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L'Italia è divisa in tre parti: il Nord sotto il dominio Franco; il Centro governato dal Papa; il Sud nelle mani dei Bizantini
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Il regno Franco passa nelle mani del figlio Carlo Magno
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Carlo stringe un'alleanza con i Longobardi sposando la figlia, Ermengarda, di Re Desiderio
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Il Papa Leone III a Roma incorona Carlo Magno imperatore dei romani. Nasce il Sacro Romano Impero
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L'impero carolingio non possiede una vera organizzazione amministrativa. Il territorio è diviso in contee e marche amministrate da conti o marchesi (vassalli).
I vassalli dell'imperatore sono uomini fedeli e controllati dai missi dominici. I missi dominici relazionano l'imperatore su quanto accade nei territori in un'assemblea annuale. In questa occasione l'imperatore emana i capitolari -
Il vassallo presta un giuramento di fedeltà al sovrano (vassallaggio) e si impegna per tutta la vita a difenderlo e a servirlo (rito investitura) in cambio di un feudo (territorio) in concessione da parte dell'imperatore. I vassalli possono avere sotto di sé altri nobili (valvassori e valvassini) ai quali cede una parte di terre in cambio della loro fedeltà
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La società feudale è divisa in tre gruppi sociali detti ordini: 1 il clero; 2. l'aristocrazia; 3. i contadini. I contadini a volte affidano la propria sicurezza personale ed economica ai grandi proprietari terrieri rinunciando alla propria libertà e diventando servi della gleba
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Muore Carlo Magno. L'impero passa nelle mani di Ludovico il Pio, unico figlio ancora in vita
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La durata del regno di Ludovico il Pio è dal 814 al 840 quando muore. L'impero viene diviso tra i tre figli ancora in vita: Lotario, Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo
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L'impero viene diviso in tre parti. Lotario ha il titolo imperiale e la fascia centrale dell'impero, Carlo il Calvo la parte occidentale e Ludovico il Germanico la parte orientale
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Il potere dell'imperatore si indebolisce ed i grandi feudatari diventano proprietari dei feudi e sono di fatto indipendenti
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Dopo una serie di lotte la corona imperiale va a Carlo il Calvo
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Il feudo non è più concesso al feudatario ma è una sua proprietà
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Dopo la morte di Carlo in Calvo, riunifica l'impero Carlo il Grosso anche se per breve tempo. Infatti ritorna l'anarchia feudale ed il feudatario comanda sul proprio territorio
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Ugo Capeto fonda la dinastia dei Capetingi e stacca i territori dell'attuale Francia dall'impero. Il Sacro Romano Impero si riduce ai territori di Italia e Germania. In Italia i feudatari non riconoscono il potere dell'imperatore tedesco; i Papi sono coinvolti in queste lotte di potere appoggiando o meno l'imperatore
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Gli Ungari, i Normanni e gli Arabi sono i nuovi invasori dell'Europa
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Ottone I stabilisce che i feudatari ecclesiastici sono vescovi-conti così limita la trasmissione ereditaria dei feudi, controlla i vescovati e le abbazie per una migliore amministrazione. Stabilisce che l'elezione del pontefice venga fatta alla presenza di due funzionari imperiali.
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Il Duca di Sassonia Enrico viene eletto re di Germania
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Ottone I sconfigge gli ungari nella battaglia di Lechfeld liberando l'Europa dalle invasioni
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Ottone I è incoronato imperatore a Roma dal Papa.
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Sale al trono Ottone II e viene sconfitto dagli Arabi
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Sale al trono Ottone III e stabilisce la sede imperiale a Roma e fa eleggere Papa Silvestro II, Gerberto d'Aurillac.
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Il Papato e l'Impero si scontrano perché tutti e due vogliono un potere assoluto ed universale.
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La Chiesa cattolica romana si separa da quella bizantina che si definisce ortodossa con un loro patriarca di Costantinopoli.
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Lo scontro tra impero e papato dà luogo alla "lotta per le investiture". Gregorio VII scomunica l'imperatore Enrico IV, che è costretto ad umiliarsi a Canossa
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La corona imperiale passa al Duca di Baviera Enrico II
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Papa Niccolò II nel 1059 convoca un concilio a Roma per stabilire che le cariche ecclesiastiche non siano più in mano a laici e che il Papa deve essere eletto dai cardinali
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Viene eletto Papa Gregorio VII che condanna per simonia i vescovi-conti che hanno comprato o venduto cariche sacre.
Nel 1075 con il Dictatus papae dichiara che il potere del Papa è superiore a quello dell'imperatore ed istituisce lo strumento della scomunica -
Enrico IV nomina un antipapa Clemente III, che scende in armi a Roma e costringe Gregorio VII all'esilio
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Nel 1122 il concordato di Worms chiude la lotta per le investiture. I vescovi sono consacrati solo dal Papa ma l'imperatore può concedere loro cariche e feudi