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La conquista della capitale della Lidia, confinante con le poleis ioniche, portò le colonie greche dell'Asia Minore a dover versare tributi e offrire aiuti militari al Gran Re e ai Satrapi.
In alcune poleis i Persiani favorirono l'avvento di alcuni tiranni loro fedeli -
Guidate da Aristagora, tiranno di Mieto, le città della Ionia si ribellano.
Sono lasciate sole dalle altre poleis della Grecia, a parte Atene, -
Dario, Re di Persia, fu durissimo, distrusse la città e vendette gli abitanti come chiavi,
In conseguenza di ciò, alcune città, tra cui Atene e Sparta, strinsero dei patti di alleanza. -
Il generale Mardonio fallì a seguito di una tempesta che distrusse la flotta di fronte alle scogliere del Monte Athos
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Milziade attacca per primo i Persiani sulla spiaggia: gli opliti corrono 8 stadi (1500 mt)
Poiché i Persiani hanno una forte cavalleria, Milziade rafforza la falange oplitica ai lati, indebolendola al centro, per non essere aggirato dai cavalli nemici, così può prendere i Persiani, che avevano sfondato al centro (quelli sulle ali erano stati massacrati), alle spalle e ditruggono l'esercito nemico
Erodoto ci parla di 6400 morti tra i Persiani e 192 tra gli Ateniesi -
La flotta persiana comandata dal generale Darti e dal satrapo Artaferne sbarca in Eubea, conquista Eretria e ne deporta la popolazione in Asia
I persiani si dirigono in Attica e si accampano nella piana di Maratona a Nord di Atene
Atene gli manda contro l'intero esercito (10mila opliti) guidati da Milziade
Chiedono aiuto a Sparta, dove si stanno celebrando le feste Carnee per Apollo: E' proibito prendere le armi: promettono di raggiungere gli alleati 6 giorni dopo
Un piccolo esercito da Platea -
I Persiani tentano il colpo di mano dal mare su Atene, ma Milziade riporta l'esercito in città in tempo e li caccia.
Fonti più tarde ci parlano di un corriere ateniese Filippide che percorre correndo la distanza da Maratona ad Atene (42 km), urla "abbiamo vinto" e muore, stroncato dalla fatica
Da quell'episodio nasce la gara della maratona, da allora inserita nei giochi olimpici
Gli spartani giunti in ritardo possono solo constatare la vittoria ateniese. -
La democrazia ateniese si era mostrata forte
Dario morì nel 486 a.C.
Il figlio Serse continuò la preparazione di una nuova spedizione
Ad Atene intanto si crearono due fazioni, una conservatrice (Aristide) che voleva accordarsi coi Persiani e una radicale (Temistocle) che era per la guerra
Vinsero i radicali e Aristide fu ostracizzato
Temistocle spinse per attrezzare una flotta di 100 triremi
A remare vennero chiamati i Teti: i poveri venivano coinvolti nella difesa della città
Lega di Corinto -
L'esercito persiano passa il Bosforo
Linea di resistenza a Nord di Atene
Passo delle Termopili, perchè facile da difendere
300 opliti spartani guidati da Leonida, con 4000 guerrieri di altre città e un certo numero di Iloti come scudieri
Sarebbe stato meglio per Sparta restare nel Peloponneso, ma avrebbero perso l'alleanza di Atene e forse la guerra, lasciando l'Attica ai Persiani
Difesa navale a capo Artemisio -
Per due giorni gli spartani neutralizzano gli attacchi persiani, sebbene vi fosse un rapporto di forze pari a 20:1
Un contingente scelto di persiani aggira il passo seguendo un sentiero incustodito o su suggerimento di un traditore (Efialte)
Vistisi attaccare alle spalle i Greci fuggono, tranne Leonida e i suoi 300, che muoiono armi in pugno
Il loro esempio rianima i difensori della Grecia e dà a Sparta un ruolo guida -
L'esercito persiano rimasto in Grecia dopo la sconfitta, guidato dal generale Mardonio, viene attaccato dall'servito greco, guidato dal reggente di Sparta, Pausania, presso Platea in Beozia
L'esercito persiano è distrutto, Mardonio ucciso
Intanto viene annientato anche quanto resta della flotta persiana, presso Capo Micale, in Ionia, di fronte a Samo
I Greci, vincitori, riconquistano tutta la costa asiatica dell'Egeo -
Atene, indifesa, viene rasa al suolo da Serse
La popolazione viene evacuata a Salamina
Temistocle convince gli altri ad attaccare, anche se all'inizio sembravano volersi ritirare nel Peloponneso
Anche Serse, convinto di vincere, si decise ad attaccare
Temistocle attira i Persiani in una trappola: fingendo di fuggire con le triremi a Ovest, costringe le navi nemiche a entrare da Est nella Baia di Salamina
Quelle navi pesanti nello stretto braccio di mare non sono manovrabili e vengono distrutte.