro, conosce anche Manet. Con un servizio militare ad Algeri che sviluppa la sua passione per la natura, preferendo la pittura en plein air, la luce ed i colori luminosi. Muore a Giverny.
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Nato a Limoges, si trasferisce a Parigi e manifesta precocemente la sua attitudine artistica. Frequenta la Scuola di Bella Arti, dove conosce Monet. È considerato il rappresentante più spontaneo del movimento, affascinato dai giochi di luce e colore. Si reca in Italia e rimane profondamente colpito dall’arte italiana, che mette in crisi la sua visione impressionista dell’arte. Nonostante si ammali gravemente, continua la sua carriera artistica fino alla morte, avvenuta a Parigi
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William Turner; olio su tela; Londra, National Gallery
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Questa confraternita di pittori, nata a Londra, riprenderà le idee dell’arte Rinascimentale (in particolare Raffaello), quella Medievale ed del Quattrocento italiano, per liberarsi dall’accademismo e ritornare ad un’ispirazione alla natura. Adottano temi letterari (riprendendo spesso la Divina Commedia o le opere di Shakespeare), storici, biblici ma anche sociali.
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Gustave Courbet; olio su tela; Dresda, antica Gemäldegalerie (distrutto nel corso dei bombardamenti del 1945)
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Gustave Courbet; olio su tela; Parigi, Musée d’Orsay
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Honoré Daumier; olio su tela; San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage
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John Everett Millais; olio su legno; Cambridge, Fitzwilliam Museum
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John Everett Millais; olio su tela; Londra, Tate Britain
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William Holman Hunt; olio su tela; Londra, Tate Britain
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Il movimento dei macchiaioli fu uno tra i più significativi e innovativi della pittura italiana dell’Ottocento, chiamato così per via del modo in cui dipingevano, cioè a macchie. Era un gruppo di artisti, provenienti da ogni parte d'Italia, che si riunivano al Caffè Michelangelo (Michelangiolo) di Firenze, accomunati da una ricerca tecnica ed espressiva mirante all’equilibrio tra fedeltà al dato visivo e valenza evocativa della trasfigurazione pittorica.
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Jean-François Millet; olio su tela; Parigi, Musée d’Orsay
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Francesco Hayez; olio su tela; Milano, Pinacoteca di Brera
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Giovanni Fattori; olio su tela; Firenze, Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti
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Homoré Daumier; olio su tela; Ottawa, National Gallery
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Éduard Manet; olio su tela; Parigi, Musée d’Orsay
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Jean-François Millet; olio su tela; Parigi, Musée d’Orsay
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Dante Gabriel Rossetti; olio su tela; Londra, Tate Britain
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si avvia in Francia, quando alcuni artisti iniziano a sperimentare una pittura naturalistica lontana dal gusto accademico; aprirà la strada a tutte le ricerche artistiche successive.
I pittori impressionisti cercano, osservando la natura, di cogliere la prima impressione visiva, quella che l’occhio riceve senza soffermarsi sui particolari: i colori, infatti, sono presi isolatamente e accostati sulla tela senza venir mescolati: sarà la nostra mente a percepirne l’effetto d’insieme. -
Silvestro Lega; olio su tela; Milano, Pinacoteca di Brera
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Silvestro Lega; olio su tela; Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
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Claude Monet; olio su tela; Parigi, Musée Marmottan Monet
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Giovanni Fattori; olio su tela; Valdagno, Collezione privata
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Dante Gabriel Rossetti; olio su tela; Londra, Tate Britain
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Edgar Degas; olio su tela; Parigi, Musée d’Orsay
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Pierre-Auguste Renoir; olio su tela; Parigi, Musée d’Orsay
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Telemaco Signorini; olio su tela; Collezione privata
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Éduard Manet; olio su tela; Londra, Courtauld Institute Gallery
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Pierre-Auguste Renoir; olio su tela; Washington, Philips Collection
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Telemaco Signorini; olio su tela; Collezione privata
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Edgar Degas; pastello su carta; Mosca, Museo Puškin
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Claude Monet; olio su tela; Parigi, Musée d’Orsay