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La conversione avvicina i Franchi e la Chiesa, facendo del popolo d'oltralpe il difensore della Chiesa.
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Il re longobardo Liutprando regala alcuni castelli nel Lazio al Papa. Nasce il primo nucleo dello Stato della Chiesa
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Su richiesta di Papa Stefano II Pipino il Breve scende in Italia e sconfigge Astolfo re dei Longobardi. I territori bizantini occupati dai Longobardi (Pentapoli (Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona), Esarcato (Ravenna) e gran parte del Lazio passano alla Chiesa.
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A seguito della donazione di Pipino il Breve papa Stefano II fa redigere alla cancelleria papale la Donazione di Costantino, un falso che attestava la concessione alla Chiesa del dominio sull'Occidente
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Chiamato in aiuto in Italia da papa Adriano I contro i Longobardi. Conquista Pavia e pone fine al regno dei Longobardi. Solo il ducato di Benevento rimane indipendente.
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A Roma papa Leone III incorona Carlo Magno re del Sacro Romano Impero. Il potere dell'imperatore deriva da Dio tramite il suo rappresentante, il Papa, quindi il papa era superiore all'imperatore.
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Il coimperatore Lotario I (figlio di Ludovico il Pio, imperatore) sancisce che i papi neoeletti giurino fedeltà all'imperatore.
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Carlo il Calvo, re dei Franchi occidentali, emana una legge che permette ai feudatari di trasmettere in eredità il feudo ai figli sottraendolo al controllo dell'imperatore.
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Il papa deve giurare fedeltà all'imperatore e il parere dell'imperatore è vincolante per la scelta del nuovo papa. Il papa è in un rapporto di sudditanza rispetto all'imperatore. L'imperatore nomina conti i vescovi perché vincolati all'obbligo del celibato, in modo che i feudi tornino in suo possesso alla morte degli amministratori.
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Dopo aver tradito l'Imperatore alleandosi con i suoi nemici in Italia, il papa viene deposto da Ottone I e sostituito con Leone VIII
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Papa e Patriarca di Costantinopoli si scomunicano a vicenda. La chiesa di Costantinopoli si dichiara Ortodossa e non riconosce l'autorità del Papa.
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Enrico IV succede al padre Enrico III come imperatore del Sacro Romano Impero
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Il pontefice condanna il matrimonio dei religiosi, vieta di prendere una chiesa dalle mani di un laico e rivendica il diritto del papa di essere eletto da un conclave di cardinali (non dall'imperatore)
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Il nuovo pontefice Gregorio VII (1073-1085), un cluniacense, dichiara decaduti i preti simoniaci e concubinari. Scomunica per chi accetta da un laico una chiesa o un'abbazia.
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Il documento sancisce l'infallibilità del Papa, la superiorità del Papa rispetto alle altre cariche terrene, la possibilità del Papa di deporre l'Imperatore, il primato assoluto di Roma nella Chiesa e nella cristianità.
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Il Papa scomunica l'Imperatore che è costretto a chiedere perdono. Enrico IV si reca a Canossa dal Papa in abito da penitente e aspetta tre giorni prima di essere ricevuto.
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Enrico IV, scomunicato per la seconda volta, occupa Roma e depone il Papa, facendo eleggere al suo posto Clemente III.
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Concordato tra Papa Callisto II e l'imperatore Enrico V. Al papa la nomina dei vescovi. L'imperatore non può nominare i vescovi ma può nominarli suoi funzionari.