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Dopo la sua morte vennero proclamati co-imperatori Caracalla e Geta. Diventa imperatore Caracalla dopo l'uccisione del fratello Geta.
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Caracalla promulga un editto detto "Constitutio Antoniana" col quale concede la cittadinanza a tutt gli abitanti liberi dell'Impero.
217: muore Caracalla -
Eliogabalo Severo viene messo sul trono.
Per le sue ossessioni per la cultura orientale viene ucciso nel 222, ma fino a quel momento il potere in realtà era detenuto dalle donne della famiglia imperiale.
222: sale al trono Alessandro Severo che detiene il potere fino al 235. -
Salito al trono, Diocleziono rafforza il potere imperiale portando alla sua corte il potere supremo e indiscusso creando una monarchia assoluta.
Rafforza l'esercito con pesanti conseguenze economiche -
Diocleziano divide l'Impero in quattro prefetture controllate da due cesari e due augusti. Un cesare e un augusto controllavano l'oriente e gli altri due l'occidente. I cesari erano subalterni ai corrispettivi augusti e ne prendevano il posto alla morte scegliendo poi il nuovo cesare.
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L'imperatore impone severe leggi economiche e sociali per aumentare la tassazione e per mantenere stabili le entrate.
Tali imposte però porta all'inflazione e al generale tracollo economico.
L'Italia in questo contesto perde completamente la sua centralità nell'impero, divenendo come una normale provincia. -
Nel 303 Diocleziano emana degli editti per perseguitare i cristiani perché ritenuti un ostacolo per la società in quanto si rifiutavano di entrare nell'esercito.
Solo nel 311 verranno emanati editti di tolleranza da Galerio. -
Diocleziano e Massimiano abdicano dalla carica di augusti.
306: il nuovo augusto Costanzo Cloro muore inaspettatamente e i soldati vogliono nominare augusto il figlio Costantino al posto del cesare.
A Roma si fa eleggere augusto Massenzio.
311: muore l'augusto Galerio.
312: Costantino sconfigge Massenzio e si insedia a Roma proclamandosi imperatore d'Occidente, mentre Valerio Licinio, scelto da Diocleziano, diventa imperatore d'Oriente. -
Costantino promulga un editto con cui concede libertà di culto a tutte le religioni
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Costantino attacca e sconfigge Valerio Licinio e diventa unico imperatore. Egli vuole riorganizzare lo stato, l'esercito e la fine dei conflitti religiosi
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Costantino apre il primo concilio della cristianità nel quale viene condannato l'arianesimo.
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Nel 337 muore Costantino e negli anni successivi si svolgono numerose guerre familiari per detenere il potere.
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Diventa imperatore Giulianio. Egli prova a ristabilire le antiche tradizioni culturali romane pagane, ma muore in una battaglia nel 363.
Dopodiché viene proclamato imperatore il generale Gioviano, che si affretta a ristabilire il cristianesimo. -
I visigoti, pressati dagli Unni, entrano nei confini romani chiedendo di essere ammessi nell'Impero, che li accetto.
Scoppia un conflitto tra i Romani e i Visigoti perché vennero loro subito attribuite pesanti tasse.
378: Adrianopoli viene messa allo sbaraglio da un attacco dei Visigoti, che ormai vagavano nell'Impero mentre i romani stremati non erano in grado di fronteggiare la situazione -
Venne eletto Teodosio la cui sua politica nei confronti dei barbari consisteva nella pacifica alleanza tra i due popoli: I Romani erano difesi da dei validi combattenti, ma allo stesso tempo si poggiavano nelle mani di stranieri che facilmente avrebbero potuto manipolarli.
Muore nel 395 -
Teodosio emana un editto con cui ammette il cristianesimo come unica religione di stato. Le conseguenze di tale edito furono l’abolizione dei giochi olimpici, la confisca dei dei beni dei templi, la proibizione dei sacrifici pagani, ma in generale la persecuzione dei pagani e un conflitto, che venne poi risolto dal vescovo Ambrogio condannando l’atto di Teodosio e punendolo severamente.
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Muore Teodosio, salgono al trono i due figli che si dividono l'Impero. I Goti se ne approfittano chiedendo più soldi per mantenere la pace. Stilicone, fedele comandante di Teodosio e tutore del figlio Onorio, amministra l'Occidente e sposta la capitale.
402: Stilicone sconfigge i Visigoti che erano subentrati in Italia e decide di inglobarli nell'esercito. -
I Germani penetrano in Italia e Stilicone li sconfigge nel 406 a Fiesole. In seguito alle scelte strategiche di Stilicone, i confini settentrionali vengono indeboliti e altre ondate di Barbari penetrano nell’Impero saccheggiando città e villaggi. Stilicone chiede a Onorio maggiori finanziamenti per poter addestrare nuove truppe e versare nuovi tributi ai barbari, ma lui, sotto consiglio dei senatori, lo condanna a morte, accusato di favorire i Barbari a loro svantaggio.
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Alarico, il re dei Visigorti, chiede un pesante tributo ad Onorio. Quando egli si rifiuta Alarico saccheggia senza scrupoli Roma.
Questo crea molto scalpore perché evidenzia quanto Roma è ormai sottomessa alle popolazioni barbare. -
I Vandali penetrano nell'Impero, arrivano in Africa e conquistano Cartagine occupando l'intera regione.
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Attila, Il re degli Unni, tenta di attaccare Costantinopoli, ma viene respinto grazie alle imponenti mura. Decidee quindi di spostarsi ad Occidente e devasta la Gallia.
451: Ezio ferma Attila in Francia vincendo, ma senza aver sconfitto l'esercito. Allora l'anno dopo gli Unni scendono in Italia.
452: papa Leone I incontra Attila per fermare la sua avanzata trovando un accordo con lui.
Attila si ritira e muore per una pestilenza -
I Vandali di Genserico saccheggiano Roma con le condizioni che papa Leone I aveva stabilito per non fare del male alla popolazione
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Romolo Augusto, l'ultimo imperatore, viene esiliato e sale al come re Odoacre, re degli Eruli.