Timeline: L’impronta degli italiani nell’800

1800

Ebe

Antonio Canova, altezza 158, San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage.
Rappresenta Ebe, dea dell’eterna giovinezza

1804

Paolina Borghese come Venere vincitrice

Antonio Canova, marmo, lunghezza 290cm, Roma, Galleria Borghese.
Sorella dell’imperatore e moglie del principe Romano Camillo Borghese, rappresentata con in mano il pomo della vittoria offerto da Paride alla dea, giudicata da lui, la più bella; adagiata su un fianco sopra un divano.

1805

Napoleone Imperatore

Lorenzo Bartolini, bronzo, altezza 155cm, Parigi, Museo del Louvre

1813

Atleta trionfante

Francesco Hayez, olio su tela, Roma, Accademia di San Luca.
Il personaggio, probabilmente un discobolo, è ritratto nudo con la palma della vittoria in mano, davanti ad un carro dorato del trionfo.

1813

Autoritratto nella soffitta

Tommaso Minardi, olio su tela, Firenze, Galleria degli Uffizi
L’artista si ritrae nella soffitta che gli fa da abitazione e da studio. L’ambiente è pieno di oggetti: il materasso su cui è seduto, strumenti da lavoro, dei fogli da disegno arrotolati, libri sulla scrivania e su uno scaffale... questo ci fa pensare ad una vita vissuta nella solitudine del suo studio, lontano dalla ricchezza.

1814

Le tre grazie

Antonio Canova, marmo, altezza 173cm, Londra, Victoria and Albert Museum.
Sono rappresentate le tre grazie, abbracciate l’una alle altre, quasi a formare una nicchia.

1819

Psiche abbandonata

Pietro Tenerani, marmo, Londra, collezione privata.
La statua rappresenta uno dei momenti più drammatici della mitologia, quando psiche per aver guardato il volto dell’amante, contravvenendo agli ordini ricevuti, è abbandonata dal suo amato Eros

1822

Aiace d’ Oileo

Francesco Hayez, olio su tela, Brescia, collezione privata.

1826

La congiura dei Lampugnani

Francesco Hayez, olio su tela, Milano, Pinacoteca di Brera.
Nel quadro è raffigurato il momento in cui tre milanesi, guidati da Cola Montano, sfoderano i pugnali per assassinare il duca Galeazzo Maria Sforza nella Chiesa di Santo Stefano.

1831

I profughi di Praga

Francesco Hayez, olio su tela, Brescia, Pinacoteca Civica.

1834

Baccante a riposo

Lorenzo Bartolini, marmo di Carrara, altezza 59cm, Parigi, Museo del Louvre

1840

Malinconia

Francesco Hayez, olio su tela, Milano, Pinacoteca di Brera.
Il dipinto rappresenta una giovane donna in preda alla malinconia, mentre fissa il vuoto con un aspetto trasandato, come se fosse in depressione.

1840

Madonna del Rosario

Tommaso Minardi, olio su tela, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporaneamente.

1841

Ritratto di Alessandro Manzoni

Francesco Hayez, olio su tela, Milano, Pinacoteca di Brera.

1842

Pensiero malinconico

Francesco Hayez, olio su tela, Milano, collezione privata.
In questo quadro, come in “Malinconia” viene ripreso il tema della fanciulla malinconica tra i fiori un po’ appassiti.

1859

Il bacio

Francesco Hayez, olio su tela, Milano, Pinacoteca di Brera.
Questa è l’opera più famosa dell’artista.
Rappresenta il bacio dolce e furtivo di due giovani in abiti medievali, che venne interpretato come l’addio del volontario di guerra all’amata. L’artista nel fece 3 copie: la prima (1859) e la terza (1867) rappresentano l’abbraccio tra Italia e Francia mentre la seconda L’Unità d’Italia (1861)

1860

Tetti al sole

Raffaello Sernesi, olio su cartone, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

1861

Chiosto

Giuseppe Abbati, olio su cartone, Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti

1862

Campo italiano alla battaglia di Magenta

Giovanni Fattori, olio su tela, Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti.
Nella scena non viene rappresento il momento eroico della battaglia ma il silenzioso ritorno dei feriti, dove l’esercito Franco-piemontese sconfisse austriaci nella seconda guerra di indipendenza.

1863

Cucitrici di camice rosse

Odoardo Borrani, olio su tela, collezione privata

1866

La rotonda dei bagni Palmieri

Giovanni Fattori, olio su tavola, Firenze, Galleria d’Arte Moderna di palazzo Pitti.
L’opera, sviluppata in larghezza, rappresenta alcune benestanti che siedono al fresco sulla spiaggia, all’ombra del tendono di uno stabilimento balneare